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Jeu, Mar

Assisi, la città di san Francesco, si prepara ad accogliere dal 26 al 28 marzo 2020 oltre 2000 giovani economisti e imprenditori di tutto il mondo sotto i 35 anni per partecipare a “Economy of Francesco”. Si tratta di un  evento voluto proprio dal Papa che porta il nome del Poverello di Assisi, che ha avuto subito una grande ed entusiasta risposta: sono, infatti, più di 3300 le richieste giunte da oltre 115 paesi.

Si può dire che l’evento di Assisi si pone come il terzo sigillo di questo pontificato. Dopo quello della pace (quando fermò la guerra in Siria) e quello dell’ambiente (con la firma dell’Enciclica Laudato Sì), ora il focus si sposta sull’economia, con l’obiettivo di un mondo più giusto e solidale. È probabile che anche questa terza tappa alimenterà qualche attacco contro il Papa, perché andrà a toccare un tema molto sensibile. Ma non sarà certo questo a fargli paura e farlo desistere.

I partecipanti e i principali protagonisti di Economy of Francesco sono giovani ricercatori, studenti, dottorandi di ricerca, imprenditori e dirigenti d’azienda, innovatori sociali, promotori di attività e organizzazioni locali ed internazionali. Si occupano a vario titolo di ambiente, povertà, diseguaglianze, nuove tecnologie, sviluppo sostenibile. Si interessano, in fin dei conti, dell’uomo. Diranno la loro idea sul mondo, perché, loro che sono giovani, lo stanno già cambiando sul fronte dell’ecologia, dell’economia, dello sviluppo, della povertà.

Lo svolgimento dell’evento ha una chiara correlazione con la vicenda di vita di san Francesco, con le sue scelte concrete, che anche oggi sono di grande attualità e hanno un valore indelebile per l’economia. Fu lui a scegliere nel suo tempo tra una economia dell’egoismo e un’economia del dono. Il suo essersi spogliato davanti agli occhi del padre e del vescovo di Assisi lo rende un’icona ispiratrice per l’evento di marzo ed è il motivo per cui il Papa lo ha voluto ad Assisi. La città del “Santo Poverello” è la sede naturale per ispirare un evento che si prefigge di stringere un patto tra giovani economisti e imprenditori per dare un’anima all’economia di domani, che si basi sulla fraternità e sull’equità.

Il messaggio di Papa Francesco del 1° maggio 2019 ha a che fare con la “casa comune da riparare”. Così scrive: «Quella casa da riparare ci riguarda tutti. Riguarda la Chiesa, la società, il cuore di ciascuno di noi. Riguarda sempre di più anche l’ambiente che ha urgente bisogno di una economia sana e di uno sviluppo sostenibile che ne guarisca le ferite e ne assicuri un futuro degno. Di fronte a questa urgenza, tutti, proprio tutti, siamo chiamati a rivedere i nostri schemi mentali e morali, perché siano più conformi ai comandamenti di Dio e alle esigenze del bene comune».

La sfida è enorme, perché non si vincerà soltanto grazie a competenza, genialità o per imitazione di qualcuno, fosse anche san Francesco. Solo l’ascolto dei desideri più profondi del cuore e la capacità di decidersi per le cose che veramente contano nella vita – che, paradossalmente, non sono i soldi – apriranno la via a una nuova economia.

Anche noi Paolini, che sappiamo bene quanto il fattore economico sia strategico per il nostro apostolato, guardiamo a questo evento con occhi pieni di attesa e curiosità. Perché la “Economia di Francesco” ispiri nella Chiesa anche le nostre scelte concrete di ogni giorno. Quelle individuali e quelle comunitarie.

Agenda Paolina

28 mars 2024

Nella Cena del Signore (bianco)
Es 12,1-8.11-14; Sal 115; 1Cor 11,23-26; Gv 13,1-15

28 mars 2024

* SSP: 1988 Maggiorino Vigolungo viene proclamato Venerabile.

28 mars 2024FSP: Sr. M. Augusta Biolchini (2018) - Sr. Donata Narcisi (2019) - Sr. M. Dorotea D’Oto (2023) • PD: Sr. M. Tarcisia Spadaro (2008) - Sr. M. Emanuella Santini (2011) - Sr. M. Leonarda Pompiglio (2023) • IGS: D. Giorgio Zeppini (2018) • ISF: Michele Perillo (1996).