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Ter., Abr.

“Felice chi ha la strada nel cuore”: è questo il tema della XIII edizione del Festival Biblico, tenutosi dal 18 al 28 maggio 2017 nelle diocesi di Vicenza, Verona, Padova, Rovigo, Trento e Vittorio Veneto.

Anche questʼanno il Festival ha registrato grande partecipazione e coinvolgimento di pubblico, raggiungendo circa 32.300 presenze in 224 eventi a ingresso gratuito, con più di 300 ospiti partecipanti e la preziosa collaborazione di circa 200 volontari.

Un successo che è in larga parte frutto della profusione di energie ed entusiasmo del Centro Culturale San Paolo, della Libreria San Paolo e di tutta la Comunità Paolina di Vicenza, fedeli nel seguire il carisma del Beato Giacomo Alberione.

In particolare a Vicenza, tra i numerosi eventi, sono degni di nota la serata inaugurale, che ha visto la gradita performance dellʼattore Giacomo Poretti nella suggestiva Basilica Palladiana; lʼesibizione del cantautore Vinicio Capossela nel Teatro Olimpico, con composizioni musicali create appositamente per il Festival; e la serata conclusiva affidata al sacerdote e poeta José Tolentino Mendoça, che ha proposto riflessioni sul tema del viaggio – inteso come “cammino” – alla luce dei Vangeli e di altri testi letterari.

Di grande importanza, soprattutto per i Paolini, è stato lʼincontro di sabato 27 maggio presso il Palazzo delle Opere Sociali, in cui la Società San Paolo – insieme alla Comunità di SantʼEgidio – ha lanciato ufficialmente lʼiniziativa “Domenica della Parola”, raccomandata da Papa Francesco nella lettera apostolica “Misericordia et Misera”. Allʼevento erano presenti don Valdir José De Castro (Superiore Generale della Società San Paolo), Andrea Riccardi della Comunità di SantʼEgidio (in contributo video), Alberto Vela (docente di Sacra Scrittura), Gaetano Comiati (docente di Liturgia), don Giacomo Perego (Centro Biblico Internazionale San Paolo) e don Francesco Tedeschi (docente Pontificia Università Urbaniana).

Anche questʼanno – osserva il presidente Roberto Tommasi (Diocesi di Vicenza) – il Festival Biblico ha dimostrato di essere un «lavoro corale, basato sulla condivisione», coinvolgendo con entusiasmo la comunità in cui si porta la Parola. Tutto ciò non può che produrre «un’atmosfera gioiosa che gli spettatori hanno cercato e voluto» – commenta il presidente Ampelio Crema (Società San Paolo) – favorita senza ombra di dubbio anche dal «“dabar”, il nostro café culturale, che ha costituito un polo di attrazione e di stimoli importantissimo».

Tante le idee per la prossima edizione: «Proseguiremo sulla strada della commistione, della mescolanza tra le voci bibliche e le voci più laiche. – conclude Roberta Rocelli, direttrice del Festival – Ci piacerebbe accostare ulteriormente i due pensieri, che sono più vicini di quanto si possa pensare».

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