Eccoli di nuovo in questo anno scolastico 2017-2018. Questa volta sono due gruppi di nostri giovani, provenienti dai 4 continenti (Africa, Asia, America Latina, Europa): 10 postulanti per vivere il noviziato internazionale in Casa Don Alberione in Albano Laziale; 9 Juniores per continuare a sperimentare il Corso di preparazione alla professione perpetua – come fu del primo gruppo nell’anno passato – questa volta in Casa Divin Maestro ad Ariccia, casa carismatica voluta dal Beato Alberione per l’intera Famiglia Paolina sparsa in tutto il mondo. La Casa Don Alberione di Albano è ricca di storia paolina. Ecco alcuni avvenimenti da non dimenticare: per la richiesta particolare di Papa Pio XII, Don Alberione ha realizzato in questo luogo, come primo progetto, la casa degli Scrittori nell’anno 1948; in questa casa fu anche celebrato il Primo Capitolo Generale della SSP (4 aprile 1957); l’abitazione negli anni 1978-2015 è stata casa di riposo per i nostri fratelli anziani che tornavano da ogni parte del mondo; l’universalità di questa casa si è conservata fino ad oggi, ospitando nel 2016 il primo gruppo del Corso di preparazione alla professione perpetua e oggi sede del Noviziato internazionale.
Interculturalità, internazionalità. Due parole ormai complementari nell’“accompagnare” i nostri giovani, allineandosi come due binari per portare avanti gli obiettivi di questo percorso che si chiama formazione paolina integrale, ma con una sottile differenza. “Interculturalità”, nella sua definizione più semplice e applicata alla nostra realtà di Albano ed Ariccia, non vuol dire un insieme di persone appartenenti a due gruppi provenienti da 8 nazioni che si trovano a vivere insieme nella loro “internazionalità” (Brasile, Colombia, Congo, Filippine, India, Messico, Spagna e Venezuela). Vuol dire, soprattutto, vivere insieme senza perdere l’identità e la cultura propria di ciascuno, vivere con gli altri – interagendo, sperimentando, condividendo, faticando e camminando insieme – con uno spirito di apertura e accoglienza delle altre culture. Con un’attitudine sempre “in uscita” da se stesso, superando l’autoreferenzialità, avendo la possibilità di vivere tranquillamente e con gioia la grazia di unità in diversità.
Per potenziare l’interculturalità nell’ambiente di internazionalità, il Primo Maestro ci ha lasciato una precisa indicazione che ci permette di camminare verso la meta ed essere “San Paolo vivente oggi” per evangelizzare il mondo intero con tutti i mezzi attuali: «Tutto l’uomo in Gesù Cristo, per un totale amore a Dio: intelligenza, volontà, cuore, forze fisiche. Tutto: natura, grazia, vocazione, per l’apostolato. Carro che corre poggiato sulle quattro ruote: santità, studio, apostolato, povertà» (AD 100).
Carissime sorelle, carissimi confratelli e tutti i membri della Famiglia Paolina, vi preghiamo di camminare insieme con questi nostri giovani con uno spirito paolino, perché siano, nel prossimo futuro, veri apostoli-comunicatori nel vivere e offrire Gesù Maestro, Via-Verità-Vita, al mondo intero con i mezzi sociali, in particolari quelli della rete e social media, nella cultura di comunicazione del nostro tempo segnato dalla interculturalità e internazionalità, con il cuore grande dell’Apostolo Paolo così come il Beato Alberione ce lo ha consegnato, sempre sotto lo sguardo benigno di Maria, Regina degli Apostoli.
Don Celso Godilano
Consigliere generale incaricato per la formazione
Membro del SIF
La sezione "In Dialogo" vuole essere uno spazio di formazione, dialogo e interazione tra i membri della Famiglia Paolina di tutto il mondo. Invitiamo, quindi, tutti voi a commentare gli articoli qui pubblicati e anche, per chi se la sente, a inviare un testo da pubblicare. Questi contributi saranno sempre benvenuti per arricchire il nostro... dialogo!
