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Ven, Mag

Fr. Silvio DanteITA -  ESP -  ENG

Alle 4.55 (locali) di oggi, domenica 8 febbraio 2009, è tornato al Padre il nostro fratello Discepolo del Divin Maestro FR. SILVIO VIRGINIO DANTE, 81 anni di età, 68 di vita paolina, 63 di professione religiosa.

È spirato serenamente nell’infermeria della comunità di Alba a seguito di complicazioni cardiocircolatorie e blocco renale, sopraggiunti su un fisico assai debilitato dalla sclerosi multipla da cui era colpito dal 1977. Nato a Piovega (Padova, Italia) il 13 giugno 1927, Silvio era entrato nella Società San Paolo ad Alba il 20 agosto 1940, all’età di tredici anni, accolto dall’ora beato Don Timoteo Giaccardo. “Giovanetto buono, esemplare e pio” – così lo presentò il parroco – proveniva da una famiglia contadina numerosa (7 fratelli e 4 sorelle), ricca di fede e di vocazioni paoline: una sorella, suor Beatrice (defunta nel maggio 2004), lo avrebbe seguito tra le suore Pie Discepole del Divin Maestro; un fratello, don Innocenzo (attuale Delegato dell’Istituto “Santa Famiglia” in Italia), lo avrebbe seguito più tardi nella Società San Paolo.

Agenda Paolina

03 Maggio 2024

Festa dei Ss. Filippo e Giacomo, apostoli (rosso)
1Cor 15,1-8a; Sal 18; Gv 14,6-14

03 Maggio 2024

* Nessun evento particolare.

03 Maggio 2024SSP: Fr. Giuseppe Ronconi (2006) - D. Giuseppangelo Mastrandrea (2020) • FSP: Sr. M. Armanda Beghelli (2015) - Sr. M. Anselmina Piquit (2018) • IMSA: Monica Barillo (2021).

Pensiero del Fondatore

03 Maggio 2024

Gesù prega perché gli apostoli siano santi, essi si distinguano bene dal mondo, non abbiano, cioè, più i pensieri del mondo, i sentimenti dei mondani, né le parole, né le azioni di coloro che seguono il mondo (APD56, 282).

03 Maggio 2024

Jesús ora para que los apóstoles sean santos, que se distingan bien del mundo, es decir, que dejen de tener los pensamientos del mundo, los sentimientos de los mundanos, ni las palabras, ni las acciones de los que siguen al mundo (APD56, 282).

03 Maggio 2024

Jesus prays that the apostles be holy, that they distinguish themselves well from the world, that is, that they no longer have the thoughts of the world, the sentiments of the worldly, nor the words, nor the actions of those who follow the world (APD56, 282).