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Sáb., Abr.

«Benvenuti, cari Fratelli, in questa casa destinata tutta alla riconciliazione e santificazione delle nostre anime; al ripensamento ed aggiornamento dei ministeri e degli apostolati» (UPS I, 11). Queste parole pronunciate da don Alberione ad Ariccia in occasione del mese di Esercizi spirituali rivolto ai Paolini dell’epoca, mostrano ancora oggi tutta la loro forza. “Riconciliazione”, “santificazione”, “ripensamento”, “aggiornamento” sono i tratti dell’itinerario spirituale. Non poca cosa pensando al senso della nostra chiamata e della missione paolina. L’apostolato stesso, il nostro modo di annunciare il Vangelo con i nuovi linguaggi della comunicazione ha bisogno anche di questa esperienza spirituale, perché l’apostolo sia “aggiornato” circa il vero significato dell’evangelizzazione.

L’atteggiamento con il quale vivere gli Esercizi spirituali ce lo suggerisce papa Francesco con le parole rivolte al predicatore francescano, al termine degli Esercizi di questo anno (5-10 marzo), per la quarta volta trascorsi nella nostra Casa Divin Maestro ad Ariccia: «È vero: c’è una montagna di cose per meditare, ma Sant’Ignazio dice che quando uno trova negli Esercizi una cosa che dà consolazione o desolazione, deve fermarsi lì e non andare avanti. Sicuramente ognuno di noi ne ha trovate una o due, tra tutto questo. E il resto non è spreco, rimane, servirà per un’altra volta. E forse le cose più importanti, più forti, a qualcuno non dicono niente, e forse una parolina, una [piccola] cosa dice di più…». La forza degli Esercizi sta qui. Basta una parola, un brano, una riflessione detta in punta di piedi. Essa entra nell’animo e guarisce, fa lavorare, chiama, comunica, sollecita… Potremo dire che basta “una cosa”, “una parolina” spirituale per renderci più Paolini, discepoli alla scuola del Maestro. Infatti lo Spirito «soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va» (Gv 3,8). L’audacia apostolica dove può trovare energia, creatività e forza? Perché mai un Paolino dovrebbe aggiornarsi nel ministero e negli apostolati se non perché raggiunto dallo Spirito e condotto nelle cose di Dio? Da dove può nascere il desiderio apostolico di avvicinare l’umanità di oggi come san Paolo 2000 anni fa?

Decidere di vivere gli Esercizi spirituali è entrare in questo cammino. Stare «in disparte con il Maestro» è uno dei modi più concreti per essere vicini all’umanità. Anzi, ciò che opera lo Spirito in noi è ciò che egli desidera per l’umanità: che Cristo viva in tutti. Alle volte, ci ricorda sempre papa Francesco, «il “Signore parla” attraverso le cose più "semplici" o quelle più "complicate"», quelle più elaborate. È vero, può succedere proprio così; d’altra parte è lo Spirito che si preoccupa di farci visita là dove noi ci troviamo, per operare il miracolo della trasformazione del nostro cuore e renderlo apostolico: cor Pauli cor Christi.

 

Don Domenico Soliman è il segretario personale del Superiore generale, don Valdir José De Castro, e delegato della comunità Canonico Chiesa a Roma.

Agenda Paulina

19 abril 2024

Feria (bianco)
At 9,1-20; Sal 116; Gv 6,52-59

19 abril 2024

* Nessun evento particolare.

19 abril 2024SSP: D. Ettore Cerato (1995) • FSP: Sr. M. Immacolata Di Marco (1968) - Sr. Santina De Santis (2003) - Sr. Gemma Valente (2015) - Sr. M. Luciana Rigobello (2018) - Sr. Giuseppina Bianco (2021) • PD: Sr. M. del Sacro Cuore Carrara (2004) - Sr. M. Flavia Liberto (2016) • IGS: D. Sergio Lino (2000) • IMSA: Marta Manfredini (2005) - Anna Paola Firinu (2020) • ISF: Rosetta Sebastiani (1993) - Vincenzo Giampietro (2009) - Rita Morana (2014) - Maria Iacovaz Serli (2018).