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Alle ore 6.00 di oggi, 28 ottobre 2021, è deceduto nella comunità di Alba Casa Madre, a causa di una emorragia cerebrale, il nostro confratello

FRATEL GIOVANNI MARIA ALFONSO VENDRASCO
81 anni di età, 65 di vita paolina, 61 di professione

Fratel Giovanni nasce il 9 settembre 1940 a San Zenone degli Ezzelini (Treviso), da papà Antonio e mamma Anna Bortolon, terzo di cinque figli. Il 7 dicembre del 1955 entra nella comunità di Alba (Cuneo). Inizia il noviziato a Ostia Lido (Roma) il 7 settembre del 1958, emette la prima Professione l’8 settembre 1960 – assumendo il nome di Alfonso – e la Professione perpetua l’8 settembre del 1965.
Il suo primo impegno apostolico è nella Rotocalco di Alba, negli anni che vanno dal 1965 al 1983. Viene quindi trasferito a Bari e per un paio di anni è impegnato nel magazzino. Da qui passa alla comunità di Vicenza, dove dà il suo contributo apostolico nella legatoria; con lo stesso incarico verrà trasferito a Roma (1988-2001), prima di giungere nella comunità di Alba, dove rimarrà fino alla fine, trascorrendo gli ultimi due anni in infermeria.

Fratel Giovanni era una persona molto semplice, un uomo di poche parole, amante della pace, di «una eccezionale calma, serenità, disponibilità e obbedienza» ricorda un confratello. Evitava ogni critica verso i fratelli. Era sempre disponibile, caritatevole, umile e se poteva fare un favore a qualcuno lo faceva volentieri. Cercava sempre di non dare fastidio agli altri e di disturbare il meno possibile. Nell’apostolato era molto attento, addirittura “scrupoloso”, e «invogliava gli altri ad essere molto attenti e responsabili», ricorda un altro confratello. Una sua caratteristica speciale era la preghiera che viveva con intensità, sempre fedele nei vari momenti della liturgia in comune cui prestava volentieri il suo servizio quando occorreva.
Il maestro di formazione nella relazione per l’ammissione al noviziato, tratteggia così alcuni aspetti del suo carattere: «Di buona pietà, animo buono e socievole, generoso nell’apostolato, prende a cuore le iniziative e corrisponde per quanto è in grado di fare». Il Superiore generale, don Valdir José De Castro, coglieva un elemento importante della vita di fratel Giovanni, quando nel messaggio di auguri per il suo 60° di Professione religiosa scriveva: «I tuoi 60 anni di vita paolina sono ricchi di amore, di gratuità, di cose semplici vissute con cuore grande… impegnato nella rotocalco, in magazzino e per molti anni in legatoria e tipografia, la generosità è stata il tuo biglietto da visita».

In un foglietto di auguri di Buona Pasqua, dopo un corso di esercizi spirituali ad Ariccia, così scriveva nel 2007 a un confratello: «Il nostro Signore e Redentore Gesù ha mostrato ai discepoli la gloria della sua risurrezione… Nella sua risurrezione brilli la nostra vita rinnovata».

Affidiamo questo nostro fratello alla misericordia del Padre e dal cielo possa intercedere per le necessità della Congregazione, per le tutte le vocazioni e in particolare dei Discepoli del Divin Maestro.

Roma, 28 ottobre 2021

Don Vito Spagnolo, ssp


I funerali di fratel Giovanni saranno celebrati sabato 30 ottobre alle ore 9.30 nel Tempio di San Paolo di Alba. La salma verrà tumulata nel cimitero di Alba.

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


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Agenda Paolina

09 Maggio 2024

Feria (bianco)
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In alcuni Paesi: SOLENNITÀ DELL’ASCENSIONE DEL SIGNORE

09 Maggio 2024

* Nessun evento particolare.

09 Maggio 2024SSP: D. Angelo Beltrame (2019) • FSP: Sr. M. Rita Greco (2021) - Sr. M. Isabella Bagnacani (2022) • PD: Sr. M. Joan Dharmai (2016) • SJBP: Sr. Alberta Scalet (2004) • ISF: Domenico Nuccio (1995) - Maria Onesto (1995) - M. Guadalupe G. de Montauriol (2010) - Luigi Romani (2015) - Giuseppe Atzori (2018).

Pensiero del Fondatore

09 Maggio 2024

Un segno che si lavora interiormente è questo: che la persona gode sempre una maggior pace, anche nelle difficoltà, nelle contraddizioni, nelle tentazioni, ecc., e quasi diventa perfino un po’ silenziosa in quanto che la sua anima è unita a Dio, ella sente che Gesù è nel suo cuore, è il suo tesoro (APD56, 307).

09 Maggio 2024

Una señal de que uno está trabajando interiormente es esta: que la persona goza siempre de mayor paz, aun en medio de las dificultades, contradicciones, tentaciones, etc., y casi hasta se hace algo más silenciosa al estar su alma unida a Dios, siente que Jesús está en su corazón, es su tesoro (APD56, 307).

09 Maggio 2024

A sign that one is working interiorly is this: that the person always enjoys greater peace, even in difficulties, contradictions, temptations, etc., and almost becomes even a little silent inasmuch as his soul is united with God, he feels that Jesus is in his heart, he is his treasure (APD56, 307).