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Mer, Avr

Juniorati 2009

Devo, essendo figlio, rassomigliare al Padre per piacergli… a parlare è Don Alberione all’inizio del suo libretto di meditazioni su San Paolo. Un testo dallo stile scarno di sole 54 pagine ma che possiede una forza spirituale profondissima. Dentro quelle pagine il Beato fondatore si mette più a nudo del solito parlando dell’Apostolo Paolo, da sempre visto come padre e modello per tutta la Famiglia Paolina. Ora, a chi di noi non è avvenuta la stessa cosa quando si parla della nostra intimità familiare? O quando si vuole narrare il legame più intenso? Ecco possiamo affermare che è proprio questo l’effetto che il convertito di Damasco provoca nel nostro Don Alberione: il suo animo è simile a chi si sente tranquillo e sereno come un bambino svezzato in braccio a sua madre (Sal 130). Del resto parliamo di un’esperienza comune a tutti noi quando dinanzi ad un amore forte ci si sente dire che ce lo si legge negli occhi… nel  respiro…  e tu stesso lo percepisci e lo trasudi da tutti i pori! 

È questa la riflessione che tutti gli Juniores della famiglia paolina, riuniti nell’annuale meeting di formazione, hanno voluto condividere insieme in una tre giorni di meditazione e di laboratorio coordinata dai loro maestri e formatori. L’incontro si è svolto a Roma dal 6 a 9 marzo, presso la Comunità della Società San Paolo in Alessandro Severo con la partecipazione dei chierici paolini provenienti da Milano, le Figlie di San Paolo, le Pie Discepole e le Apostoline.

L’occasione dell’anno paolino – poi – è stata indubbiamente formidabile anche per comprendere al meglio un appuntamento che può considerarsi davvero come il giubileo degli juniores paolini, durante il quale celebriamo un “grazie” a Dio chiedendogli di ravvivare il dono di una missione ricevuta: quella cioè di “narrare” al mondo le sue meraviglie con lo stesso spirito che bruciò il cuore di Paolo.

Due le relazioni offerte: la prima, biblica, tenuta da don Mariusz Gorny, ssp incentrata sulla figura di Paolo così come emerge dai suoi stessi scritti. E come le onde del mare sembrano apparentemente tutte uguali ma invece si riversano sulla costa in modo continuo ed energico così queste lettere ci raggiungono in modo sempre imprevedibile e inedito. Queste pagine, in altre parole, conservano un potere unico quando vengono scrutate con attenzione e docilità di spirito: così dal confronto con la lettera ai Corinzi ci si è chiesti come imitare la pervasività dell’apostolato di Paolo, quel suo “farsi tutto a tutti” per guadagnare i molti che si avvicinavano alla fede.

La seconda testimonianza ci è stata proposta da Sr Joseph Oberto pddm e ci ha accompagnati per mano alla riscoperta della “paolinità” vissuta dall’Alberione: un percorso dai toni accorati – quello di sr. Joseph – i quali non lasciano spazio ad equivoci: la nostra epoca chiede agli juniores della famiglia paolina uno slancio profetico nella radicalità della nostra scelta vocazionale. Mai come in questo tempo quaresimale vale un’espressione suggestiva per cui la risposta sta a monte… cioè è necessario volare alto verso territori di apostolato e di annuncio che magari in questo momento non prevediamo perché probabilmente il nostro sguardo gioca al “ribasso” rispetto ai segni dei tempi. Da qui l’immagine dell’aquila che è disposta a portarsi verso le cime più alte. A tanti è venuta anche la fortunata associazione con l’evangelista Giovanni, colui che rimane con Maria ai piedi della Croce come quel “resto” di credenti al Signore che da l’avvio alla sua Chiesa.

Ebbene a voler seguire l’Apostolo Paolo, ci si resi conto della Bellezza che portiamo nelle mani, come quella perla preziosa che, trovata, non merita la svendita di certe scelte mediocri e approssimative.

Il nostro meeting ne è segno tangibile e di più: con la celebrazione giubilare alla Basilica di San Paolo fuori le Mura, portiamo nelle nostre comunità due doni particolari: il primo è la “lettera” degli Juniores alle loro comunità, scritta con la gioia e le lacrime di chi vive un “si” appassionato per Dio e per la Chiesa. Il secondo guarda al progetto di una desiderata missione di Famiglia Paolina che si vuole preparare e vivere per il prossimo anno formativo. Tutto ciò poiché i figli somigliano al padre e per loro, come il padre, la  Parola di Dio non può essere incatenata!

Juniorati 2009

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