Anno 1926. Siamo alla sorgente dello slancio di don Alberione per la diffusione del Vangelo. Il Primo Maestro non cessa di pensare, stimolare, proporre… Non si tratta solo di “stampare” (questa è solo una parte del processo), si tratta di far rivivere lo spirito degli apostoli, di coinvolgere i figli e le figlie della Casa nella forza viva del Vangelo, facendo delle pagine della Scrittura il luogo di incontro con un Signore che trasforma e plasma la vita.

Tra le iniziative inedite, ne affiora una che lascia di stucco: l’articolo pubblicato su Unione Cooperatori Buona Stampa inizia non a caso con una domanda espressiva: “Anche questa?”. Don Alberione sembra cosciente di apparire eccentrico nelle sue trovate, se non addirittura “fuori di sé”. Prontamente risponde:

«Sì, anche questa, dopo le pensioni, le borse, il grano, le cassettine delle elemosine, la carta da macero, ecc. ecc. E cosa ci vorrebbe?

Si pregano coloro che hanno ripe, fossati, vallate non coltivate, terreni umidi e anche sabbiosi perché vogliamo piantare pioppi canadesi; la Pia Società San Paolo provvederà le tenere pianticelle; esse cresceranno; dopo un dieci, dodici anni, la Società San Paolo ritirerà i fusti; e darà come segno di gratitudine ai proprietari dei terreni i rami e il ceppo.

E a che serviranno i fusti?

Per fare la carta del libro del Vangelo! …La carta del pioppo è difatti di una qualità buonissima.

Non vi pare buona cosa?»

Lungimiranza, creatività, slancio. Tutto per il “domani” del Vangelo. Un apostolato “proteso in avanti” sotto tutti i punti di vista. Che ci provoca, ci stimola, ci “punge”. Quasi a sottolineare la concretezza della proposta, don Alberione dà anche suggerimenti concreti in merito:

«Il piantamento si dovrà fare in autunno o prestissimo in primavera; ora è il tempo di scegliere i terreni adatti e di intendersi sul numero delle pianticelle che si chiedono alla Società San Paolo. E saranno come piante, presso la corrente delle acque, che daranno frutto a suo tempo (Sal 1,3).

Sono già prenotate circa sei mila; si attendono altre prenotazioni».

Alla soglia della Pentecoste, mi piace sentire rivolta a noi quest’ultima frase: “Si attendono altre prenotazioni”. Che lo Spirito ci doni, per il Vangelo, quello stesso slancio, quella stessa passione, quella medesima creatività.

 

* Giacomo Perego, sacerdote paolino italiano, è il superiore della comunità di Cinisello-Balsamo e Coordinatore internazionale del Centro Biblico San Paolo.