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Mié, Abr

Alle ore 4.00 (ora locale) di oggi, mercoledì 13 aprile 2022, è deceduto nella comunità di Alba Casa Madre a causa di un’insufficienza respiratoria

DON ANGELO STEFANO RODARI
77 anni di età, 65 di vita paolina, 58 di professione, 50 di sacerdozio

Don Angelo nasce a Valbondione (Bergamo) il 27 agosto 1944, quinto di sei figli, quattro fratelli e una sorella, dai genitori Bortolo e Maria-Bona Rodigari. Entra nella comunità di Cinisello Balsamo (Milano) il 13 settembre 1956. Inizia il Noviziato a Ostia Lido (Roma) il 7 settembre 1961, emette la Prima professione religiosa l’8 settembre 1963, assumendo il nome di Stefano, che rinnova in perpetuo l’8 settembre 1969 a Roma. Il 26 giugno 1971 è ordinato Presbitero a Bergamo per l’imposizione delle mani di mons. Clemente Gaddi.

Nel 1972 don Angelo giunge nella comunità di Torino dove si inserisce nell’ambito della contabilità della Commerciale Edizioni Paoline (ora Diffusione San Paolo). Nel 1976 è trasferito ad Alba Casa Madre per dedicarsi interamente al Centro Elaborazione Dati della Commerciale. Qui vi rimarrà per sempre.

Don Angelo era un uomo semplice, buono, dedicato anima e corpo all’apo­stolato, con un amore particolare alla preghiera e al ministero sacerdotale; coltivava una profonda vita spirituale, sempre disponibile per il ministero nella Famiglia Paolina. Fin dal liceo era stato chiamato, su indicazione di don Giuseppe Zilli, direttore di Famiglia Cristiana, insieme ad altri tre confratelli, a studiare informatica per l’ufficio abbonamenti, provvedendo poi all’installazione dei primi programmi IBM. Quando viveva in comunità a Torino ha frequentato la Scuola di alta professionalità della FIAT, dimostrando grande attitudine e capacità in questo campo, una vera vocazione che ha coltivato per tutta la vita, dando dei contributi enormi all’informatizzazione della contabilità, amministrazione e distribuzione del settore libri.

È stato un uomo di cultura, soprattutto nel campo matematico e filosofico, “l’uomo del cambiamento”, aperto e attento alle novità che la tecnologia presentava di volta in volta per utilizzarla al meglio nell’apostolato, sempre proteso verso il futuro.

Quanti viaggi per informare e formare il personale dei magazzini e delle librerie, sia Paolini che Paoline, riguardo alle novità dei sistemi informatici. A questi impegni abbinava spesso, soprattutto nel caso delle Figlie di San Paolo, giornate di ritiro, facendosi ben volere.

Dedicava buona parte del suo tempo al rapporto con il personale laico ed era per questo molto amato perché sapeva ascoltare e donare attenzione e stima a tutti. Dietro ai codici dei clienti che trattava ogni giorno tramite il computer, per lui c’erano volti che nella maggior parte dei casi conosceva personalmente, spesso situazioni particolari che portava nel cuore e nella preghiera.

Il Superiore generale, don Valdir José De Castro, ha sintetizzato bene la sua figura nel messaggio inviatogli in occasione del suo 50° di sacerdozio: «Ti sei donato senza risparmiarti nell’apostolato e hai fatto della generosità il tuo fiore all’occhiello. Come pure ti sei dedicato al ministero sacerdotale con grande dedizione, in comunità come pure nelle case delle nostre sorelle paoline».

Il Signore accolga questo nostro confratello, venuto a mancare proprio nella Settimana santa, prossimi alla Pasqua di Risurrezione. Nel Vangelo di oggi si leggono queste parole di Gesù: «Farò la Pasqua con i miei discepoli» (Mt 26,18), che crediamo si siano realizzate in pienezza anche per don Angelo. Accolto da Maria Regina degli Apostoli e dal Beato Giacomo Alberione, ora gode la gioia e la pace riservata ai servi fedeli.   

 

Roma, 13 aprile 2022                                      

 

Don Vito Spagnolo, ssp 


I funerali saranno celebrati martedì 19 aprile, alle 15.30, nel Tempio San Paolo di Alba. La salma sarà tumulata nel cimitero cittadino.  

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


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Agenda Paolina

24 Abril 2024

Feria (bianco)
S. Fedele da Sigmaringen, sacerdote e martire
At 12,24A13,5; Sal 66; Gv 12,44-50

24 Abril 2024

* FSP: 1948 a Bogotá (Colombia) - 1994 a Lagos (Nigeria).

24 Abril 2024SSP: Fr. Paolo Yamano (1982) - D. Pio Bertino (1994) • FSP: Sr. Paula Maria Simoes (1999) - Sr. Modesta Cane (2006) - Sr. M. Fidelis Catapano (2019) - Sr. Mary Guadalupe Martinez (2020) - Sr. M. Lucina Canu (2021) • PD: Sr. M. Fiorella Portale (1990) - Sr. M. Luciana Lazzarini (2018) - Sr. M. Giorgina Butano (2022) • IMSA: Ester Peveraro (2019) • ISF: Italina Torreggiani (2010) - Giuseppe Locastello (2017).

Pensamentos

24 Abril 2024

Dove c’è la carità c’è Dio, e dove non c’è carità, una persona facesse anche prodigi per abilità, per affari, per dominare sugli altri, per insegnare, per farsi ammirare nelle virtù, per compiere opere diverse, più difficili che non le altre, «a nulla mi gioverebbe» (APD56, 263).

24 Abril 2024

Donde hay caridad allí está Dios, y donde no hay caridad, alguien podría hacer hasta prodigios por habilidad, por negocios, por dominar sobre los demás, por enseñar, por ser admirados en las virtudes, por realizar obras diferentes, más difíciles que los demás, «no me serviría para nada» (APD56, 263).

24 Abril 2024

Where there is charity there is God, and where there is no charity, a person could also perform wonders because of ability, for business, to dominate over others, to teach, to be admired in virtues, to perform different works, more difficult than the others, “it would be of no use to me” (APD56, 263).