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Dim, Mai

Alle ore 11.00 (ora locale) di oggi, sabato 11 febbraio 2023, è deceduto nell’infermeria della comunità San Paolo di Roma, per arresto cardiocircolatorio

FR. RENZO STANISLAO PUTTI
92 anni di età, 81 di vita paolina e 74 di professione religiosa

Fratel Renzo nasce a Campagnola di Brugine (Padova) il 14 luglio 1930, secondo di cinque figli (due fratelli e due sorelle), dai genitori Orlando e Ada Linda Bezze. Entra nella comunità di Sacile (Pordenone) il 10 settembre 1941. Inizia il Noviziato il 18 marzo 1947 a Roma, emette la Prima professione religiosa il 19 marzo 1948 e si consacra definitivamente con la Professione perpetua il 19 marzo 1953.

Durante gli anni della sua professione temporanea lo troviamo ad Alba e a Roma assegnato nell’apostolato della brossura e alla monotype. Dopo la Professione perpetua, dal 1953 al 1959, è ancora ad Alba come assistente degli aspiranti e impegnato alla monotype. Dal 1959 al 1969 è a Bari, svolge ancora il servizio di assistente degli aspiranti e lavora in brossura e tipografia. Dal 1969 al 1970 è ad Ostia con l’incarico della manutenzione delle macchine e in legatoria. Passa poi a Cinisello Balsamo, dove si dedica all’apostolato nella brossura e nella diffusione dei periodici paolini (1970-1971).

Nel 1971 inizia per lui un nuovo capitolo. Viene trasferito infatti all’estero, in Canada, dapprima a Montréal (1971-1979) e poi a Sherbrooke (1980-1981), dove svolgerà diversi incarichi: servizi generali, diffusione dei prodotti paolini nelle scuole (libri e “Vidéo Presse”) e tipografia.

Nel 1979-1980 è a Roma, dove segue dei corsi di aggiornamento religioso, ma nel 1981 rientra definitivamente in Italia (ritornerà in Canada solo per un breve periodo dal 1983 al 1985). In Casa generalizia è impegnato nella manutenzione della casa e nei servizi generali, tra i quali anche quello – molto apprezzato – di accompagnare, soprattutto i membri del Governo generale, in partenza o in arrivo, all’aeroporto.

Dopo il trasferimento della Casa generalizia da Via della Fanella a Via Alessandro Severo (2007), fratel Renzo si sposterà in varie comunità: Tor San Lorenzo, Vicenza, Ariccia e ancora a Vicenza, sempre nei servizi generali, fino a quando, per motivi di salute, nel 2021 verrà trasferito nell’infermeria della comunità San Paolo di Roma, da dove, oggi, è partito per la casa del Padre.

Fratel Renzo era un bravo Discepolo, di carattere estroverso, pronto alla battuta, affabile e disponibile, vivace e allegro, dotato di buone qualità tecniche, sebbene autodidatta, qualità che metteva a servizio della comunità, riuscendo bene in ogni tipo di lavoro. Era molto disponibile nei confronti dei fratelli e anche delle sorelle delle comunità vicine: si poteva contare su di lui. Aveva anche il dono di suonare l’armonium, attraverso il quale portava una nota di gioia nelle liturgie della comunità.

Una sintesi della sua personalità la troviamo nella lettera che il Superiore generale, Don Valdir José De Castro, gli ha scritto in occasione del suo 70° anniversario di Professione religiosa: «Tutti questi anni di vita Paolina sono un vero dono del Signore, così come il tuo carattere sempre allegro, capace di entrare in relazione con ogni persona, di partire per la missione, in Canada, e poi di offrire il tuo aiuto prezioso in Casa generalizia ... Quanti Paolini hai conosciuto e aiutato in molti modi!».

Fratel Renzo è stato chiamato proprio durante la Celebrazione eucaristica che quotidianamente si celebra nella cappella dell’infermeria, e proprio dopo aver ricevuto l’unzione degli infermi. È stato chiamato nel giorno della memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, nella 31ª Giornata Mondiale del Malato: la “Madre immacolata” lo ha accompagnato lei stessa in questo passaggio verso la risurrezione e la vita nuova.

Il Signore accolga questo caro fratello e lo ammetta alla luce del Suo volto. A lui chiediamo di intercedere per numerose e sante vocazioni nella nostra Congregazione, soprattutto di fratelli Discepoli del Divin Maestro.

 

Roma, 11 febbraio 2023                                

 

Don Vito Spagnolo, ssp

 


I funerali saranno celebrati alle ore 9.30 di lunedì 13 febbraio, nella Sottocripta del Santuario Regina degli Apostoli. Dopo il funerale, la salma verrà trasportata e tumulata nel cimitero di Campagnola di Brugine (Padova).  

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


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Agenda Paolina

5 mai 2024

VI di Pasqua (bianco)
At 10,25-26.34-35.44-48; Sal 97; 1Gv 4,7-10; Gv 15,9-17

5 mai 2024

* FSP: 1959 a Kaohsiung (Taiwan) • PD: 1953 a Cinisello Balsamo (Italia) • CP: 2015 Sergio Bernardini e Domenica Bedonni vengono proclamati Venerabili.

5 mai 2024SSP: Nov. Giuseppe Gambino (1930) - Fr. Vincenzo Tommasini (1994) - Don Aloysius Kokkatt (2022) • FSP: Sr. Paulina Campos (1964) - Sr. Imelda Bianchi (1987) - Sr. M. Paola Bergadano (2008) - Sr. Gisella Codias (2011) - Sr. Anna Liscia (2019) • PD: Sr. M. Pasqualina Giaccardi (1998) - Sr. M. Aurora Scellato (2014) • IGS: D. Giulio Polverani (2001) - D. Lorenzo Rossato (2004) - D. Angelo Maria Cuozzo (2012) • IMSA: Antonietta Ponzo (2015) • ISF: Luigia Pendinelli (2008) - Helen Ann Zuzik (2014).

Pensiero del Fondatore

5 mai 2024

Innalzarsi nella santità! E allora innalzarsi nella santità non vuol dire abbassare gli altri, vuol dire elevarci noi a Dio nell’umiltà e nella fede e nell’amore. Abbassare gli altri per elevarci a noi, in fondo è il dominio dell’egoismo, è l’invidia portata al sommo e anzi alle più deleterie conseguenze (APD56, 291).

5 mai 2024

¡Alzarse en santidad! Y alzarse en santidad no significa rebajar a los demás, significa elevarnos nosotros a Dios en humildad, fe y amor. Rebajar a los demás para elevarnos nosotros es en el fondo dominio del egoísmo, es envidia llevada al máximo y hasta a las consecuencias más deletéreas (APD56, 291).

5 mai 2024

Grow in holiness! And so growing in holiness does not mean looking down on others, it means elevating ourselves to God in humility and faith and love. Looking down on others in order to elevate us to ourselves is basically the domain of selfishness, it is envy taken to the heights and indeed to the most deleterious consequences (APD56, 291).