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In prossimità del 50° anniversario della salita in Cielo del Beato Giacomo Alberione, e precisamente il prossimo 1° novembre, Solennità di tutti i Santi, il corpo del nostro Fondatore sarà trasferito nella chiesa superiore del Santuario Maria Regina degli Apostoli.

Questa decisione ha come prima finalità quella di porre, in modo ancor più visibile, il corpo del Beato Giacomo Alberione in mezzo al popolo di Dio. La vita, l’operato e la santità di Don Alberione non è esclusiva della Famiglia Paolina ma è per ogni persona, perché sia conosciuta la sua figura di apostolo della modernità, cresca la fama di santità e sia maggiormente invocato come intercessore presso Dio. In questa prospettiva, la stessa Parrocchia Maria Regina degli Apostoli ne è coinvolta in prima persona, non solo perché accoglie l’urna, ma essenzialmente perché è la prima a beneficiare del bene che lui ha fatto dando vita a una Famiglia dedita “agli uomini del nuovo secolo” e di tutti i continenti.

L’urna lascerà la sottocripta e sarà posizionata presso l’altare dedicato a Gesù Maestro, sul lato sinistro della chiesa guardando il mosaico della Regina Apostolorum. Rimarrà quella che conosciamo, progettata dalle nostre sorelle Pie Discepole del Divin Maestro per il giorno della beatificazione, il 27 aprile 2003, perché quella definitiva sarà realizzata solo con la canonizzazione. In prossimità dell’urna ci sarà anche l’ambone ligneo, da non molto restaurato, dal quale Don Giacomo Alberione teneva le omelie e le meditazioni alla Famiglia Paolina. Non ci saranno molte modifiche dello spazio liturgico esistente, una scelta di essenzialità, e tutto sarà orientato a facilitare la visita del fedeli per la preghiera.

La decisione di spostare il corpo del Beato Alberione è una scelta che ha un significato profondo e ci aiuta a non perdere di vista le dimensioni che coinvolgono la nostra stessa identità di Famiglia Paolina. Possiamo dire che la sua presenza nella chiesa superiore del Santuario che è anche parrocchia, luogo dove ogni domenica il popolo di Dio si raduna per celebrare l’Eucarestia, evidenzia che ciò che noi celebriamo è l’azione di Dio nella nostra vita, ciò che il Padre compie in noi tramite il Figlio, per opera dello Spirito. Tutto nella liturgia comunica questo mistero di vita e tutto diventa simbolo dell’azione di Dio. Lo sono anche i dipinti e i mosaici presenti in chiesa, quelli che riguardano in modo particolare Maria, Madre di Gesù e Regina degli Apostoli. In lei è visibile la più grande azione del Padre rendendola Madre, colei che diede al mondo il Figlio, colei che secondo una rilettura bella e sempre attuale di Don Alberione, “edidit” al mondo Gesù: “editò” e cioè diede, donò, offrì al mondo il Figlio di Dio con la vita, le parole, la presenza, la testimonianza, con i suoi silenzi, con la sua maternità…  Maria è l’Apostola tra gli Apostoli proprio in questo senso.

Anche il nostro Fondatore è un’opera del Padre, uomo nel quale lo Spirito Santo ha agito, gli ha riempito il cuore di Cristo Via Verità e Vita e gli ha suggerito di donarlo all’umanità con modalità nuove, secondo i diversi apostolati della Famiglia Paolina. Il Beato Alberione ha infatti imparato ad accogliere la vita di Dio in lui, ha lasciato che Gesù esprimesse in lui il suo amore, ha accettato di andare alla scuola di Gesù Maestro… fino al punto di far sue le parole di San Paolo: «Cristo vive in me» (Gal 2,20). Per cui conoscendo la sua vita e operato, il suo spendersi per la Parola di Dio… noi scopriamo cosa il Padre ha fatto di lui, quale tratto della vita del Cristo è impresso nel suo volto.

Non solo un ricordo, quindi, ma un 50° che per noi Famiglia Paolina diventa una consapevolezza rinnovata circa il senso della nostra chiamata e della nostra missione. “Editare” ed essere “editori” è un dono che non conosce età. È opera del Padre. Oggi coinvolge noi, come ieri ha coinvolto il Primo Maestro e Maria di Nazareth.

Molti potranno far visita al Beato Giacomo Alberione e in questo incontro affidare la propria vita, l’apostolato paolino, la famiglia, le speranze, le persone care, le difficoltà, la propria salute… Avranno in dono la gioia di intuire che come il Padre ha operato mirabilmente in Don Alberione, rendendolo apostolo alla maniera di san Paolo, così proprio per intercessione del Primo Maestro, opererà secondo la misura sovrabbondante di amore e di grazia che in alcuni casi la Chiesa riconosce come miracoli.

don Domenico Soliman

Postulatore generale della Famiglia Paolina

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March 28, 2024

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Es 12,1-8.11-14; Sal 115; 1Cor 11,23-26; Gv 13,1-15

March 28, 2024

* SSP: 1988 Maggiorino Vigolungo viene proclamato Venerabile.

March 28, 2024FSP: Sr. M. Augusta Biolchini (2018) - Sr. Donata Narcisi (2019) - Sr. M. Dorotea D’Oto (2023) • PD: Sr. M. Tarcisia Spadaro (2008) - Sr. M. Emanuella Santini (2011) - Sr. M. Leonarda Pompiglio (2023) • IGS: D. Giorgio Zeppini (2018) • ISF: Michele Perillo (1996).