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10° Anniversario della morte del Servo di Dio Don Bernardo Antonini, della diocesi di Verona, membro dell’Istituto Gesù Sacerdote
Il 27 marzo, 10° anniversario della morte del Servo di Dio, don Bernardo Antonini, per ricordare la sua figura e la sua attività di vero apostolo nelle Repubbliche ex sovietiche, si sono svolti alcuni eventi culturali e religiosi, promossi dalla Associazione “Amici di don Bernardo Antonini”, sia a Verona sia a Raldon.
Giovedì 22 marzo, alle ore 18.00, all’Istituto Mondin ebbe luogo una tavola rotonda, moderata da Mons. Bruno Fasani, Prefetto della Biblioteca Capitolare, a cui hanno partecipato Mons. Sergio Timashov, vicario generale della diocesi della Madre di Dio a Mosca, che ha svolto il tema “Don Bernardo e la rinascita della Chiesa cattolica in Russia”; Mons. Athanasius Schneider, Vescovo ausiliare di Astana (Kazakhstan), che ha parlato della “Presenza di don Bernardo in Kazakhstan”; e un Sacerdote Ortodosso russo, che ha illustrato il tema “Don Bernardo e il suo spirito ecumenico”.
Sabato 24 marzo, alle ore 16.00, nella Cattedrale di Verona ha avuto luogo una solenne concelebrazione eucaristica, presieduta dal Vescovo, Mons. Giuseppe Zenti.
Finalmente martedì 27 marzo, giorno anniversario della morte del Servo di Dio, dopo la visita alla tomba nel cimitero di Raldon, nella chiesa parrocchiale, il coro della Cattedrale di Mosca ha eseguito un concerto di musica liturgica. È seguita poi una solenne concelebrazione eucaristica, presieduta dal Vescovo Mons. Athanasius Schneider con la presenza di numerosi sacerdoti. Tra essi, oltre al Postulatore della causa di canonizzazione, don Giuseppe Vantini, e il parroco di Raldon, don Fabrizio Mafessanti, c’erano alcuni sacerdoti russi, allievi di don Bernardo, e i paolini don Domenico Cascasi, ex Delegato dell’Istituto Gesù Sacerdote e don José Antonio Pérez, Postulatore generale della Famiglia Paolina. I canti sono stati animati dal coro di Mosca, che dopo cena, ha offerto anche un concerto di musica russa.
Della Famiglia Paolina erano presenti: alcune sorelle Figlie di San Paolo di Verona, alcune Annunziatine e, soprattutto, vari membri dell’Istituto Santa Famiglia del Gruppo Veronese. Si è aggiunta anche la presenza di una giovane che fa parte dell’Associazione Ancilla Domini.
Don Bernardo nacque a Cimego (Trento) il 20 ottobre 1932, ma quand’era ancora piccolo, la famiglia si trasferì a Raldon (Verona). Nel 1942 entrò nel seminario diocesano di Roverè Veronese e fu ordinato sacerdote il 26 giugno 1955. Dopo il primo ministero come vicario parrocchiale e per diversi anni come docente, appena la situazione politica russa postcomunista lo permise, riuscì a realizzare il suo sogno di recarsi a Mosca, dove svolse una instancabile missione, e Mosca divenne centro di una irradiazione apostolica in tutte le repubbliche ex-sovietiche; tra le sue opere ricordiamo il seminario Regina Apostolorum a San Pietroburgo, l’Istituto Teologico San Tommaso d’Aquino a Mosca, Radio Maria, e fu anche fondatore e direttore del giornale “Svet Evangelia”: La sua ultima missione con lo sguardo alla Cina, dove sperava di arrivare, si svolse a Karaganda, nel Kazakhstan, dove morì il 27 marzo 2002. Oggi riposa nel cimitero di Raldon (Verona). In queste sua instancabile attività rimase sempre legato alla sua Diocesi e in obbedienza al Vescovo di Verona.
Tutti hanno parlato di don Bernardo come di un grande e instancabile apostolo, desideroso di arrivare a tutti. La sua vocazione “paolina” nell’Istituto Gesù Sacerdote, dal 1977, lo ha fatto più intimamente partecipe di quella stessa passione per Cristo e per le anime che hanno avuto san Paolo e il beato Giacomo Alberione, vivendo la centralità di Cristo e l’urgenza di portare il Vangelo a tutto il mondo di oggi e con i mezzi di oggi, con una tenerissima devozione per Maria, Regina degli Apostoli, che egli amò e pregò in tutta la sua vita.
L’11 febbraio 2009 ebbe inizio il processo diocesano per la beatificazione e la canonizzazione di Don Bernardo Antonini. Chi fosse in possesso di lettere o documenti o, avendo conosciuto don Bernardo, potesse testimoniare della sua vita, o addirittura chi avesse ricevuto grazie per sua intercessione, è vivamente pregato di trasmetterne documentazione autografa al Postulatore don Giuseppe Vantini, Via A. Oliosi, 2 - 37139 Verona.
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Nelle foto riportate sotto:
1. Don Bernardo Antonini, della diocesi di Verona, apostolo nell’ex Unione Sovietica, prima a Mosca e dopo a Karaganda, nel Kazakhstan. Membro dell’Istituto Gesù Sacerdote dal 1977.
2. Tavola rotonda all’Istituto Mondin di Verona il 22 marzo, con la partecipazione di Mons. Bruno Fasani, Prefetto della Biblioteca Capitolare (moderatore), Mons. Sergio Timashov, vicario generale della diocesi della Madre di Dio a Mosca, Mons. Athanasius Schneider, Vescovo ausiliare di Astana (Kazakhstan) e un Sacerdote ortodosso russo.
3. Tavola rotonda, con la partecipazione di tutti i vescovi dell’Asia centrale.
4. Facciata della chiesa di Raldon (Verona), dove il 27 marzo è stata celebrata l’Eucaristia del 10° anniversario.
5. Interno della chiesa di Raldon (Verona).
6. Mostra sul Servo di Dio nei locali parrocchiali.
7. Mons. Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana (Kazakhstan) in preghiera davanti alla tomba del Servo di Dio don Bernardo Antonini.
8. Mons. Athanasius Schneider con alcuni rappresentanti della Famiglia Paolina: Paolini, Figlie di San Paolo, Annunziatine e membri dell’Istituto Santa Famiglia.
9. Mons. Athanasius Schneider con il Postulatore della causa del Servo di Dio, don Giuseppe Vantini, il postulatore della Famglia Paolina, il parroco di Raldon e alcuni sacerdoti russi che sono stati allievi di don Bernardo.
10. Mons. Athanasius Schneider con don Domenico Cascasi e don José Antonio Pérez.
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