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Ven, Mar

Carissimi Delegati e Membri dell’Istituto San Gabriele Arcangelo,

rivolgo a voi questo mio messaggio, in prossimità della festa del titolare del vostro e nostro Istituto.

Meditando sul ruolo e la figura dell’Arcangelo Gabriele, questo ci riporta ai valori fondamentali della nostra identità di paolini consacrati nel mondo per testimoniare e annunciare la buona notizia.

San Gabriele è il perfetto comunicatore della buona notizia. Egli porta con sé un annuncio non suo, ma che gli è stato consegnato, lo porta di persona e lo offre a Maria, ragiona con lei su cosa significa e come potrà attuarsi il contenuto del messaggio, predispone l’animo di Maria a dare il suo consenso e permettere che il progetto di Dio, nascosto per tanti secoli, venga ora manifestato, venga alla luce, possa realizzarsi.

In questo profilo dell’Arcangelo Gabriele ci sono tutti gli elementi che definiscono l’identità del Gabrielino come persona consacrata, il senso e il ruolo della sua presenza nel mondo, la sua missione.

Riflettendo sulla figura di San Gabriele Arcangelo, vorrei evidenziare solo alcuni aspetti che interessano i Gabrielini ma anche tutti i Paolini, anche perché, a ben vedere, l’identità del Gabrielino si caratterizza come quella di ogni Paolino. Differisce solo per la sua “secolarità”.

Il nostro Superiore generale nella lettera annuale di quest’anno “L’editore paolino artigiano di comunione in un mondo connesso”, volendo definire l’identità del Paolino, così si esprime: “Ricordiamo che la parola “edizione” deriva dal verbo “editare”, che a sua volta deriva dal latino edere, che significa “far uscire”, “dare alla luce”, “mettere in pubblico”. Per l’Editore Paolino, però, l’attività editoriale assume un significato particolare, che possiamo esprimere come un “trarre da sé per illuminare gli altri”, presupponendo che egli abbia la “luce” in sé per irradiarla; che abbia, cioè, una “anima apostola”: «Colei che prima di tutto è innamorata di Dio».

Infatti, nel pensiero del nostro Fondatore, l’Apostolo è un tempio della Santissima Trinità, che in lui è sommamente operante al punto da trasudare Dio da tutti i pori: con le parole, le opere, le preghiere, i gesti, gli atteggiamenti; in pubblico e in privato; da tutto il suo essere. L’Apostolo vive in Dio e comunica Dio!”

Il messaggio di cui l’Arcangelo Gabriele è comunicatore, lo porta dentro di sé, lo fa suo. Il messaggio non è suo, ma diventa suo e lo comunica di presenza, con la sua “persona”. Quando noi pensiamo al messaggio dell’incarnazione, i volti che ci vengono subito in mente sono quelli di Gabriele e di Maria.

Papa Francesco nel messaggio per la 55° Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali rileva questo: “Voci attente lamentano da tempo il rischio di un appiattimento in “giornali fotocopia” o in notiziari tv e radio e siti web sostanzialmente uguali, dove il genere dell’inchiesta e del reportage perdono spazio e qualità a vantaggio di una informazione preconfezionata, “di palazzo”, autoreferenziale, che sempre meno riesce a intercettare la verità delle cose e la vita concreta delle persone, e non sa più cogliere né i fenomeni sociali più gravi né le energie positive che si sprigionano dalla base della società. La crisi dell’editoria rischia di portare a un’informazione costruita nelle redazioni, davanti al computer, ai terminali delle agenzie, sulle reti sociali, senza mai uscire per strada, senza più “consumare le suole delle scarpe”, senza incontrare persone per cercare storie o verificare de visu certe situazioni. Se non ci apriamo all’incontro, rimaniamo spettatori esterni, nonostante le innovazioni tecnologiche che hanno la capacità di metterci davanti a una realtà aumentata nella quale ci sembra di essere immersi. Ogni strumento è utile e prezioso solo se ci spinge ad andare e vedere cose che altrimenti non sapremmo, se mette in rete conoscenze che altrimenti non circolerebbero, se permette incontri che altrimenti non avverrebbero”.

E’ la persona con la sua presenza nel mondo che rende visibile e credibile “la buona notizia”; è il “consumare le suole delle scarpe” uscendo e camminando per le strade dell’umanità di oggi che ci fa “intercettare la verità delle cose e la vita concreta delle persone”; è incontrando, ascoltando, dialogando, “ragionando” con le persone, come fece Gabriele con Maria, che ci permette di predisporre l’animo umano a far emergere “l’immagine di Dio” depositata in ognuno di noi.

Lascio a ciascuno di voi il compito di approfondire e riflettere su tutti questi passaggi che caratterizzano l’identità del Gabrielino, volendo io rimanere nei limiti di un messaggio e non di una “relazione”.

Auguro a ciascuno di voi che la festa del vostro titolare vi aiuti ad avere più chiara coscienza della vostra identità e della vostra “grande e difficile” missione per le strade dell’umanità di oggi.

 

Fraternamente

Don Vito Fracchiolla

 

Roma, 29 settembre 2021
Festa di San Gabriele Arcangelo
Titolare dell’Istituto San Gabriele Arcangelo

 

Agenda Paolina

29 Marzo 2024

Passione del Signore (viola)
Astinenza e digiuno
Is 52,13–53,12; Sal 30; Eb 4,14-16; 5,7-9; Gv 18,1–19,42

29 Marzo 2024

* SSP: 1947 a Santiago de Chile (Cile).

29 Marzo 2024SSP: D. Felipe Gutiérrez (2004) - Fr. Natale Luigi Corso (2014) • FSP: Sr. Teresa Bianco (1995) - Sr. Guglielmina Oliboni (1995) - Sr. Mansueta Chiesa (2005) - Sr. Lucia Migliore (2007) - Sr. Carla (Clelia) Ferrari (2012) - Sr. Mary Bernadette Fitzgerald (2020) - Sr. Maria Carmen Conti (2020) • PD: Sr. M. Cornelia De Toffoli (1996) - Sr. M. Veritas Montecchio (2017) • IGS: D. Michele Sarullo (1993) • IMSA: Giuseppina Sanfilippo (2009) - Rosetta Budelacci (2022) • ISF: Egidio Pitzus (1997) - Giovanni Sticca (1997) - Antonietta Turco (1997) - Isabel Sabugo (2002) - Giovanni Italiano (2011).