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Dom., maio

Alle 5.30 (ora locale) del 4 febbraio 2021 è deceduto presso il “Centro Hospitalar Entre Douro e Vouga” di Santa Maria da Feira (Portogallo), a causa di serie complicazioni dovute al Covid-19, il nostro confratello della comunità di Apelação

FRATEL JOSÉ TIAGO HENRIQUES GONÇALVES
80 anni di età, 62 di vita paolina, 57 di professione

Una persona semplice ed essenziale, di poche parole ma di molta generosità e dedizione al bene, prodigo di amore per l’apostolato paolino che viveva con puntualità e costanza.

Nasce nell’isola di Madeira il 26 aprile 1940, terzo di nove figli. I genitori Matilde e Antonio erano poveri, esperienza che insegna a fratel José a vive­re con poco e a valorizzare ogni dono.

Entra in comunità a Lumiar (Lisbona) il 16 dicembre 1958, dopo un breve periodo presso l’Ordine dei Fatebenefratelli. Lo accoglie il Superiore don Giacomo Giraudo insieme ad una trentina di compagni e al Maestro, don Francesco Caponi. Fin da subito rimane colpito dalla realtà della tipografia, dal poter far del bene tramite la stampa. Come lui stesso ebbe modo di dire «c’era un’atmosfera di fraternità che mi faceva sentire a casa».

L’8 settembre 1961 inizia i due anni di noviziato, il primo a Madrid e il secondo nella nuova comunità di Apelação. È in questa casa che ha il dono di incontrare personalmente Don Alberione, venuto appositamente per inaugurarla e benedirla.

Emette i primi voti religiosi l’8 settembre 1963 ad Apelação e assume il nome di Tiago. Nel 1968 parte per un breve periodo a Roma in occasione degli esercizi spirituali in preparazione alla Professione perpetua, che professa presso la Cripta del Santuario Maria Regina degli Apostoli. Qui per la seconda volta incontra il Primo Maestro, un appuntamento che non dimenticherà mai, anche se non capendo bene l’italiano si è limitato a sorridere e a chiedergli una benedizione.

Il suo primo impegno apostolico da professo è la libreria di Lisbona. Vi rimane per molti anni, dal 1968 al 1990, terminati i quali viene trasferito nella comunità di Fatima per aiutare nell’apertura della locale libreria. Dopo due anni ritorna ad Apelação per occuparsi del magazzino, apostolato che eserciterà fino agli ultimi giorni della sua vita.

Fratel José amava il contatto con la gente che passava in libreria ed ogni occasione era un’opportunità per prendersi cura di chi aveva di fronte. Proprio per questo suo atteggiamento esercitava anche il servizio di ministro straordinario dell’Eucarestia in una parrocchia vicina alla comunità, impegno che portava avanti ogni domenica e che lo riempiva di gioia.

Aveva una grande devozione a San Giuseppe di cui portava il nome, un amore reso ancor forte perché modello di ogni Discepolo del Divin Maestro. È significativo che la sua morte giunga proprio in questo Anno dedicato da Papa Francesco allo sposo di Maria e padre putativo di Gesù.

Sono significative le parole augurali del compianto don Silvio Sassi in occasione del suo 50° di professione: «Ti sono grato, a nome della Congregazione, per la fedeltà alla tua vocazione di Discepolo del Divin Maestro… Il tuo lungo servizio apostolico è stato costante e intenso. Il Signore ti ricompensi, come lui solo sa fare. “Cinquant’anni di apostolato paolino ben vissuto sono una catena di meriti preziosissimi e sono garanzia di salvezza”, ripeteva il nostro Beato Fondatore in simili occasioni».

Ora il Signore accolga questo nostro fratello discepolo in Paradiso, insieme ai nostri Beati e Venerabili, insieme alla Famiglia Paolina che ha speso la vita «perché la Parola del Signore corra».

 

Roma, 5 febbraio 2021                                

Don Domenico Soliman, ssp


I funerali saranno celebrati il 6 febbraio alle ore 11.00 presso il Cimitero di Apelação. La salma di fratel José verrà tumulata nel medesimo cimitero, secondo le restrizioni locali dovute alla pandemia.

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


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Agenda Paulina

05 maio 2024

VI di Pasqua (bianco)
At 10,25-26.34-35.44-48; Sal 97; 1Gv 4,7-10; Gv 15,9-17

05 maio 2024

* FSP: 1959 a Kaohsiung (Taiwan) • PD: 1953 a Cinisello Balsamo (Italia) • CP: 2015 Sergio Bernardini e Domenica Bedonni vengono proclamati Venerabili.

05 maio 2024SSP: Nov. Giuseppe Gambino (1930) - Fr. Vincenzo Tommasini (1994) - Don Aloysius Kokkatt (2022) • FSP: Sr. Paulina Campos (1964) - Sr. Imelda Bianchi (1987) - Sr. M. Paola Bergadano (2008) - Sr. Gisella Codias (2011) - Sr. Anna Liscia (2019) • PD: Sr. M. Pasqualina Giaccardi (1998) - Sr. M. Aurora Scellato (2014) • IGS: D. Giulio Polverani (2001) - D. Lorenzo Rossato (2004) - D. Angelo Maria Cuozzo (2012) • IMSA: Antonietta Ponzo (2015) • ISF: Luigia Pendinelli (2008) - Helen Ann Zuzik (2014).

Pensamentos

05 maio 2024

Innalzarsi nella santità! E allora innalzarsi nella santità non vuol dire abbassare gli altri, vuol dire elevarci noi a Dio nell’umiltà e nella fede e nell’amore. Abbassare gli altri per elevarci a noi, in fondo è il dominio dell’egoismo, è l’invidia portata al sommo e anzi alle più deleterie conseguenze (APD56, 291).

05 maio 2024

¡Alzarse en santidad! Y alzarse en santidad no significa rebajar a los demás, significa elevarnos nosotros a Dios en humildad, fe y amor. Rebajar a los demás para elevarnos nosotros es en el fondo dominio del egoísmo, es envidia llevada al máximo y hasta a las consecuencias más deletéreas (APD56, 291).

05 maio 2024

Grow in holiness! And so growing in holiness does not mean looking down on others, it means elevating ourselves to God in humility and faith and love. Looking down on others in order to elevate us to ourselves is basically the domain of selfishness, it is envy taken to the heights and indeed to the most deleterious consequences (APD56, 291).