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Jeu, Mar

Il 26 novembre 2021 è giunto in libreria un nuovo volume sul Beato Giacomo Alberione dal titolo Il padre del futuro. Don Alberione e la sfida del cambiamento, edito dalle Edizioni San Paolo. L’autore è Rosario Carello, Cooperatore Paolino e giornalista, appassionato del Fondatore e della nostra missione. Di pagina in pagina il lettore fa come un viaggio, dove la meta non è conoscere tutto del Primo Maestro, ma osservare attentamente alcune pennellate che fanno da chiave di lettura dell’identità di Don Alberione. Ognuna di esse ha una costante, la parola “padre”, per cui il Fondatore è padre del cambiamento, della perseveranza, della preghiera, della fiducia, delle idee, delle vocazioni e del futuro.

«Padre è il nome più bello che possiamo dare a don Alberione, perché è un titolo generativo. Fondatore lo è stato una volta, padre lo è ogni giorno. Ed è in quanto padre che ascolta e benedice i suoi figli e le loro opere» (p. 14). Poche parole eppure “generative”, capaci di dirci molto e di farci andare oltre il già conosciuto, per entrare così nel segreto della sua vita. Ecco perché Don Alberione è l’uomo del futuro.

La questione perciò è la paternità. È ancora poco essere direttori, coordinatori, responsabili, superiori, animatori… perché la vita del Primo Maestro è prima di tutto segnata dalla paternità. Si può comprendere così la sua capacità di leggere i “segni dei tempi”, pronto a scrutare il cambiamento d’epoca che stava vivendo la società e la Chiesa, ma anche la sua fecondità di idee apostoliche, di iniziative, opportunità sempre nuove per portare il Vangelo nelle piazze, nelle case… una fecondità che si radica nel dialogo con il Divin Maestro: «Ed è qui, in questo momento generativo e fondativo, che iniziano i dialoghi con Dio… Così Dio prende per mano don Alberione e lo ispira  passo dopo passo» (p. 53-54).

In effetti, Padre è il nome più bello che possiamo dare a Dio. Ce lo ha insegnato Gesù. E ce lo insegna la Chiesa nella festa del Natale. Se c’è una verità che vale la pena contemplare il 25 dicembre di ogni anno è quella che nella nascita di Gesù noi scopriamo la paternità di Dio e il suo “principio generativo”, conosciamo colui che è Padre del futuro donandoci il Figlio amato. Maria di Nazaret lo ha accolto e dato al mondo, mostrandoci che il senso della nostra vita è generare, sull’esempio di San Paolo e del Beato Giacomo Alberione, sempre protesi in avanti. Buon Natale di Gesù!

Don Domenico Soliman

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28 mars 2024

Nella Cena del Signore (bianco)
Es 12,1-8.11-14; Sal 115; 1Cor 11,23-26; Gv 13,1-15

28 mars 2024

* SSP: 1988 Maggiorino Vigolungo viene proclamato Venerabile.

28 mars 2024FSP: Sr. M. Augusta Biolchini (2018) - Sr. Donata Narcisi (2019) - Sr. M. Dorotea D’Oto (2023) • PD: Sr. M. Tarcisia Spadaro (2008) - Sr. M. Emanuella Santini (2011) - Sr. M. Leonarda Pompiglio (2023) • IGS: D. Giorgio Zeppini (2018) • ISF: Michele Perillo (1996).