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Gio, Mar

L’inno prende il “LA” dal tema dell’anno biblico (2Ts 3,1-5), ed ha come sfondo il testo del comandamento nuovo di Gv 13,34-35: Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri. Inizia con la strofa di esortazione rivolta ai “fratelli” della comunità, e quindi a ciascuno di noi; la prima: pregate; la seconda: amatevi; la terza: perdonatevi, in un crescendo di amore che arriva al perdono come puro dono dello Spirito e della Parola che corre e si posa su ogni cuore.

Il ritornello ripetuto sei volte è un annuncio e una testimonianza di fede e speranza in un mondo impoverito di valori, che ha più bisogno di “testimoni” che di “maestri”: Tu Gesù sei la Parola, il Verbo del Padre. Noi Crediamo in te, noi speriamo in te, vieni e rimani con noi!  Con Gesù, Verbo del Padre, Parola fatta carne, il cielo si è aperto ed è rimasto per sempre lo Spirito Amore che vuole trovare carne in noi, lettera di Dio scritta nella nostra vita, come dice Paolo: Siete una lettera di Cristo (2Cor 3,3).

Nella celebrazione eucaristica potrebbe eseguirsi come canto d’ingresso specialmente per quel: Vieni e rimani con noi ma anche come canto di comunione se il Vangelo proclamato parla di amore e di perdono.

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