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Ven, Avr

Sotto il caldo della Città Eterna ed ancora di più quello delle preghiere dei fedeli della parrocchia e quelle della Famiglia Paolina ci siamo riuniti per celebrare il 20 Agosto, “dies natalis” della nostra Congregazione (108 anni), insieme alla gioia del nostro ingresso al noviziato. Alle ore 19, quando abbiamo sentito il suono delle campane, noi ancora stando assorti contemplando la bellezza del Santuario Regina Apostolorum, portavamo nel cuore fino all'altare i frutti di gratitudine per il cammino fatto fino ad oggi e per i doni che il Signore ci ha concesso.

Don Domenico Soliman, Superiore generale della Società San Paolo ha presieduto la messa prefestiva della domenica insieme al popolo di Dio, con le sorelle e i fratelli della Famiglia Paolina. Tra i doni che il Signore concede alla sua Chiesa, attraverso la nostra Congregazione, si annovera l’ingresso al noviziato di dieci giovani: quattro Brasiliani (Daniel Alves de Almeida, Felipe Borges dos Santos, Janderson Ribeiro do Carmo, Ednoel Ribeiro de Amorim), quattro Congolesi (Fidele Kamo Abedi, Jonathan Makila Nsenkey, Michel Nzambi Kingiela e Pater Bruno Yangala) e due Venezuelani (Andrés Eloy De Moya Gutiérrez e Rafael González Aguilera).

Formiamo, per tanto, una comunità internazionale ad Albano Laziale sulla guida del Maestro dei novizi Don José Salud Paredes, paolino messicano. Per questo motivo Don Domenico ha evidenziato che noi rappresentiamo tutti i paolini sparsi nel mondo. Lui ha pregato affidando al Signore tutti questi motivi, insieme alle necessità dei fedeli parrocchiani. La cerimonia è stata semplice ma molto sentita. Il Superiore generale, dopo aver ascoltato la nostra richiesta di voler orientare interamente la vita all’ideale paolino, secondo il nostro proprio carisma, ci ha ammesso al Noviziato della Società San Paolo e ha consegnato a tutti noi la Sacra Scrittura, le Costituzioni e il Rosario come segni di luce e di guida durante questo importante anno di formazione.

Tutta la celebrazione è stata permeata di un clima di gioia e gratitudine. A noi, novizi, il Superiore generale, ha insistito di modo speciale che “...se guardiamo alla missione che il Signore ci ha affidato è facile ricordare che la comunicazione è il nostro contesto, all’interno del quale, dire all’umanità di oggi che la tavola è pronta, è imbandita. C’è bisogno di chi esca, cioè, di chi incontri l’umanità di oggi per chiamare ogni donna, ogni uomo all’incontro con il Cristo…”. 

Inoltre ha sottolineato due aspetti, ai quali dobbiamo prestare attenzione: l’accoglienza della nostra diversità culturale, atteggiamento proprio di chi ha una mentalità aperta e cuore grande; e l'attenzione nel fare del noviziato un tempo per comprendere la nostra missione specifica e non tanto cose da fare, ma una vera donazione della propria vita al Vangelo.

Alla fine della celebrazione Eucaristica la Famiglia Paolina presente si è rivolta attorno al Fondatore, Beato Giacomo Alberione, ringraziando il Signore per il dono della sua vita, e chiedendole la sua pronta canonizzazione. Alla fine della preghiera ognuno ha chiesto al Signore una grazia particolare, tra le quali sicuramente c’èra questa: che la vita di tutti i membri sia un costante gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, come lo aveva detto nella sua omelia il Superiore generale. Preghiamo con le sue parole, affinché possiamo collaborare alla realizzazione del sogno di Dio: “Che tutta l'umanità sia salva, che tutta l’umanità conosca Lui".

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