Il desiderio di presentare il tema della formazione così come è stato trattato nei Capitoli generali ha la finalità di evidenziare la preoccupazione costante che la Congregazione ha dato a questa area. Si ha la sensazione che i problemi continuano ad essere sempre gli stessi, cambiano sola le parole.
I Capitolo Generale (4-15 aprile 1957)
Antecedenti
Dagli ultimi giorni dell’anno 1935 – scrive don Rolfo - il Primo Maestro aveva manifestato il proposito di fare una specie di Capitolo generale. Per procedere con maggior sicurezza, volle assicurarsi l’approvazione di Mons. Luca Pasetto, Segretario della Sacra Congregazione dei Religiosi, al quale indirizzò questa lettera (29 dicembre 1935): “Nel 1937, a marzo si compiono i dieci anni della prima approvazione diocesana della nostra Piccola Congregazione. Nella circostanza vorrei se V. E. mi consiglia a fare due cose: a) Raccogliere tutti i sacerdoti, che hanno professato in questa occasione, per gli Esercizi SS; ravvivarci nello spirito; rivedere insieme come abbiamo corrisposto e come vogliamo corrispondere alla grazia della vocazione speciale. b) fare la nomina di un superiore generale e di un consiglio con funzioni più regolari; correggere assieme e dare forma alle regole e costituzioni; e presentarla alla S. Sede per una approvazione pontificia” (CISP 51-52). Per vari motivi di tutto ciò non si parlò più sino alla fine del 1956.
Questo Primo Capitolo generale – «più formale che giuridico» – a detta di Don Barbero, fu convocato da Don Giacomo Alberione stesso. L’apertura del Capitolo fu fissata per il pomeriggio del 4 aprile 1957, giorno nel quale il Fondatore compiva 73 anni. Vi parteciparono 33 Capitolari. Si celebrò ad Albano Laziale, nella Casa denominata “degli Scrittori” che era stata aperta da pochi anni e ospitava una decina di religiosi. Il giorno 11, dopo i sei giorni dedicati agli Esercizi spirituali, i capitolari procedettero all’elezione del Superiore generale: fu eletto Don Alberione. Il giorno dopo, 12 aprile, vengono eletti i Consiglieri e gli Officiali generali. Essi risultarono: Don Luigi Zanoni, Don Pierino Marazza, Don Tommaso Dragone e Don Valentino Gambi, il Procuratore generale presso la Santa Sede: don Aldo Poggi; il Segretario generale: don Fedele Pasquero e l’Economo generale: don Tito Armani. Il Capitolo si chiuse con un discorso del Fondatore.
Il tema della formazione: Dai verbali delle sessioni di questo Capitolo generale non risulta che il tema della formazione venne trattato in modo esplicito, pur essendoci una Commissione per la disciplina e la formazione, formata da Don Desiderio Costa, Don Angelo Cozzani, Don Tito Armani, Don Stefano Lamera. Ciononostante, il Fondatore durante i suoi interventi vi si riferì spesso, in particolare parlando dello studio o della formazione in generale. Sono riferimenti brevi e circostanziati: La necessità di garantire studi seri anche nella formazione dei Discepoli. L’esclusione di soggetti sui quali ci sono dubbi fondati. La necessità di disciplinare l’uso dei mezzi di comunicazione sociale perché non risultino dannosi alla formazione e alla disciplina religiosa. L’importanza della direzione spirituale.
Si evidenziò il valore che il Fondatore attribuisce alla vocazione e alla sua formazione soprattutto quando, nel discorso conclusivo, riconobbe che: «Il problema numero 1 è quello delle vocazioni. Questo deve rimanerci ben fisso in mente perché le case sono di vocazioni e sempre si deve pensare che si nasce bambini, non si nasce adulti, e quindi molte regole vengono in seguito» (CISP, p. 176).
Ultimamente in questa casa “carismatica” nei mesi da settembre a dicembre 2016, 17 juniores provenienti di 9 circoscrizioni hanno realizzato il primo Corso di Preparazione alla Professione Perpetua, in ottemperanza alla disposizione del X Capitolo generale della SSP.
* Don Salud Paredes, Consigliere generale, è il Presidente del SIF
