28
Thu, Mar

Ci stiamo preparando a celebrare l’Anno Biblico della Famiglia Paolina (il terzo, dopo quello del 1960-1961, voluto dal Fondatore, e quello del 1991-1992, promosso dai Superiori Generali delle nostre Congregazioni). L’Anno Biblico che apriremo il 26 novembre ha, tuttavia, alcune peculiarità che lo rendono, almeno in parte, anche un “Centenario” di eventi di primo piano che è bene non lasciarci sfuggire.

Il 15 settembre 1920 papa Benedetto XV, promotore dell’Opera nazionale per la Buona Stampa,  prumulga l’Enciclica Spiritus Paraclitus, ponendo al cuore della Buona Stampa la diffusione e la lettura del Nuovo Testamento: «Per quanto sta in Noi, Venerabili Fratelli, non cesseremo mai, sull’esempio di Girolamo, di esortare tutti i cristiani a leggere quotidianamente e intensamente soprattutto i santissimi Vangeli di nostro Signore, nonché gli Atti degli Apostoli e le Epistole, in modo da mutarli in sostanza vitale e sangue».

L’esortazione del Papa viene subito accolta dall’Alberione. Diversi anni dopo (nel 1962), in una sua lettera, don Alberione fa del 1920-1921 la data sorgiva del suo intenso servizio alla Parola: «La diffusione della Buona Stampa fu la cooperazione che ebbe maggiore attuazione, specialmente poi per la diffusione del Vangelo, di cui già nel 1920-1923 si editavano centinaia di migliaia di copie». Cosa confermata da una meditazione del 1960 alle Pie Discepole del Divin Maestro in cui radica l’Anno Biblico del 1960-1961 nello spirito delle origini: «Nel 1920-1922 scrivevo nella Vita Pastorale e nel Cooperatore: “In ogni famiglia ci sia il Crocifisso, ci sia il quadro della Madonna e ci sia il Vangelo”. Adesso diciamo, con passo avanti: “In ogni famiglia: il Crocifisso, il quadro della Madonna e la Bibbia intera”. Che sia ben onorata e che sia letta e che venga messa in pratica: cioè gli insegnamenti che sono dati vengano ricevuti, accolti».

Pochi mesi dopo, nell’aprile del 1921, il Primo Maestro sottolinea: «Vi è una cosa particolare cui è bene porre molta considerazione: più di tutto la Casa è per la diffusione del Vangelo, è una missione moderna; come una Chiesa di dove devesi far risplendere la luce della verità». Ed è proprio questo l’anno in cui sembra iniziare la “produzione propria”: «La prima nostra iniziativa biblica è stata compiuta nel 1921 quando abbiamo stampato la prima traduzione del Salmi con la traduzione nuova. Questo allora era un passo notevole: prima non vi era nulla di simile. Poi abbiamo promosso la stampa di centinaia di migliaia di Vangeli» (il testo è tratto da una meditazione alle FSP del 1961). Un servizio reso possibile anche grazie al coinvolgimento di generosi Cooperatori: «Nel 1921 ci fu un nostro Cooperatore di Cortemilia (Cuneo) che si offerse a far stampare le prime 100.000 copie di Vangeli a sue spese. Fu incaricato un nostro sacerdote, che attualmente è Provinciale della Spagna, a curare la diffusione di detto Vangelo nelle varie diocesi e parrocchie, servendosi, a tale scopo, di gruppi di cooperatori volenterosi e zelanti. L’iniziativa trovò consenzienti molti vescovi e numerosissimi parroci, che costituirono dei depositi di Vangeli che poi facevano distribuire tra i parrocchiani» (lettera del 17 marzo 1962).

Ma c’è un altro evento, di fondamentale importanza, che si accosta agli inizi del nostro apostolato biblico: il trasloco definitivo, tra il mese di luglio e quello di agosto del 1921 da Via Vernazza all’attuale Casa Madre in Alba. Secondo l’accurata introduzione al Donec formetur Christus in vobis, curata da don Antonio F. Da Silva, sarebbe questo il periodo della famosa “grazia di conferma” a cui dobbiamo le tre frasi scritte in tutte le nostre cappelle. Il Primo Maestro presenta l’ingresso a Casa Madre in un testo intitolato L’Opera di Dio: «La Scuola Tipografica di Alba venne aperta sette anni or sono nell’agosto del 1914. Questo è stato tutto un periodo di preparazione, di apprendi saggio, un tirocinio… Ora si deve incominciare dunque. Perciò la Casa prende il suo vero nome “Pia Società S. Paolo”, lasciando poco a poco quello della preparazione, perciò sono costituite le sue sezioni maschile e femminile» (UCBS, 15 luglio 1921, p. 8).

I passi sono maturi perché la Pia Società San Paolo, il 5 ottobre 1921, venga ufficialmente costituita, con la professione dei voti dei primi paolini e l’inaugurazione solenne della Casa. È lo stesso vescovo di Alba, mons. Re, ad accogliere la professione dei voti dei 14 alunni più “anziani” e a benedire i nuovi locali. Don Alberione parla di una «visibile protezione del Signore; da Lui voluta, da Lui guidata, da Lui portata, …[la Casa raccoglie] quattordici persone del ramo maschile, otto del ramo femminile che si sono consacrate all’apostolato della buona stampa». E nella Casa regna una convinzione: «I tempi apostolici rivivono!».

A 100 anni di distanza, l’Anno Biblico ci invita ad attingere a questa “sorgente”, portandoci al cuore del nostro servizio alla Parola perché ancora… i tempi apostolici rivivano!

 

*Giacomo Perego, sacerdote paolino italiano, è il Coordinatore internazionale del Centro Biblico San Paolo.

Agenda Paolina

March 28, 2024

Nella Cena del Signore (bianco)
Es 12,1-8.11-14; Sal 115; 1Cor 11,23-26; Gv 13,1-15

March 28, 2024

* SSP: 1988 Maggiorino Vigolungo viene proclamato Venerabile.

March 28, 2024FSP: Sr. M. Augusta Biolchini (2018) - Sr. Donata Narcisi (2019) - Sr. M. Dorotea D’Oto (2023) • PD: Sr. M. Tarcisia Spadaro (2008) - Sr. M. Emanuella Santini (2011) - Sr. M. Leonarda Pompiglio (2023) • IGS: D. Giorgio Zeppini (2018) • ISF: Michele Perillo (1996).