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Sat, Apr

Su questa esortazione si innesta il celebre "inno cristologico" (2,6-11) che in poche righe sintetizza l’essere di Gesù e la sua opera salvatrice. Paolo torna poi ai suoi progetti (2,19-3,1), usando anche un linguaggio duro e polemico contro certi "predicatori" giudeizzanti che volevano imporre la legge mosaica anche ai convertiti dal paganesimo (3,2-4,1). Dopo questa impennata, torna a richiami pratici, invitando tutti a vivere nella gioia del Signore. Segue il sentito ringraziamento per gli aiuti ricevuti e chiude col saluto cristiano ai fedeli della comunità (4,2-23).