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Qui., Mar.

Ottobre, mese missionario, è anche il mese mariano in cui si celebra la Regina e Patrona del Brasile, Nostra Signora di Aparecida, madre di tutti i "discepoli e missionari", per richiamare il tema della V Conferenza Generale dell'Episcopato Latinoamericano e dei Caraibi (CELAM), tenutosi nel santuario di Aparecida nel 2007. È la stessa città che accoglie, dal 15 al 25 febbraio 2018, il nostro Intercapitolo.

Essere discepoli significa riconoscere che senza Cristo non c'è luce, non c'è speranza, nessun amore, nessun futuro. Solo in Cristo siamo felici e soddisfatti. Solo in Cristo la nostra vita trova il suo significato profondo. Una volta che troviamo Cristo, che scopriamo il vero tesoro della vita, non possiamo non annunciarlo. Il discepolato e la missione sono inseparabili, sono le due facce della stessa moneta. Una volta toccati dal Cristo, innamorati di lui, non possiamo rimanere in silenzio, non possiamo smettere di annunciarlo al mondo, di inondare il mondo con la presenza di questo Vangelo che genera la vita e la gioia autentica.

Maria, nostra madre, ci aiuta in questo percorso. In lei troviamo affetto, accettazione, amore. Da essa ci ispiriamo e troviamo aiuto per meglio relazionarci con Cristo, per imparare bene quello che lui ci insegna.

In Brasile, un paese dai molti dolori e sofferenze, pieno di diseguaglianze e corruzione, povertà e incertezze, la Madonna di Aparecida emerge come fonte di speranza e di gioia. Lei è la «Mãe do céu morena», come intona una canzone molto popolare. “Morena” in primo luogo perché l'immagine trovata dai pescatori sul fiume Paraíba, all'interno dello Stato di São Paulo, nel 1717, è un'immagine in terracotta "morena". Aparecida è, infatti, un'immagine di Nostra Signora della Concezione, una devozione molto sentita in Portogallo portata subito in Brasile. È nominata Aparecida esattamente perché è “apparsa” o emersa miracolosamente in quel fiume, esattamente 300 anni fa, generando in seguito molti segni e miracoli che hanno diffuso la devozione, inizialmente nello Stato di São Paulo, poi in tutto il Brasile e ora nel mondo.

Nel 1931 – stesso anno dell’arrivo della Società San Paolo in Brasile, prima fondazione all’estero – la Madonna Aparecida fu solennemente proclamata Regina e Patrona del Brasile. La tradizione dei pellegrinaggi alla Basilica di Aparecida, comunque, è iniziata molto prima. Anche D. Pedro I, allora sovrano del Brasile, è andato a visitare la cappella per conoscere l'immagine miracolosa: era il 20 aprile 1822. L'8 settembre 1904 è stata la principessa Elisabetta a visitare la Madre Aparecida. L’attuale corona e il mantello blu scuro che coprono l'immagine nera di Aparecida sono donazione della principessa Isabel, devota della Vergine.

È difficile separare la storia di Nostra Signora della Concezione Aparecida (nome ufficiale) dalla storia del popolo brasiliano. Aparecida è la madre del Brasile. È la madre di questa grande famiglia. E sotto il suo manto nasce, cresce e matura il discepolo di Cristo. Non è un caso che in Brasile il giorno dei bambini sia celebrato il 12 ottobre, festa nazionale e festa liturgica della Madonna di Aparecida. Non è un caso anche che Papa Francesco, nel 2013, abbia cambiato il percorso della sua visita a Rio de Janeiro. Come un buon figlio, è andato a salutare la "Madre Morena" e a lei dedicare ancora una volta la nuova missione che allora iniziava. Quando il Papa usciva dalla Basilica di Aparecida e ha visto la folla che lo salutava, pronunciò queste parole: «Con tutto il mio cuore chiedo alla Vergine, Nostra Signora Aparecida, che vi benedica, che benedica le vostre famiglie, che benedica i vostri figli, che benedica i vostri padri, che benedica tutta la Patria. Vediamo, adesso mi renderò conto se voi mi capite. Vi faccio una domanda:  una madre si dimentica dei suoi figli? [No…]. Lei non si dimentica di noi, Lei ci ama e si prende cura di noi. Adesso Le chiederemo la Benedizione. La Benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Vi chiedo un favore, un piccolo favore [um jeitinho], pregate per me, pregate per me, ne ho bisogno. Che Dio vi benedica. Che Nostra Signora di Aparecida vi protegga."

È questa stessa benedizione che chiediamo all’Aparecida, affinché possiamo realizzare sempre meglio la nostra missione di testimoniare Cristo nel mondo.


*Fr. Darlei Zanon, Consigliere generale, è membro del CTIA e il responsabile per seguire la Comunicazione istituzionale nella SSP

La sezione "In Dialogo" vuole essere uno spazio di formazione, dialogo e interazione tra i membri della Famiglia Paolina di tutto il mondo. Invitiamo, quindi, tutti voi a commentare gli articoli qui pubblicati e anche, per chi se la sente, a inviare un testo da pubblicare. Questi contributi saranno sempre benvenuti per arricchire il nostro... dialogo!

 

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28 março 2024

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