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Sex., Mar.

Qualche giorno fa alla radio ho sentito un’interessante racconto. Un giorno nella foresta scoppiò un grande incendio. Di fronte all'avanzare delle fiamme, tutti gli animali scapparono terrorizzati mentre il fuoco distruggeva ogni cosa senza pietà.

Mentre tutti discutevano animatamente sul da farsi, un piccolissimo colibrì si tuffò nelle acque del fiume e, dopo aver preso nel becco una goccia d'acqua, incurante del gran caldo, la lasciò cadere sopra la foresta invasa dal fumo. Il fuoco non se ne accorse neppure e proseguì la sua corsa sospinto dal vento. Il leone gli domandò: cosa stai facendo? Sei matto! Il colibrì, però, non si perse d'animo e rispose: non sono matto, faccio soltanto quello che posso, compio il mio dovere, e continuò il suo lavoro. A quella vista un elefantino, immerse la sua proboscide nel fiume e, dopo aver aspirato quanta più acqua possibile, la spruzzò su un cespuglio che stava ormai per essere divorato dal fuoco. Anche un giovane pellicano, si riempì il grande becco d'acqua e, preso il volo, la lasciò cadere come una cascata su di un albero minacciato dalle fiamme. Dimenticando vecchi rancori e divisioni millenarie, il cucciolo del leone e dell'antilope, quello della scimmia e del leopardo, quello dell'aquila dal collo bianco e della lepre lottarono fianco a fianco per fermare la corsa del fuoco.

A quella vista gli adulti smisero di deriderli e, pieni di vergogna, incominciarono a dar manforte ai loro figli. Con l'arrivo di forze fresche, bene organizzate dal re leone, quando le ombre della sera calarono sulla savana, l'incendio poteva dirsi ormai domato. Sporchi e stanchi, ma salvi, tutti gli animali si radunarono per festeggiare insieme la vittoria sul fuoco. Il leone chiamò il piccolo colibrì e gli disse: «Oggi abbiamo imparato che la cosa più importante non è essere grandi e forti ma pieni di coraggio e di generosità. Oggi tu ci hai insegnato che anche una goccia d'acqua può essere importante e che insieme si può spegnere un grande incendio».

Nella nostre Comunità non mancano dei piccoli o grandi incendi di vario genere. Di fronte ai tanti problemi dell’apostolato, economici, personali non possiamo aspettare che arrivi il Superiore generale o un membro del Governo generale a portarci una ricetta d’oro per i nostri incendi. Conviene prendere l’esempio dal colibrì e anche se a volte ciò sembra inutile o viene deriso, vale la pena compiere bene il nostro dovere, quello che possiamo fare sul posto dove il Signore ci ha messo in questo momento. Anche se a volte l’incendio sembra inestinguibile… Un aforismo dice: dove Dio ti ha piantato, li devi fiorire. Il lavoro del colibrì è duro e difficile. Ma se quel poco che possiamo o sappiamo fare, lo metteremo nelle mani del Signore, lui lo moltiplicherà, come ha moltiplicato i pochi, sfamando così la folla. Quel poco che abbiamo, che possiamo offrire - nelle mani del Divin Maestro diventano materia di salvezza, un miracolo, vita.

Fuggire è una tentazione forte. La fuga tante volte ci sembra la soluzione più facile e più comoda. Fuga dalla responsabilità, fuga dall’impegno. Paradossalmente, sembra che tante volte per alcune persone la cosa più santa su questo mondo è… la santa pace. Forse, alcune volte, gli “incendi” nelle nostre Circoscrizioni, nelle nostre Comunità scoppiano, perché qualcuno “è scappato dalla responsabilità”, non ha vigilato e al posto di questi atteggiamenti, ha preferito vivere la santa pace.

Il coraggio e la generosità del colibrì non sono facili da esercitare e imitare. Ma dall’altra parte, questi atteggiamenti sono “contagiosi” e fanno sì che “insieme si può” tanto…. Anche estinguere un grande “incendio” che in un primo momento sembra indomabile e fa tanto spavento.

 


* Tomasz Lubas è l'Economo generale della Società San Paolo.

La sezione "In Dialogo" vuole essere uno spazio di formazione, dialogo e interazione tra i membri della Famiglia Paolina di tutto il mondo. Invitiamo, quindi, tutti voi a commentare gli articoli qui pubblicati e anche, per chi se la sente, a inviare un testo da pubblicare. Questi contributi saranno sempre benvenuti per arricchire il nostro... dialogo!

 

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