Essere “Famiglia” significa sentire che la parentela spirituale che ci unisce è «immensamente superiore a quella fondata sul vincolo del sangue»; significa vivere lo «spirito di famiglia», tenendo prezioso il «dono proprio», lo «spirito, che ne è l’anima e il principio di fecondità»; significa vivere l’amore di Cristo in «una profonda solidarietà», che realizza il segno visibile della presenza del Signore e diventa attrattiva vocazionale per la crescita della famiglia stessa (UPS IV,212-221). «Dev’essere uno lo spirito, quello contenuto nel cuore di S. Paolo, “cor Pauli, cor Christi”; sono uguali le devozioni; e i vari fini convergono in un fine comune e generale: dare Gesù Cristo al mondo, in modo completo, come Egli si è definito: “Io sono la Via, la Verità, la Vita” (Gv 14,6)». (UPS I,20). Introdotti alla preghiera dalle parole del nostro fondatore, il beato Giacomo Alberione, celebriamo l’inizio del III anno di preparazione alla celebrazione del centenario della Famiglia Paolina, chiedendo con forza a Dio Padre di essere sempre più: “Paolo vivo oggi”, una sua lettera, che tutti possono leggere (Cf 2Cor 3,2-3).
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