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Ven, Mag

Julio Bayón GonzálezITA - ESP - ENG

Alle 04:00 (ora locale) di questa mattina, nell’infermeria della comunità di Vizconde de los Asilos di Madrid è tornato al Padre il nostro fratello Sacerdote DON JULIO BAYÓN GONZÁLEZ, 76 anni di età, 63 di vita paolina, 55 di professione religiosa, 49 di sacerdozio.

Don Julio, ultimo di cinque fratelli di una famiglia profondamente cristiana, è nato a Veneros (León, Spagna) il 20 luglio 1937. In quella terra, segnata dal duro lavoro delle miniere per l’estrazione del carbone, ha iniziato a forgiare la sua personalità nell’ambiente familiare, parrocchiale e scolastico, che hanno lasciato ricordi profondi per tutta la sua vita. È entrato in Congregazione nella comunità di Zalla (Vizcaya) il 1° ottobre 1949. Ha compiuto il noviziato a Coslada (Madrid), dove ha emesso la prima professione l’8 settembre 1958. Nel 1960 ha cominciato gli studi teologici nel Collegio Internazionale Paolino a Roma, dove ha emesso la professione perpetua l’8 settembre 1962 ed è stato ordinato sacerdote il 30 giugno 1964. Nel 1965 ha conseguito la licenza in teologia pastorale.

Agenda Paolina

03 Maggio 2024

Festa dei Ss. Filippo e Giacomo, apostoli (rosso)
1Cor 15,1-8a; Sal 18; Gv 14,6-14

03 Maggio 2024

* Nessun evento particolare.

03 Maggio 2024SSP: Fr. Giuseppe Ronconi (2006) - D. Giuseppangelo Mastrandrea (2020) • FSP: Sr. M. Armanda Beghelli (2015) - Sr. M. Anselmina Piquit (2018) • IMSA: Monica Barillo (2021).

Pensiero del Fondatore

03 Maggio 2024

Gesù prega perché gli apostoli siano santi, essi si distinguano bene dal mondo, non abbiano, cioè, più i pensieri del mondo, i sentimenti dei mondani, né le parole, né le azioni di coloro che seguono il mondo (APD56, 282).

03 Maggio 2024

Jesús ora para que los apóstoles sean santos, que se distingan bien del mundo, es decir, que dejen de tener los pensamientos del mundo, los sentimientos de los mundanos, ni las palabras, ni las acciones de los que siguen al mundo (APD56, 282).

03 Maggio 2024

Jesus prays that the apostles be holy, that they distinguish themselves well from the world, that is, that they no longer have the thoughts of the world, the sentiments of the worldly, nor the words, nor the actions of those who follow the world (APD56, 282).