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Seg., Abr.

Un giovane sognatore, desideroso di fare qualcosa per gli altri, piantò un piccolo seme, convinto che col tempo sarebbe diventato un grande albero, capace di produrre frutti abbondanti a favore di tanta gente…

Condivise con i suoi figli e figlie il suo ideale e si attorniò di collaboratori generosi che misero le proprie risorse a servizio della pianta. Tutti erano convinti della bontà dell’ideale del giovane sognatore e ne favorirono in tutti i modi la nascita e la crescita. I grandi sacrifici di ogni genere che dovettero soffrire non riuscirono a scoraggiarli dall’ideale del grande albero che doveva crescere per il bene dell’umanità.

Dopo alcuni anni, il seme cominciò a spuntare come un bell’arbusto. In alcuni rami c’erano fiori bellissimi; alcuni marcirono e col tempo caddero per terra, ma la pianta diventò un albero di dieci grandi rami, pieni di foglie, di fiori e non pochi frutti.

Intanto, quell’uomo aveva terminato il suo compito, sempre guidato dalla grazia di Dio, e furono i figli e le figlie a prendersi cura dell’albero ereditato dal padre. In alcuni momenti questi vollero scoprire e adoperare nuove risorse per far crescere l’albero e produrre i migliori frutti: e a ragione, perché il mondo offriva nuove possibilità che il padre non aveva conosciuto… Alcuni fecero grandi sforzi per far produrre nuovi frutti e per abbellire alcuni dei prodotti precedenti.

A un certo punto, però, anche a causa dei molteplici e rapidissimi cambiamenti delle condizioni ambientali, l’albero si vide danneggiato; e gli eredi di quell’uomo, molto preoccupati dei frutti, cominciarono a trascurare un po’ un incarico fondamentale tramandato dal padre. Curarono molto le foglie e i frutti, a volte con grandi sforzi e accurati programmi, a volte con dei bei frutti, ma l’albero smise di crescere. Pian piano i rami diventavano sempre più vecchi, si sentivano persino sterili. I frutti cominciarono a scarseggiare…

I figli raddoppiarono gli sforzi, ma l’albero sembrava aver raggiunto il suo massimo sviluppo e cominciò a ripiegarsi su sé stesso. Non mancarono sforzi da parte di alcuni per andare alle radici dell’albero, però spesso trovavano diffidenze, a volte rifiuti, da parte dei fratelli più grandi… Era il momento della rassegnazione: alcuni arrivarono a pensare che forse l’albero aveva già compiuto la sua missione ed era arrivato il momento di prepararsi a morire…

Dopo tanti tentativi a vuoto per far rifiorire i rami, dopo tanti sforzi, a volte inutili, per abbellire i frutti ancora presenti, i figli di quell’uomo capirono che la vera soluzione era quella di prendere sul serio il problema fondamentale, e prestare più attenzione alle radici…

Uno sforzo sicuramente nascosto, molto più lungo e faticoso, ma sicuramente l’unico capace di far rivivere il grande albero ereditato dal padre.

Agenda Paulina

29 abril 2024

Festa di S. Caterina da Siena, vergine e dottore della Chiesa
Patrona d’Europa e d’Italia (fuori d’Europa: memoria) (bianco)
1Gv 1,5–2,2; Sal 102; Mt 11,25-30

29 abril 2024

* Nessun evento particolare.

29 abril 2024SSP: D. Andrea Ferrero (1985) - Fr. Dante Colarieti (1995) - Fr. Mario Palmi (2011) • FSP: Sr. M. Carmelina Chillura (1981) - Sr. Claudina Moccia (2000) - Sr. Prassede Milan (2000) - Sr. M. Agnese Gaibotti (2002) - Sr. Redenta Commentucci (2007) - Sr. Cecilia Cazzato (2009) - Sr. Franceschina Terriaca (2012) - Sr. M. Dolores Massaretti (2016) - Sr. M. Elisabetta Capello (2018) • PD: Sr. M. Joanna Assennato (2018) - Sr. M. Bernarda Barrera (2020) • IGS: D. Ignazio Cabiddu (2022) • ISF: Giuseppe Ursini (2006) - Federico Lebani (2010) - Jose Parangalan Jr. (2012) - Santiago Montenegro (2014) - María Victoria García Vela (2021).