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Qua., Abr.

Alle 12 circa (ora locale) di giovedì 25 febbraio 2021 è deceduto presso la comunità di Tokyo-Yotsuya (Giappone) il nostro caro Discepolo del Divin Maestro

FRATEL SHIGEO MICHELE GIUSEPPE YAMAUCHI
90 anni di età, 70 di vita paolina e 66 di professione religiosa

Shigeo nasce nei pressi della città di Matsuura, nella prefettura di Nagasaki, il 15 aprile 1930, ma viene registrato nell’anagrafe civile solo cinque giorni dopo e risulta, quindi, ufficialmente nato il 20 aprile. La famiglia, di origine contadina, è composta da papà Kitamatsu Stefano, mamma Shizu Maria, sei figli e una figlia. Shigeo è il quinto in ordine di nascita. Viene battezzato il 18 aprile 1930 nella chiesa di Tabira, intitolata ai Santi 26 Martiri Giapponesi, con il nome cristiano di Michele. Qui il 25 ottobre 1942 riceve anche il sacramento della Confer¬mazione.

Terminata la scuola elementare, entra nel seminario minore di Nagasaki per frequentare le scuole medie. È il momento in cui scoppia la II Guerra Mondiale nel Pacifico. Si trova proprio nell’edificio del seminario quando, la mattina del 9 agosto 1945, viene sganciata su Nagasaki la bomba atomica. Sono ore di estrema angoscia per il dramma collettivo che il Giappone, ormai prossimo alla resa agli Alleati, sta vivendo. Poco ha raccontato fratel Giuseppe, nome assunto da Shigeo con la professione religiosa, di quei giorni drammatici, se non la frustrazione di aver potuto fare poco per salvare le vite dei tanti feriti che gli paravano innanzi. In quei momenti si prodiga anche, insieme agli altri seminaristi, per bruciare nei pressi della cattedrale di Nagasaki numerosi cadaveri per evitare il dilagare di infezioni.

Qualche tempo dopo lascia il seminario minore perché sente la difficoltà di predicare in pubblico. Ritorna, quindi, in famiglia per aiutare il padre nei campi. Successivamente trova lavoro prima come meccanico in un’officina e poi come falegname. Un giorno incontra fratel Chujiro Paolo Yamano, uno dei primi Discepoli paolini, e decide di entrare nella Società San Paolo per consacrarsi al Signore, seguendo la sorella maggiore entrata qualche anno prima a Nagasaki nella Congregazione dell’Annunciazione.
È il 19 marzo 1950, festa di san Giuseppe, quando entra nella comunità di Fukuoka. Dopo un primo periodo di ambientamento, nell’aprile 1951 viene trasferito nella comunità di Tokyo-Akasaka, dove comincia già a misurarsi con il lavoro tipografico. In questa stessa comunità l’8 aprile 1953 inizia il periodo di noviziato, avendo come Maestro di gruppo don Carlo Boano. Il 9 aprile 1954 emette la prima Professione religiosa, che confermerà in perpetuo il 9 aprile 1959.

Durante il periodo di juniorato e fino all’ottobre 1971 continua a svolgere apostolato in tipografia. A novembre viene chiamato dall’obbedienza a trasferirsi nella comunità di Tokyo-Wakaba, dove lavora fino al marzo 1976 nel campo della diffusione. In quell’anno comincia a fare servizio nella libreria di Tokyo, un apostolato molto impegnativo che porterà avanti fino a marzo del 1984, momento in cui viene nominato Direttore della diffusione. Nel 1990, quando termina il suo mandato, continua a offrire il suo contributo nello stesso settore fino alla fine del 1999. Durante questo periodo è a lungo Consigliere ed Economo locale della comunità di Tokyo-Wakaba, fino a diventarne Delegato dal luglio 1997 al 31 dicembre 2002. Questi incarichi canonici non lo distolgono dall’apostolato diretto, visto che continua ad andare nella nostra libreria del centro di Tokyo, proseguendo in tale servizio anche quando, nel 2006, viene trasferito nella comunità di Tokyo-Yotsuya.
Fratel Giuseppe ha interpretato sempre la dimensione della studiosità come “missione nella missione” propria del Paolino. Terminato il servizio come Delegato a Wakaba, infatti, insieme all’apostolato nella diffusione svolto con esemplare serietà fino al luglio 2015, ha frequentato con grande interesse a ormai oltre 70 anni di età una scuola di informatica per approfondire alcuni programmi di grafica – Photoshop, Illustrator e Indesign – che gli sono stati molto utili per creare le pagine pubblicitarie della nostra rivista mensile e di altri periodici cattolici.

Il 24 luglio 2015 è stato operato di tumore allo stomaco nell’ospedale dell’Università di Keio e poi trasferito fino al 9 febbraio 2016 per la riabilitazione nell’ospedale “Santa Maria” della capitale nipponica. Ristabilitosi, ha patito molto nel 2018 a causa di una polmonite. Le sorelle Pie Discepole si sono prese cura di lui fino alla fine, donandogli quella tenerezza che è stato il meritato premio finale per una vita spesa nel diffondere la Parola di Dio.

A mezzogiorno del 25 febbraio 2021 fratel Giuseppe se n’è andato proprio come ha vissuto, in silenzio. Possa il suo esempio ora rafforzare le vocazioni giapponesi, in particolare quelle che si affacciano al carisma paolino nella promettente terra del Vietnam. E dal paradiso interceda per la Congregazione tutta.

 

Roma, 26 febbraio 2021                                

 

Don Stefano Stimamiglio, ssp
Segretario generale


Il rito delle esequie verrà celebrato il 27 febbraio 2021 alle ore 13 nella cappella della comuni­tà di Tokyo-Wakaba. Successivamente, dopo la cremazione, le ceneri saranno deposte nella cappella della Società San Paolo presso il cimitero di Tokyo-Fuchu.

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


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S. Fedele da Sigmaringen, sacerdote e martire
At 12,24A13,5; Sal 66; Gv 12,44-50

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* FSP: 1948 a Bogotá (Colombia) - 1994 a Lagos (Nigeria).

24 abril 2024SSP: Fr. Paolo Yamano (1982) - D. Pio Bertino (1994) • FSP: Sr. Paula Maria Simoes (1999) - Sr. Modesta Cane (2006) - Sr. M. Fidelis Catapano (2019) - Sr. Mary Guadalupe Martinez (2020) - Sr. M. Lucina Canu (2021) • PD: Sr. M. Fiorella Portale (1990) - Sr. M. Luciana Lazzarini (2018) - Sr. M. Giorgina Butano (2022) • IMSA: Ester Peveraro (2019) • ISF: Italina Torreggiani (2010) - Giuseppe Locastello (2017).

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Dove c’è la carità c’è Dio, e dove non c’è carità, una persona facesse anche prodigi per abilità, per affari, per dominare sugli altri, per insegnare, per farsi ammirare nelle virtù, per compiere opere diverse, più difficili che non le altre, «a nulla mi gioverebbe» (APD56, 263).

24 abril 2024

Donde hay caridad allí está Dios, y donde no hay caridad, alguien podría hacer hasta prodigios por habilidad, por negocios, por dominar sobre los demás, por enseñar, por ser admirados en las virtudes, por realizar obras diferentes, más difíciles que los demás, «no me serviría para nada» (APD56, 263).

24 abril 2024

Where there is charity there is God, and where there is no charity, a person could also perform wonders because of ability, for business, to dominate over others, to teach, to be admired in virtues, to perform different works, more difficult than the others, “it would be of no use to me” (APD56, 263).