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Tue, Apr

Nella seconda parte (cc. 4-5) esorta i fedeli alla purezza, alla carità e alla laboriosità (4,1-12). Poi risponde al quesito sulla situazione dei cristiani, morti prima del ritorno del Signore (4,13 – 5,11), che le prime comunità attendevano già al loro tempo! I defunti non saranno in condizioni di inferiorità rispetto ai viventi, perché risorgeranno. Paolo sembra collocarsi tra i viventi (4,15-18), ma poi dice: «sia che vegliamo sia che dormiamo» (5,10), cioè sia che siamo vivi o morti, l’importante è vivere sempre nell’attesa del Signore (5,2; Cfr Mt 24,42-44). Seguono norme di vita cristiana e i saluti.