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Jue, Mar

Domenica 25 ottobre 2020, Solennità di Gesù Cristo Divino Maestro, il Superiore generale don Valdir José De Castro ha consegnato la reliquia insigne del Beato Timoteo Giaccardo, primo sacerdote paolino e primo beato della Famiglia Paolina, alla parrocchia di Narzole, paese che lo ha visto nascere nel 1896. Un gesto di comunione con la parrocchia, frutto di una promessa fatta nel 2014 da don Silvio Sassi, nostro compianto Superiore generale, in occasione della sosta per un mese a Narzole del corpo del Beato, durante la traslazione dalla Cripta della Basilica Maria Regina degli Apostoli di Roma al Tempo di San Paolo in Alba.

Ad accoglierla il Vescovo di Alba, mons. Marco Brunetti, e soprattutto il parroco don Angelo Carosso, amico della Famiglia Paolina e devoto del nostro Beato. Una festa che ha visto coinvolto tutto il paese, pur con le dovute limitazioni per il Covid-19, preceduta dalle veglia di preghiera del sabato sera animata da don Guido Colombo e i giovani della parrocchia. Chiaramente non è mancata la presenza della Famiglia Paolina albese.

Sono le parole di don Valdir José De Castro, pronunciate durante l’omelia della Messa, a evidenziare l’importanza di questo momento: «Affinché tutti coloro che visitano questa chiesa di San Bernardo possano sentire più fortemente la presenza del Beato Giaccardo e anche come gesto concreto del nostro affetto verso la Diocesi di Alba e, in particolare, verso questo paese di Narzole  – che per la Famiglia Paolina è un luogo importante di pellegrinaggio – abbiamo deciso di donarle una reliquia “insigne” del Beato Timoteo Giaccardo… Venerare la reliquia di un santo o di un beato significa fare di lui un punto di riferimento per raggiungere più prontamente la meta, che è l’unione con il Signore. Nella venerazione della reliquia noi veneriamo la sua vita, il suo esempio di sequela di Gesù. E mentre veneriamo la reliquia, chiediamo al Beato Giaccardo che ci sostenga, con la sua intercessione, ravvivando in noi la fede, la speranza e la carità, che sono la meta ultima del nostro cammino quotidiano. Vivere la fede nella semplicità di ogni giorno, ma sempre con la consapevolezza che la fede «si rende operosa per mezzo dell’amore» (Gal 5,6)».

Sabato 24 ottobre, di mattina, il Superiore generale ha avuto modo di incontrare il Vescovo in episcopio, una visita di cortesia durante la quale mons. Brunetti ha ringraziato per tutto ciò che opera la Società San Paolo e la Famiglia Paolina nella sua Diocesi, una collaborazione concreta e vissuta con vero spirito pastorale secondo il nostro specifico colore paolino.

  pdf Omelia del Superiore generale

Video della celebrazione (Youtube)