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Dom., maio

Alle ore 8.25 (ora locale) di sabato 15 gennaio 2022, è deceduto a Guadalajara (Messico) a causa di un arresto respiratorio

FRATEL MANUEL ESTEBAN PÉREZ GUILLÉN
80 anni di età, 59 di vita paolina, 56 di professione

Fratel Meño, come veniva chiamato con affetto, nasce a Villa Morelos (Michoacán) il 22 dicembre 1941, il primo di otto figli (tre fratelli e cinque sorelle), dai genitori Magdaleno e Maria Jesus Guillén. Entra nella comunità di Taxqueña il 3 febbraio 1962. Inizia il Noviziato il 29 dicembre 1963, emette la Prima professione religiosa il 25 dicembre 1965, assumendo il nome di Esteban, e si consacra definitivamente con la Professione perpetua il 25 dicembre del 1970.

Fratel Manuel era un uomo semplice, che ha amato l’apostolato paolino. Faceva ogni cosa con attenzione e non sprecava nulla, pronto a raccogliere anche un semplice foglio di Bibbia scartato, perché «non è un foglio che si butta via, è una Bibbia che non va più in libreria». Una persona raccolta nei suoi pensieri rivolti all’apostolato, puntuale in cappella e, al momento giusto, pronto a vestire il suo abito religioso di Discepolo.

Grazie alla sua umiltà era nel cuore di tutti. Quando andava in vacanza nel suo paese, molti lo salutavano e lo accoglievano con gioia, perché trovavano in lui un autentico religioso. Chi ha conosciuto fratel Meño, può testimoniare la sua santità di vita. Per la Provincia Messico-Cuba è stato un vero modello di Discepolo del Divin Maestro, configurato a san Giuseppe: amava e operava nel silenzio, accanto al sacerdote.

Portava con sé una bontà naturale, un tratto delicato, semplice e prudente, sempre attento a provvedere ai bisogni dei fratelli. Al suo fare silenzioso si aggiungeva una brillante intelligenza, il gusto per la falegnameria, l’artigianato, la musica e la lettura.

Più che per le attività che ha svolto, va ricordato come costruttore di comunità, di relazioni fraterne, profonde e rispettose. Non c’era nessuno che si avvicinasse a lui che non fosse arricchito. Il silenzio che lo caratterizzava, interrotto solo dal suo classico e frequente “ciao”, non significava solitudine o lontananza dai confratelli, piuttosto cercava di evitare i luoghi chiassosi e le situazioni stravaganti o non necessarie.Caratteristici erano i suoi consigli e le sue frasi colloquiali che, in una battuta, davano un messaggio ricco e profondo: «Non preoccuparti troppo della strada, continua a camminare e segui la segnaletica»; «Che Dio ti benedica in grande stile».La sua vita non è stata esente da momenti difficili e questo a causa delle sofferenze affrontate per molto tempo. Tuttavia, queste fasi non condizionavano il suo animo pacifico e fiducioso, la sua gioiosa serenità che irradiava attorno a sé.Fratel Manuel negli ultimi anni ha avuto a che fare con diversi disturbi: non ultime varie emorragie cerebrali a cominciare dal 2014. Per questo motivo, nel 2019 è stato trasferito nell'infermeria di Santa María di Guadalupe di Guadalajara, spostamento che ha accettato con docilità e obbedienza.A cominciare dallo scorso mese di luglio, le emorragie si sono moltiplicate, lasciando dapprima come conseguenza le alterazioni del linguaggio, difficoltà nella coordinazione dei movimenti, portandolo successivamente alla totale immobilità, fino ad arrivare al definitivo arresto respiratorio che ha causato la morte.

Il Signore accolga questo nostro fratello e lo ricompensi con la sua grazia, mentre gli chiediamo di intercedere presso il Signore per numerose e sante vocazioni di fratelli Discepoli nella nostra Congregazione.

 

Roma, 17 gennaio 2022  

                                    

Don Vito Spagnolo, ssp


 

I funerali sono stati celebrati domenica 16 gennaio, nella Cappella Regina degli Apostoli della comunità di Guadalajara. La salma è stata tumulata nel pantheon Parque Funeral Colonias a Zapopan Jalisco.   

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


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Agenda Paulina

05 maio 2024

VI di Pasqua (bianco)
At 10,25-26.34-35.44-48; Sal 97; 1Gv 4,7-10; Gv 15,9-17

05 maio 2024

* FSP: 1959 a Kaohsiung (Taiwan) • PD: 1953 a Cinisello Balsamo (Italia) • CP: 2015 Sergio Bernardini e Domenica Bedonni vengono proclamati Venerabili.

05 maio 2024SSP: Nov. Giuseppe Gambino (1930) - Fr. Vincenzo Tommasini (1994) - Don Aloysius Kokkatt (2022) • FSP: Sr. Paulina Campos (1964) - Sr. Imelda Bianchi (1987) - Sr. M. Paola Bergadano (2008) - Sr. Gisella Codias (2011) - Sr. Anna Liscia (2019) • PD: Sr. M. Pasqualina Giaccardi (1998) - Sr. M. Aurora Scellato (2014) • IGS: D. Giulio Polverani (2001) - D. Lorenzo Rossato (2004) - D. Angelo Maria Cuozzo (2012) • IMSA: Antonietta Ponzo (2015) • ISF: Luigia Pendinelli (2008) - Helen Ann Zuzik (2014).

Pensamentos

05 maio 2024

Innalzarsi nella santità! E allora innalzarsi nella santità non vuol dire abbassare gli altri, vuol dire elevarci noi a Dio nell’umiltà e nella fede e nell’amore. Abbassare gli altri per elevarci a noi, in fondo è il dominio dell’egoismo, è l’invidia portata al sommo e anzi alle più deleterie conseguenze (APD56, 291).

05 maio 2024

¡Alzarse en santidad! Y alzarse en santidad no significa rebajar a los demás, significa elevarnos nosotros a Dios en humildad, fe y amor. Rebajar a los demás para elevarnos nosotros es en el fondo dominio del egoísmo, es envidia llevada al máximo y hasta a las consecuencias más deletéreas (APD56, 291).

05 maio 2024

Grow in holiness! And so growing in holiness does not mean looking down on others, it means elevating ourselves to God in humility and faith and love. Looking down on others in order to elevate us to ourselves is basically the domain of selfishness, it is envy taken to the heights and indeed to the most deleterious consequences (APD56, 291).