Sessan’anni fa, esattamente il 14 ottobre 1960, la Società Biblica Cattolica Internazionale (nota come Sobicain) veniva elevata da papa Giovanni XIII a Pia Unione Primaria (cfr. CISP 503-511). Era il riconoscimento più solenne che allora ci si potesse aspettare.

Don Alberione invita tutti i suoi figli e le sue figlie a benedire il Signore e poi rilancia gli obiettivi che stanno alla radice di questa iniziativa di grazia che, di fatto, era germogliata alla fine del 1923. Insieme alla Prima Maestra, scrive a tutte le Figlie di San Paolo perché contattino i vescovi di tutte le diocesi italiane in modo da favorire l’erezione diocesana della Sobicain. Il tutto viene accompagnato da un elenco di nominativi (cooperatori e conoscenti) già presenti nelle diocesi in modo che i vescovi comprendano che possono già iniziare (!). Viene anche indicato un elenco di materiali disponibili per favorire la penetrazione della Bibbia e del Vangelo tra il popolo.

Come mai, in questa occasione, affiora in modo così evidente la sinergia con la Prima Maestra? Perché l’apostolato biblico trova le sue principali figure di spicco nelle Figlie di San Paolo: non solo per l’audace e perseverante servizio della diffusione, ma anche per quello della formazione, della predicazione (sì, proprio così, il termine è corretto!), dello slancio creativo.

Di fronte a tutto questo, scatta però un allarme nelle “alte sfere”: l’Associazione Biblica Italiana (ABI), rappresentata dal gesuita Silverio Zedda, si lamenta con la Cei e con la Santa Sede per aver concesso alla Sobicain un riconoscimento che fa ombra e, per certi aspetti, duplica il servizio che dovrebbe fare l’ABI stessa. A risolvere la questione dovrà intervenire mons. Pietro Palazzini, Segretario della Sacra Congregazione del Concilio, che aiuta a definire ulteriormente i rapporti tra le due Associazioni: all’ABI viene affidato l’approfondimento scientifico, alla Sobicain quello più formativo e pastorale, senza togliere a nessuna delle due il servizio di traduzione e di commento dei testi biblici. Don Alberione, rassicurato da mons Palazzini, gli scrive: «Eccellenza mons. P. Palazzini, Segretario della Sacra Congregazione del Concilio. Vivamente ringrazio di quanto mi comunica con la Sua Venerata del 25 corrente mese; specialmente per la lettera di V. Eccellenza alla CEI a riguardo dell’abbozzo di Statuto della Associazione Biblica Italiana. - Condivido il parere di V.E., che per me rimane definitivo: “Essendo stati definiti i rapporti delle due Associazioni, ora procedano nel loro lavoro indipendentemente l’una dall’altra”. Rimane insieme vivo e operante il Breve che conferisce alla Società Biblica Cattolica (Internazionale) il grado di Primaria. Con riverenza ossequio e ringrazio devot.mo» (lettera del 27 maggio 1961).

Nel frattempo, né il Primo Maestro né la Prima Maestra si sono fermati: dall’Italia hanno puntato sulle adesioni all’estero. Il 15 giugno del 1961, non vedendo giungere segnali di adesioni dai vescovi e dai cardinali delle Circoscrizioni estere, don Alberione incalza suor Domenica Sanmartino, incaricata della cosa: «È assolutamente necessario raccogliere il massimo delle adesioni da Vescovi e Cardinali esteri. Avevamo parlato di questo ad Ariccia, nella Casa degli Esercizi, ma nulla mi risulta che sia stato fatto, forse anche per la ristrettezza del tempo. Ora è necessario operare con prontezza e larghezza di vedute. In questo momento tutto l’altro lavoro passa in second’ordine; e vi sarà tempo per l’autunno. Che accudiamo bene le sostanziali iniziative, anche se poche. Ogni benedizione, attendendo assicurazione, ringrazio».

«In questo momento tutto l’altro lavoro passa in second’ordine». Che forza in queste parole!

Tra le iniziative che prendono avvio, una poderosa missione biblica in tutte le carceri d’Italia. La si prepara con una lettera inviata dall’allora Ministro di Grazia e Giustizia Guido Gonella a tutti i direttori dei Penitenziari. In ogni carcere viene istituita una Scuola Biblica. Il Ministro regala sia la Bibbia sia l’iscrizione al Corso di Iniziazione biblica a ogni detenuto. Tutto grazie alla Sobicain.

Auguri quindi alla Sobicain e a quanti vi operano! Possano sempre essere guidati e animati da questa passione per la Parola di Dio!

 

* Giacomo Perego, sacerdote paolino italiano, è il Coordinatore internazionale del Centro Biblico San Paolo