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Dom., Jun.

Martedì 5 aprile 2016 alle 13,15 nella Casa Divin Maestro di Ariccia (Roma) a causa di un improvviso arresto cardiocircolatorio è tornato alla casa del Padre il nostro fratello sacerdote

DON AURELIO PAOLO MARZILLI
86 anni di età, 73 di vita paolina, 66 di professione e 57 di sacerdozio

Don Paolo nasce ad Arce, in provincia di Frosinone, il 13 luglio 1929. Entra ad Alba a 13 anni: è il 16 agosto 1942. Dopo i primi anni in Casa Madre, nel 1948 fa la vestizione religiosa a Roma e a settembre di quello stesso anno entra in noviziato ad Albano. Qui l’8 settembre 1949 emette i primi voti, che conferma in perpetuo l’8 settembre 1954 a Roma. I maestri dell’epoca ravvisano in lui un atteggiamento schietto e un carattere deciso, che gli tornerà utile quando diventerà missionario lontano dalla madrepatria. Il 6 luglio 1958, infine, viene ordinato presbitero nel Santuario Maria Regina degli Apostoli di Roma per l’imposizione delle mani di Mons. Ettore Cunial.

La vita apostolica di don Marzilli inizia a Vicenza, dove tra il ’59 e il ’60 lo troviamo maestro degli Immacolatini. L’anno successivo viene inviato ad Allahabad, nel nord dell’India, per prestare servizio in tipografia e insegnare filosofia ai giovani Paolini. Qui apprende bene l’inglese, che gli servirà quando, dopo un passaggio a Roma per completare gli studi universitari (1966-1969), nel febbraio del 1969 l’obbedienza lo chiama a Sidney, in Australia. Tra Sidney e Melbourne don Paolo, anche come Superiore, rimarrà fino al settembre del 1980. Scorrendo la fitta corrispondenza con i Superiori generali, si scorge il suo tratto deciso nell’affrontare le difficoltà economiche e comunitarie, legate soprattutto alla forte crescita apostolica di quella Regione negli anni ‘70.

Dopo un anno trascorso in Inghilterra (1980-1981) e uno in Casa generalizia (1981-1982), nel 1982 comincia la sua “seconda giovinezza”, quando viene chiamato a servire la Congregazione e la Chiesa universale presso la centrale telefonica in Vaticano come responsabile di questo importante servizio legato alla comunicazione. Qui presterà un lungo e fedele servizio per circa vent’anni, affiancandolo al ministero domenicale come confessore presso il santuario della Santissima Trinità di Vallepietra, non lontano da Subiaco. La “terza giovinezza” la vive, infine, ad Ariccia, presso la Casa Divin Maestro, dove presta il suo prezioso servizio pastorale alle comunità della Famiglia Paolina della zona e aiuta nella gestione di questa nostra casa dal forte sapore carismatico.

Vogliamo congedarci ora da don Paolo con le parole commosse scritte al Superiore generale, don Renato Perino, da una signora americana, che lo conobbe sotto il Colonnato del Bernini nel 1983 in occasione di un suo pellegrinaggio alla Tomba di Pietro per affidare a Dio un suo grave problema personale: «Avete un santo in mezzo a voi».

Roma, 6 aprile 2016
Don Stefano Stimamiglio


 I funerali si svolgeranno giovedì 7 aprile alle ore 8,30 (ora locale) presso la Sottocripta del Santuario Maria Regina degli Apostoli di Roma. La salma sarà quindi tumulata nel Cimitero Laurentino di Roma.

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


 

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XI del Tempo Ordinario (verde)
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* SSP: 1955 inizio in Germania, Remscheid • FSP: 1967 a New Delhi (India) - 1969 a Mangalore (India).

16 junho 2024SSP: D. Teófilo Pérez (2023) • FSP: Sr. Lina Zoppi (1985) - Sr. M. Olga Ambrosi (1997) - Sr. Beniamina Maria Miletta (2001) - Sr. M. Giuliana Dalese (2009) - Sr. Faustina Giaretta Parodi (2010) - Sr. M. Carmine Pellicano (2020) • PD: Sr. M. Immaculée Fournier (2022) • SJBP: Sr. Beatrice Censi (2007) • ISF: Teresa Ceppa (2006) - Giuseppina Ruoppolo Palumbo (2023).

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Certamente abbiam da fare le cose bene non per gli uomini, ma abbiam da farle bene perché Iddio vede. Gli uomini si ingannano, innumerevoli volte, ma Dio vede il cuore, Dio vede i pensieri. Il bene facciamolo sempre e non lasciamolo mai, facciamolo sempre in vista del premio che Dio darà (APD56, 367).

16 junho 2024

Ciertamente tenemos que hacer bien las cosas, no para los hombres, sino que tenemos que hacerlas bien porque Dios ve. Los hombres se engañan a sí mismos, innumerables veces, pero Dios ve el corazón, Dios ve los pensamientos. Hagamos siempre el bien y nunca lo dejemos, hagámoslo siempre con vistas al premio que Dios dará (APD56, 367).

16 junho 2024

Certainly we must do things well not for men, but we must do them well because God sees. Men deceive themselves, countless times, but God sees the heart, God sees the thoughts. Let us always do good and never let it go, let us always do it in view of the reward that God will give (APD56, 367).