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Sex., Mar.

Nel pomeriggio di lunedì 15 maggio scorso, il Superiore generale, don Domenico Soliman, ha fatto visita al Card. Fernando Vérgez Alzaga lc, Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente del Governatorato dello Stato Vaticano. La visita segue di qualche giorno, il 13 maggio 2023, la promulgazione del Motu Proprio con il quale Papa Francesco ha definito la Legge fondamentale dello Stato della Città del Vaticano di cui egli è il Sovrano!

La visita del nostro Superiore generale si deve alla presenza della nostra Congregazione in Vaticano fin dal 1949, chiamata da Pio XII ad occuparsi del servizio di quella che, oggi, è denominata la Telefonia Vaticana. Il nostro beato Fondatore che ha prontamente risposto positivamente al Papa ci ha lasciato, tra le tante, anche questa eredità che attiene propriamente al nostro specifico apostolato!

La Comunità, dipendente dalla Casa generalizia, è attualmente composta da tre confratelli che svolgono rispettivamente l’ufficio di Capo servizio della Telefonia Vaticana affidato a fratel Domenico Cosenza e al suo Vice, fratel Michele Eriani. Chi scrive riveste il servizio di Delegato del Superiore generale per la Comunità e di Assistente spirituale dei Servizi che, con la telefonia, compongono la Direzione delle Telecomunicazioni Vaticane: Poste e Filatelia, Provider Internet e Servizio dei Sistemi informatici.

Il Card. Vérgez ha trattenuto a colloquio per un’ora il nostro Superiore generale nel corso del quale si è parlato delle future prospettive della Telefonia e, quindi, del Servizio affidato alla nostra Congregazione. Al termine del colloquio, dopo i saluti più che cordiali e le foto di rito, don Domenico Soliman ha salutato anche la Rev. Suor Raffaella Petrini, Segretario generale del Governatorato, un ruolo da sempre ricoperto da alti Prelati.

Don Domenico si è quindi recato nell’abitazione della nostra Comunità nel palazzo del Belvedere dove ha presieduto la Celebrazione eucaristica nella Cappella benedetta da papa san Paolo VI e dove il nostro beato Giacomo Alberione ha celebrato più volte la Santa Messa. È seguita un cena fraterna preparata con maestria siciliana o, più precisamente, “palermitana”, dal nostro fratel Domenico Cosenza.