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INTRODUZIONE
La liturgia del giorno fa memoria di S. Agata e il colore rosso dei paramenti parla di martirio, la estimonianza suprema di amore: nell’orazione chiederemo la grazia di imitarla nel testimoniare on le opere la nostra fede. Ma noi in questa celebrazione eucaristica estendiamo il ricordo alla enerabile Tecla Merlo, nell’anniversario del suo “dies natalis”, come la Chiesa chiama il momento el ritorno al Padre. Anche Lei ha testimoniato con una vita di apostolato e di sofferenza l’amore al divin Maestro che, con la voce del beato Alberione, l’aveva chiamata a seguire le orme di Paolo.
Se il nome di Agata significa “buona”, buona è anche l’aggettivo che ritorna frequente nelle centinaia di lettere che don Alberione indirizza alla sua discepola e collaboratrice: “Buona Maestra Tecla… Buona Prima Maestra… Buona Figlia di S. Paolo”. E qualche volta, ma non troppe, chissà per quali meriti speciali, don Alberione le scrive: “Ottima Prima Maestra”.
Chiederemo oggi al Signore di imitare nella vita la bontà della martire catanese e della nostra Venerabile. Ma noi, che buoni non siamo sempre, prima di celebrare i Santi Misteri chiediamo perdono delle nostre mancanze. OMELIA >>>
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