28
Jeu, Mar

Due settimane dopo lo scoppio della guerra in Ucraina ho parlato per telefono con la mia dottoressa di “primo contatto” della Polonia. Oltre alle piccole questioni mediche, non potevamo non toccare il tema della guerra in Ucraina, che ha sconvolto tutti. Lei mi parlava anche dell’accoglienza dei profughi che hanno cominciato ad affluire in massa dall’Ucraina in Polonia in quei giorni. Ha menzionato la storia di Barbara, la sua amica dottoressa con la quale sono co-proprietarie di un ambulatorio vicino a Czestochowa.

Alcuni anni prima della guerra loro due cercavano una donna delle pulizie per il loro ambulatorio. La “mia” dottoressa ha proposto a Barbara di prendere una donna dell’Ucraina, perché sapeva che lavorava bene, e poi, essendoci in quel tempo tanti Ucraini che cercavano lavoro in Polonia, non aveva delle grandi esigenze economiche. Barbara ha detto subito un secco “no”, perché sapeva quali sofferenze ha subito dagli Ucraini suo padre e la sua famiglia durante la seconda guerra mondiale, fino al punto che dovevano scappare dall’est della Polonia, dove ora vivevano.

Infatti negli anni 1942-45 dalle mani dei nazionalisti Ucraini, i quali volevano costituire l’Ucraina indipendente, sono morti 50-60.000 Polacchi, tante volte in modo molto crudele. Anche i Polacchi in questa “guerra dei vicini” non sono rimasti indifferenti, uccidendo tanti Ucraini. In Polonia vivono ancora tante persone che hanno visto con i propri occhi e hanno vissuto sulla propria pelle quelle crudeltà. Tra questi anche il papà di Barbara. Dopo il deciso “no” alla donna per le pulizie dell’Ucraina, la loro famiglia, qualche anno dopo, per un breve periodo a part time, ha dato però il lavoro ad un giardiniere proveniente dall’Ucraina, il quale poi è ritornato nella sua Patria.

Quando il 24 febbraio 2022 è scoppiata la guerra, il menzionato giardiniere ha chiamato Barbara chiedendo l’aiuto di ospitare la sua famiglia con i bambini. Questa volta la famiglia di Barbara si è “convertita” sul serio. Non soltanto hanno detto di “si”, ma suo figlio ha preso la macchina ed è andato a 400 km di distanza per prenderli alla frontiera con l’Ucraina. Una volta arrivati a Czestochowa, la famiglia dell’Ucraina ha ricevuto dalla famiglia di Barbara non soltanto vitto e alloggio, ma anche gli aiuti economici necessari per i vestiti, per l’occorrente ai bambini per la scuola, etc.

Questo è uno dei tantissimi esempi della solidarietà umana che, oltre ai tanti orrori, ha suscitato la guerra in Ucraina. Infatti in Polonia, finora hanno trovato “casa” oltre due milioni di cittadini Ucraini scappati dalla guerra. Come il 3 maggio 2022 ha detto il Presidente della Polonia Andrzej Duda, i Polacchi l’hanno fatto “non convocati da nessun politico, da nessun rappresentante della Chiesa, da nessuno; erano chiamati solo dal proprio cuore, dal proprio senso di responsabilità e dalla propria straordinaria saggezza, la saggezza della nazione”. E, continuava il Presidente Duda, “là dove, negli ultimi secoli, molto spesso su una tavola comune tra Polacchi e Ucraini fu apparecchiata la pistola, il mitra, l’ascia - adesso è stato apparecchiato il pane. Una mano è stata posta su un’altra mano".

La storia di Barbara e di tantissime altre famiglie, non soltanto polacche, che hanno accolto i profughi dell’Ucraina, ci insegna che anche durante la guerra, con tutti i suoi orrori, è possibile mantenere la dignità umana e al posto della pistola mirata verso il prossimo, si può aprire a loro la propria casa ed apparecchiare sulla tavola un pezzo di pane.

* Don Tomasz Lubas, economo generale

Agenda Paolina

28 mars 2024

Nella Cena del Signore (bianco)
Es 12,1-8.11-14; Sal 115; 1Cor 11,23-26; Gv 13,1-15

28 mars 2024

* SSP: 1988 Maggiorino Vigolungo viene proclamato Venerabile.

28 mars 2024FSP: Sr. M. Augusta Biolchini (2018) - Sr. Donata Narcisi (2019) - Sr. M. Dorotea D’Oto (2023) • PD: Sr. M. Tarcisia Spadaro (2008) - Sr. M. Emanuella Santini (2011) - Sr. M. Leonarda Pompiglio (2023) • IGS: D. Giorgio Zeppini (2018) • ISF: Michele Perillo (1996).