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Qui., Mar.

Il mese di giugno evoca, nel cuore di ogni paolino, la figura maestosa di San Paolo. Infatti è il mese in cui tutta la Famiglia Paolina cerca di vivere la devozione a san Paolo in modo più profondo. Veramente non si finisce mai di leggere, meditare e pregare le sue profondissime lettere. Spesso basta un versetto, che forse è stato già letto parecchie volte ma con scarsa attenzione, per proiettare sul volto dell’Apostolo una nuova luce, rendendogli una rinnovata grandezza che ci attrae maggiormente a lui e che apre nuovi orizzonti di possibilità e vita per il lettore che medita e custodisce i suoi scritti.

La lettura delle lettere paoline ci introduce negli orizzonti del cuore di Paolo. Nelle sue lettere troviamo ovunque pagine bellissime riguardanti temi di vario genere, spesso anche difficili. In ognuna emerge tuttavia il centro da cui tutto scaturisce, su cui tutto fa perno e che ci rivela le radici da cui l’intero albero paolino prende vita e si espande in tutta la sua grandezza e bellezza. Questo fulcro è l’incontro con Gesù che Paolo ha fatto sulla via di Damasco. Negli Atti degli Apostoli l’evangelista Luca lo racconta tre volte (cfr. capitoli 9, 22 e 26) mettendo così in evidenza il ruolo centrale che ha avuto questa esperienza nella vita dell’Apostolo.

Paolo era un ebreo tutto d’un pezzo, religiosissimo, osservante rigido della legge ebraica e del culto al Dio di Israele. Ma sulla via di Damasco scopre che il Dio che si è costruito non è il Dio vero, il Vivente. Paolo prende coscienza che la Legge, cui aveva dedicato gli anni migliori della sua vita, non riguarda delle norme da osservare ma una persona da incontrare e una relazione da vivere. “Chi sei, o Signore?... Io sono Gesù”: è questo incontro vivo, reale e straordinario che fa nuovo Paolo, trasformandolo da violento persecutore di Cristo a schiavo e servitore docile di Gesù.

Paolo, dopo l’incontro con il Signore è praticamente irriconoscibile. Egli ne esce trasformato nel suo pensare, sentire ed agire. Tutto quello che prima era guadagno (acquisto di meriti e diritti davanti a Dio attraverso l’osservanza della Legge) adesso è una perdita. Non ci sono più meriti o diritti davanti a Dio ma solo abbondante grazia che nasce dal cuore di Dio traboccante di bontà: “Tutto ormai io reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù. Tutte queste cose le considero come una spazzatura al fine di guadagnare Cristo” (Fil 3,8).

La vita di Paolo sarà, d’ora in poi, una “vita con Cristo”. La presenza luminosa del Signore, infatti, non è apparsa e poi sparita dalla sua vita, ma piuttosto ha tolto per un attimo il velo che lo nascondeva ai suoi occhi, facendo vedere ciò che è sempre vivo e presente, anche se non visibile. Paolo comincia così a vivere una “Damasco continuata”, cioè in compagnia di Colui che ha incontrato. Infatti, dopo il primo incontro sulla via di Damasco, Gesù continuerà a relazionarsi con Paolo, sarà il suo compagno di vita che lo rafforzerà, consolerà, guiderà e gli rallegrerà il cuore nelle mille tribolazioni che dovrà affrontare.

Questa l’esperienza di Paolo. Egli invita anche noi a fare l’incontro con Gesù, ma quello profondo, autentico, che veramente trasformi la vita, la trasfiguri, e così cominci anche per noi una vita di comunione e intimità con il Signore Gesù, che ci spinga poi a servire con gioia e amore i fratelli e le sorelle.

 

Agenda Paulina

28 março 2024

Nella Cena del Signore (bianco)
Es 12,1-8.11-14; Sal 115; 1Cor 11,23-26; Gv 13,1-15

28 março 2024

* SSP: 1988 Maggiorino Vigolungo viene proclamato Venerabile.

28 março 2024FSP: Sr. M. Augusta Biolchini (2018) - Sr. Donata Narcisi (2019) - Sr. M. Dorotea D’Oto (2023) • PD: Sr. M. Tarcisia Spadaro (2008) - Sr. M. Emanuella Santini (2011) - Sr. M. Leonarda Pompiglio (2023) • IGS: D. Giorgio Zeppini (2018) • ISF: Michele Perillo (1996).