16
Dom, Giu

Nel primo pomeriggio di lunedì 20 febbraio 2017, a Kinshasa, ha concluso il suo cammino terreno il nostro giovane novizio

YVES-JEAN-LÉON ZELO KAZIALA
23 anni di età e 4 di vita paolina

«Quel che mi accadrà oggi, mio Dio, non lo so. Tutto quello che so è che nulla mi accadrà che tu non abbia preveduto e disposto per il mio maggior bene da tutta l’eternità. Questo solo mi basta...». Sono proprio le parole dell’Atto di abbandono a segnare l’ultimo tratto della vita del giovane Yves, quando il mattino dello stesso giorno in cui è morto, animando la preghiera comunitaria, ha invitato i suoi compagni a rivolgere a Dio queste parole così profonde e intrise di fede. Ecco il suo testamento, il dono più prezioso che ci lascia in eredità mentre viveva con entusiasmo il suo anno di noviziato.

Yves è nato a Kinshasa l’8 aprile 1993 da genitori molto credenti, una famiglia numerosa (5 fratelli e 3 sorelle) originaria di N’djili (Kinshasa), pienamente inserita nella parrocchia di Santa Teresa di Gesù Bambino, comunità cristiana che ha dato i natali a tante vocazioni della Famiglia Paolina.

Il suo cammino paolino è stato molto intenso. Dopo gli studi secondari, ha frequentato un anno di aspirantato per il periodo di discernimento, continuando ad abitare presso la famiglia. Superato brillantemente il test di ammissione, nel mese di novembre 2012 ha raggiunto la Comunità di Lubumbashi per iniziare il periodo di propedeutica. Comincia così il suo itinerario in comunità come aspirante Paolino, frequentando gli studi di filosofia all’Università Saint Augustin di Limete, completati nel luglio 2016 con il baccalaureato all’Università Loyola del Congo – Facoltà Canisius, mentre viveva nella Comunità di Kimwenza.

Il 10 settembre 2016 inizia con molta consapevolezza il noviziato, mesi importanti per Yves nei quali manifesta la sua solidità vocazionale paolina, espressa nell’amore all’apostolato, in particolar modo impegnandosi nella produzione musicale, visto il dono della voce da tenore e la sua competenza nel dirigere la nostra corale. Già durante il postulato, parlando con il Superiore regionale, ebbe modo di affermare: «Non sono qui per provare una delle tante strade; sento che questa è la mia vocazione e mi impegnerò fino alla fine per realizzarla».

Lunedì 20 febbraio era in programma un’escursione lungo il fiume Congo, secondo il programma preparato dai noviziati delle Congregazioni maschili presenti a Kinshasa, prima di incominciare una sessione di studio. Nel pomeriggio, verso le 14.30, durante i giochi nell’acqua, tutto è precipitato rapidamente. Altri due novizi hanno rischiato la vita, mentre per Yves non c’è stato nulla da fare. Una barca di pescatori della zona è accorsa subito in aiuto, ma non si è potuto fare altro che portare a riva il corpo di Yves, morto per annegamento.

La sua dipartita ha lasciato tutti frastornati, in particolar modo i compagni di noviziato, gli aspiranti e I postulanti della Regione. La Famiglia Paolina e le comunità religiose vicine si sono raccolte in preghiera e in questi giorni prima del funerale, secondo la tradizione congolese, ci saranno delle celebrazioni di suffragio, che culmineranno nella veglia funebre di venerdì prossimo. Per decisione della Comunità, Yves sarà vestito con l’abito religioso.

La consolazione per papà Alfred e mamma Béatrice, per tutta la sua famiglia, per la Comunità stessa, per i suoi compagni di noviziato, insieme ai formatori e alla Famiglia Paolina, è di saperlo già parte del coro degli Angeli, dove potrà esprimere compiutamente la sua vocazione paolina: vivere in Dio.

Ringraziamo il Padre di averci donato Yves, giovane che portava con sé l’amore alla missione paolina, e il desiderio di vivere secondo il cuore di san Paolo sulle orme del beato Giacomo Alberione. Prima di noi è stato chiamato all’Eternità, «parola che si pronuncia in un attimo e che significa una durata senza fine», ricordava il Fondatore.

Per intercessione di Yves affidiamo al Signore tutti i novizi e i giovani in formazione della Famiglia Paolina e insieme a lui rinnoviamo il nostro Atto di abbandono: «…Tutto quello che tu vuoi o permetti che accada, sia per la tua gloria e per la mia santificazione».

Roma, 22 febbraio 2017
Don Domenico Soliman, ssp


Il funerale sarà celebrato sabato 25 febbraio alle ore 10.00 presso la parrocchia di Santa Teresa di Gesù Bambino a N’djili – Kinshasa. In questi giorni, alle ore 18.00, verrà celebrata una messa di suffragio e venerdì 24 febbraio è prevista la veglia funebre. I suoi resti mortali saranno seppelliti nel Cimitero dei religiosi di Kinkole.

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


ITAESPENG

Agenda Paolina

16 Giugno 2024

XI del Tempo Ordinario (verde)
Ez 17,22-24; Sal 91; 2Cor 5,6-10; Mc 4,26-34

16 Giugno 2024

* SSP: 1955 inizio in Germania, Remscheid • FSP: 1967 a New Delhi (India) - 1969 a Mangalore (India).

16 Giugno 2024SSP: D. Teófilo Pérez (2023) • FSP: Sr. Lina Zoppi (1985) - Sr. M. Olga Ambrosi (1997) - Sr. Beniamina Maria Miletta (2001) - Sr. M. Giuliana Dalese (2009) - Sr. Faustina Giaretta Parodi (2010) - Sr. M. Carmine Pellicano (2020) • PD: Sr. M. Immaculée Fournier (2022) • SJBP: Sr. Beatrice Censi (2007) • ISF: Teresa Ceppa (2006) - Giuseppina Ruoppolo Palumbo (2023).

Pensiero del Fondatore

16 Giugno 2024

Certamente abbiam da fare le cose bene non per gli uomini, ma abbiam da farle bene perché Iddio vede. Gli uomini si ingannano, innumerevoli volte, ma Dio vede il cuore, Dio vede i pensieri. Il bene facciamolo sempre e non lasciamolo mai, facciamolo sempre in vista del premio che Dio darà (APD56, 367).

16 Giugno 2024

Ciertamente tenemos que hacer bien las cosas, no para los hombres, sino que tenemos que hacerlas bien porque Dios ve. Los hombres se engañan a sí mismos, innumerables veces, pero Dios ve el corazón, Dios ve los pensamientos. Hagamos siempre el bien y nunca lo dejemos, hagámoslo siempre con vistas al premio que Dios dará (APD56, 367).

16 Giugno 2024

Certainly we must do things well not for men, but we must do them well because God sees. Men deceive themselves, countless times, but God sees the heart, God sees the thoughts. Let us always do good and never let it go, let us always do it in view of the reward that God will give (APD56, 367).