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Sat, Apr

Alle ore 7.00 (ora locale) di oggi, mercoledì 9 marzo 2022, è deceduto nella comunità “San Paolo” di Roma, a causa di un infarto,

DON VITO CARMELO SALANITRI
85 anni di età, 71 di vita paolina, 63 di professione, 56 di sacerdozio

Don Vito nasce a Regalbuto (Enna) il 15 giugno (data che coincide con il suo onomastico) del 1936, dai genitori Carmelo e Giuseppa Sebastiana Putrino. Entra nella comunità di Roma il 12 settembre 1950. Inizia il Noviziato il 7 settembre 1957, emette la Prima professione religiosa l’8 settembre dell’anno seguente, assumendo il nome di Carmelo, si consacra definitivamente con la Professione perpetua l’8 settembre 1963 e viene ordinato sacerdote il 30 giugno 1965 a Roma.

Dopo un breve periodo in missione a Sherbrooke in Canada, come tipografo (1966-1968), viene trasferito nella comunità di Vicenza con l’incarico di Maestro degli aspiranti e insegnante, attività che continuerà a svolgere anche quando nel 1979 si inserirà nella comunità di Catania per un periodo di tre anni, per poi ritornare a Vicenza, dove nel 1988 è incaricato dell’insegnamen­to a tempo pieno. Dopo una breve pausa di aggiornamento e di servizio alla segreteria della Pastorale Vocazionale Paolina a Roma (1994-1997), ritorna nuovamente a Vicenza per seguire i giovani aspiranti. Terminato questo compito formativo, nel 1997 don Vito si dedica al ministero parrocchiale presso il nostro Santuario Regina degli Apostoli di Roma. Dal 1999 inizia a collaborare con le Edizioni San Paolo. Nel 2007 troviamo don Vito nella comunità di Modena, impegnato nella pastorale e nell’animazione spirituale, servizio che continuerà a Roma l’anno seguente. Sarà ancora a Modena dal 2011, prima di ritornare nella Città eterna dall’anno successivo, impegnato nel ministero e in altri servizi, come nell’insegnamento dell’italiano ai Paolini di altre Nazioni.

Don Vito sin dal periodo della sua formazione e preparazione all’aposto­lato ha dimostrato serietà e impegno. Dopo una breve esperienza apostolica come assistente agli aspiranti, così scriveva di lui il Superiore: «Si è mostrato bravo in tutto: fedelissimo alle sue pratiche di pietà; assistente serio, sa tenere bene la disciplina; attivo nel suo campo di apostolato e attaccato alla casa; non si perde in cose distrattive; rispettoso ed obbediente e senza esigenze. Se continuerà così sarà un buon elemento per la casa nostra».

Egli ha dedicato la maggior parte della sua vita paolina nella formazione dei giovani e nell’insegnamento e lo ha fatto con passione, amore e totale dedizione. Spendeva anche molto tempo a curare il rapporto con le famiglie dei ragazzi, con le quali era molto accogliente e gioviale. Molte delle sue energie le ha impiegate anche all’animazione degli Istituti Paolini, soprattutto i Gabrielini e le Annunziatine, che seguiva con amore, preparandosi con impegno nella predicazione, la quale era sempre molto chiara, semplice e “udibile”, dato il bel timbro di voce di cui era dotato. Una persona dal cuore generoso e gioioso.

Fino a domenica scorsa ha continuato regolarmente il suo ministero nella Cappella “San Timoteo”, sempre capace di sottolineare con efficacia alcuni aspetti della Parola di Dio rileggendoli alla luce dell’attualità, non ultima la pandemia e, in questi giorni, la tragica situazione della guerra in Ucraina.

Don Vito ci ha lasciato in maniera improvvisa per un infarto fulminante, anche se da molti anni soffriva di diabete.

Facciamo nostra l’antifona d’ingresso della Messa di oggi che ci permette di rinnovare la fede nell’amore e nella misericordia del Signore. Le parole del Beato Alberione che troviamo nell’Agenda paolina descrivono l’impegno apostolico di don Vito: «La pastorale è l’arte divina di governare le anime: pascerle, ossia guidarle ai pascoli salutari della verità, nei sentieri retti della santità cristiana, e alle fonti della vita soprannaturale… Questo è il grande lavoro del sacerdote».

Il Signore accolga questo nostro fratello, gli dia il premio riservato ai servi fedeli, mentre chiediamo a lui di intercedere presso il Divin Maestro per giovani vocazioni nella Famiglia Paolina.

 

Roma, 9 marzo 2022                                       

 

Don Vito Spagnolo, ssp


I funerali saranno celebrati domani giovedì 10 marzo, alle ore 15.30, nella Sottocripta del Santuario Regina degli Apostoli. La salma sarà tumulata nel cimitero Laurentino di Roma. 

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


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Agenda Paolina

April 27, 2024

Feria (bianco)
At 13,44-52; Sal 97; Gv 14,7-14

April 27, 2024

* 2003 D. Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia Paolina, è proclamato Beato • FSP: 2017 a Tamatave (Madagascar).

April 27, 2024SSP: D. Pancrazio Demarie (1954) - Fr. Salvatore Fabio (1954) • FSP: Sr. Angela Cavalli (2009) - Sr. Giovanna Ballini (2012) - Sr. Nicolina Pastorino (2021) • IMSA: Gaetana Piazzese (2017) • ISF: Pietro Deplano (1991) - Salvatore D’Aprile (2005) - Luigi Cocci (2011).

Thoughts

April 27, 2024

L’interno, perché la prima santificazione riguarda la mente e il cuore, e l’interno, la vita interiore, che non è però solamente giaculatorie, la vita interiore è imparare, impiegare bene la mente, è pensare a Dio, acquistare una fede sempre più profonda; e col cuore un amore sempre più intenso verso Dio, verso il prossimo (APD56, 249).

April 27, 2024

El interior, porque la primera santificación, concierne a la mente y al corazón, y el interior, la vida interior, que sin embargo no es sólo jaculatorias, la vida interior es aprender, usar bien la mente, es pensar en Dios, adquirir una fe cada vez más profunda; y con el corazón un amor cada vez más intenso a Dios, al prójimo (APD56, 249).

April 27, 2024

The interior, because the first sanctification concerns the mind and the heart, and the interior, the interior life, which however is not only ejaculations, the interior life is learning, using the mind well, it is thinking of God, acquiring an ever deeper faith; and with the heart an ever more intense love for God, for the neighbour (APD56, 249).