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Lun, Giu

Alle ore 9.45 (ora locale) di sabato 27 agosto 2022, è deceduto nell’infermeria di Alba a causa di un carcinoma al pancreas

DON ITALO RICCARDO CANCIANI
79 anni di età, 69 di vita paolina, 60 di professione, 54 di sacerdozio

Italo nasce a Casarsa della Delizia (Pordenone) il 7 ottobre 1942, il settimo di nove figli (cinque fratelli e tre sorelle), dai genitori Lino e Serafin Amelia. Entra nella comunità di Vicenza il 16 agosto 1953. Inizia il Noviziato il 7 settembre 1960, emette la Prima professione religiosa l’8 settembre 1961, assumendo il nome di Riccardo, si consacra definitivamente con la Professione perpetua l’8 settembre 1966 e viene ordinato presbitero il 30 giugno 1968.

Dopo l’anno di licenza in teologia, don Italo inizia la sua esperienza apostolica a tempo pieno a Catania, come Maestro dei ragazzi. Successivamente passa in tipografia e poi nel Deposito C.E.P. che andrà ad avviare a Cinisello Balsamo nel 1983 e continuerà questa attività anche a Roma l’anno successivo.  Dal 1988 al 1994 si dedicherà alla Promozione Periodici Paolini nella comunità di Catania. Continuerà poi l’esperienza dei Magazzini Disp in varie comunità d’Italia: Modena, Cinisello Balsamo, Alba, Vicenza, e in quest’ultima comunità, dal 2001 al 2004, si occuperà di Promozione paolina sul territorio.

Don Italo, nonostante potesse dare l’impressione di essere una persona indifferente e “burbera”, era una persona amabile, generosa, scherzava volentieri, andava d’accordo con tutti ed era difficile ad offendersi. Era una persona profondamente spirituale, molto attento ai fratelli e all’apostolato. Ha vissuto tutte le varie attività sempre con grande impegno, responsabilità e spirito paolino, sempre fedele alla sua vocazione.

Era un lavoratore instancabile nell’apostolato, un uomo di fatica, molto pratico e attivo. Nel tempo libero si dedicava a fare il factotum, sempre disponibile per i vari bisogni dei confratelli della comunità, come lo era pure per le sorelle paoline per le quali, oltre che celebrare e spezzare la parola per loro, era sempre pronto anche per altri servizi più concreti, ed era da loro molto apprezzato ed amato. Era una persona concreta, di poche parole, tranquilla, semplice, molto gioviale, un uomo di Dio.

Il 30 giugno del 2018, il Superiore generale don Valdir José De Castro, in occasione del suo 50° di ordinazione presbiterale, così gli scriveva nel messaggio di augurio: “Caro don Italo… grazie per il tuo apostolato vissuto per molti anni nell’ambito della Diffusione San Paolo, ma anche tramite la tua attenzione alle persone e la tua generosità manifestata in tanti modi… Grazie”.

Don Italo, come ricorda il Vangelo nel giorno della sua chiamata al cielo, era un paolino che si è messo in gioco e ha fatto fruttare al massimo i suoi talenti, donandosi totalmente a Dio, ai fratelli e all’apostolato. Il Signore accolga ora con gioia ed amore questo nostro confratello – “Bene, servo buono e fedele, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone” – mentre chiediamo a lui di intercedere presso il Maestro divino per numerose e sante vocazioni per la nostra Congregazione e la Famiglia Paolina.

 

Roma, 27 agosto 2022                                       

Don Vito Spagnolo, ssp


I funerali saranno celebrati lunedì 29 agosto alle ore 9.00 nel Tempio di San Paolo di Alba. La salma sarà tumulata nel cimitero cittadino.  

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


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Agenda Paolina

17 Giugno 2024

Feria (verde)
S. Ranieri di Pisa
1Re 21,1b-16; Sal 5; Mt 5,38-42

17 Giugno 2024

* Nessun evento particolare.

17 Giugno 2024SSP: D. Carlo Bagatta (2006) - D. Swamy Anthony (2023) • FSP: Sr. Corradina Mariotti (1995) - Sr. M. Esdra Bianchi (1999) - Sr. Anna Maria De Simone (2009) • PD: Sr. M. Andreina Messa (1988) • ISF: Hugo Carlos Barradas (2006) - Gaetano Butera (2007) - Josefina Teresa Martínez (2021) - Giovanna Mazzarelli Chimienti (2021).

Pensiero del Fondatore

17 Giugno 2024

Quando c’è buona volontà si ama la povertà; quando c’è buona volontà si è delicati di coscienza, si fa gran conto dei piccoli difetti e gran conto delle piccole virtù. Quando c’è buona volontà si sta più buoni se nessuno osserva che quando si è osservati (APD56, 41).

17 Giugno 2024

Cuando hay buena voluntad, se ama la pobreza; cuando hay buena voluntad, se es delicados de conciencia, se tienen muy en cuenta los pequeños defectos y mucho las pequeñas virtudes. Cuando hay buena voluntad, se es mejores cuando nadie observa que cuando se es observados (APD56, 41).

17 Giugno 2024

When there is good will, poverty is loved; when there is good will, one is delicate of conscience, great account is taken of small defects and great account of small virtues. When there is good will, one feels better if no one observes than when one is being observed (APD56, 41).