Oggi, 15 settembre, memoria liturgica della Beata Vergine Addolorata, incontriamo alcuni Chiamati della prima ora: Odo Nicoletti, dell’Istituto “San Gabriele Arcangelo”, il quale conobbe il Fondatore nel settembre 1955; l’annunziatina Marcella Mazzeo; il pistoiese don Fulvio Fabbri,  dell’Istituto “Gesù Sacerdote”; i coniugi Learco e Angela Monina, dell’Istituto “Santa Famiglia”: resi anch’essi perfetti nella fede come Colui che imparò e patì unitamente alla Madre dei dolori, partecipe sotto la croce alle sofferenze del Figlio crocifisso.

Li abbiamo accolti e ascoltati in assemblea nell’intera mattinata, testimoni convinti del dono ricevuto, grazie all’incontro con don Alberione, all’esperienza del carisma nei rispettivi Istituti, nelle difficoltà degli inizi e nel successivo sviluppo. Hanno offerto ai presenti l’essenziale della consacrazione nella vita secolare: vivere la comunione con Dio, espressa e testimoniata nella professione dei Consigli evangelici ma nella relazione permanente con persone che si accompagnano in famiglia, nella professione, nella comunità parrocchiale,  attingendo alla spiritualità unificante e direttiva della Società San Paolo e collaborando con essa nell’opera di evangelizzazione.

I lavori riprendono in pomeriggio nei tre gruppi, che approfondiscono il senso di appartenenza, la spiritualità genuina della vita secolare, le risorse e le proposte che l’alimentano e la condividono nell’intera Famiglia Paolina. Il tutto è presentato poi  in assemblea nella relazione dei rispettivi gruppi.

Si termina anche oggi con la preghiera davanti al Maestro eucaristico, quando le diverse provenienze e lingue non creano alcun problema, come pure perplessità aneliti, progetti s’accordono assolutamente, poiché la Fonte alla quale attinge la comunione è alla portata e inesauribile.

Don Angelo De Simone
Ariccia,  15 settembre 2009

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