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Ven, Mar

Nella storia della Famiglia Paolina la partenza per Susa delle prime ragazze – coloro che riceveranno il nome di Figlie di San Paolo – è qualcosa di indimenticabile. Era il 16 dicembre 1918 quando il primo gruppo, capitanato da Angela Maria Boffi, ricevette la nuova destinazione. Due giorni dopo fu la volta di altre quattro ragazze e tra loro Teresa Merlo. Furono inviate dal Primo Maestro perché il Vescovo di Susa, mons. Giuseppe Castelli, aveva chiesto aiuto per gestire la piccola tipografia, la modesta libreria e il settimanale diocesano La Valsusa. A questo fatto, Timoteo Giaccardo dedica qualche riga nel suo Diario. Don Alberione le aveva salutate con queste parole: «Andate a Susa! Vi fermerete là tre o quattro anni; lavorerete nel silenzio; poi il Signore farà qualche cosa di voi».

Queste ragazze fecero l’impossibile per laboriosità e fede e pian piano queste attività presero nuovo vigore. Un anno dopo, il 10 gennaio 1919, il Canonico Chiesa scrisse loro queste parole: «… Ho ricevuto il vostro primo numero. Avete fatto ottimamente. Chi lo distingue da altro giornale, nella stampa? Si vede che la benedizione di Dio è con voi… Eccovi salite sopra la cattedra ad insegnare ad una Diocesi intera, mentre cooperate a mandare ogni buona parola a tanta gente che la leggeranno e potranno farne frutto».

Ad Alba, sempre in quei giorni, anche Don Alberione e i suoi ragazzi erano impegnati nella stampa. Nel Diario del Giaccardo troviamo scritto: «Ieri sera nella veglia del S. Natale si è cercato di ordinare in tipografia la biblioteca del laboratorio: vi fu slancio, vivacità, allegria». E dopo le confessioni serali tutti si prepararono alla Messa di mezzanotte. La festa di Natale, però, durò poco perché alle prime ore del 26 dicembre la tipografia andò in fiamme…

Ecco uno spaccato della vita iniziale della Famiglia Paolina, quando cioè la povertà di mezzi richiedeva un surplus di laboriosità. Una Famiglia che stava muovendo i primi passi, ricca di fede nel Signore e unita attorno al Fondatore. Non erano migliori o peggiori di noi e le difficoltà di allora non erano più gravose dei nostri giorni caratterizzati da varie problematiche, non ultima quella dalla pandemia. Ieri come oggi, la nostra missione porta pesi e gioie, sfide e opportunità… perché ogni generazione deve fare i conti con il proprio tempo. Ma il Signore trova nuovi modi per prendere dimora presso di noi e nulla gli impedisce di raggiungerci con la sua misericordia.

È il Natale di Gesù, celebrato in ogni condizione personale e comunitaria, che ci rende più solidali tra di noi e con il mondo. Il Natale di Gesù è una luce nuova che illumina ogni situazione, ogni vita e luogo… Questa luce riempie di significato il tempo di sempre, anche il nostro e quello dei primi Paolini e Paoline… dei pastori giunti alla grotta di Betlemme. Come avveniva nel 1918, anche oggi le nostre energie sono spese «perché la Parola del Signore corra».

 

* Don Domenico Soliman è il Postulatore generale della Famiglia Paolina 

 

Agenda Paolina

29 Marzo 2024

Passione del Signore (viola)
Astinenza e digiuno
Is 52,13–53,12; Sal 30; Eb 4,14-16; 5,7-9; Gv 18,1–19,42

29 Marzo 2024

* SSP: 1947 a Santiago de Chile (Cile).

29 Marzo 2024SSP: D. Felipe Gutiérrez (2004) - Fr. Natale Luigi Corso (2014) • FSP: Sr. Teresa Bianco (1995) - Sr. Guglielmina Oliboni (1995) - Sr. Mansueta Chiesa (2005) - Sr. Lucia Migliore (2007) - Sr. Carla (Clelia) Ferrari (2012) - Sr. Mary Bernadette Fitzgerald (2020) - Sr. Maria Carmen Conti (2020) • PD: Sr. M. Cornelia De Toffoli (1996) - Sr. M. Veritas Montecchio (2017) • IGS: D. Michele Sarullo (1993) • IMSA: Giuseppina Sanfilippo (2009) - Rosetta Budelacci (2022) • ISF: Egidio Pitzus (1997) - Giovanni Sticca (1997) - Antonietta Turco (1997) - Isabel Sabugo (2002) - Giovanni Italiano (2011).