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Thu, Mar

“Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo” (Ga 6,14).

San Paolo Apostolo sulla propria carne ha potuto sperimentare la forza della croce di Cristo e su sé stesso ha sentito i frutti redentivi della passione di Gesù Cristo. Ha capito che non c’è la salvezza fuori di Cristo, come non c’è Cristo senza la croce. Non può dunque esserci il cristiano che non sia iscritto nella croce di Cristo, come non si può abbandonare la croce di Cristo nella vita dell’uomo. Paolo, dunque, ha costruito la sua vita su questo segno salvifico e di esso ha fatto il centro della sua testimonianza apostolica e della sua predicazione missionaria.

La Croce di San Paolo, che vuole rappresentare in toto il carisma della Famiglia Paolina, è un opera nuova e originale, riproposta nel pieno rispetto dei canoni dell’arte iconografica bizantina. Su questi canoni ha vigilato Hanna Dąbrowska-Certa, iconografo di Varsavia (Polonia), rinomata artista e realizzatrice di quest’opera pittorica. L'ideatore del progetto e l'autore dell'intera composizione della Croce è sottoscritto.

L’icona della Croce è volutamente un opera teologica, che trasmette la ricchezza dei contenuti spirituali tramite i colori, le forme e la composizione delle scene.

Il Crocifisso

La figura centrale dell’icona e il Gesù Cristo esteso sulla croce. Il suo corpo e pieno di armonia, dignità e bellezza che rappresentano la maestà del Cristo Crocifisso e Glorioso. È la croce gloriosa, che rivela la verità dei frutti della redenzione, che non si ferma soltanto sulla passione del Salvatore ma sospinge lo spettatore verso l’incontro con il Risorto.  Nell’aureole attorno alla testa di Gesù sono iscritte le tre lettere “V” i quali significano le parole latine “Via, Veritas, Vita”.

I testimoni della crocifissione

Ai margini del palo orizzontale si trovano le immagini di Maria e del amato discepolo di Gesù. I loro sguardi si incrociano e si congiungono in Gesù, figura centrale dell’icona. Su loro volti non si nota la sofferenza, ma, guardandosi, stendono le mani uno verso l’altro nel gesto di reciproca accoglienza in sintonia con la volontà di Gesù: «Donna, ecco il tuo figlio!», «Ecco la tua madre!» (Gv 19, 26.27).

Incarnazione, Maria “il Segno”

Sul vertice della croce troviamo l’icona di Maria, l’Orante, con le mani elevati nel gesto di preghiera. La semi-sfera celeste rappresenta Dio Padre. Lo Spirito Santo discende sotto la forma della colomba e compie l’Incarnazione del Figlio di Dio nel seno di Maria Vergine. Il mistero dell’Incarnazione è, dunque, la rivelazione della Santissima Trinità. La congiunzione della figura di Maria con metà della figura di Cristo dimostra realisticamente la generazione del Figlio di Dio, Gesù Cristo, raffigurato come ragazzo. L’età adolescenziale di Gesù vuole sottolineare che il volto di Dio è sempre giovane e insieme pienamente adulto e saggio, come lo è il Logos (Verbo). Lui è il Verbo Incarnato, il sommo e l’unico Maestro.

Pentecoste

Alla base della croce si trova l’icona della Pentecoste, cioè l’ultimo avvenimento pasquale, che porta al compimento l’opera della redenzione del mondo. La composizione, fatta sulla base di cerchio, simboleggia la comunità, l’unita e la pienezza della Chiesa nascente. Attorno a Maria, in cerchio, siedano i dodici Apostoli. Più vicini di Maria ci sono san Pietro e san Paolo, anche se non poteva essere presente in questo momento. Però la tradizione icono­gra­fica al posto di Mattia, scelto come sostituto di Giuda, mette la figura di san Paolo. Con san Pietro l’Apostolo delle Genti è pilastro e protettore della Chiesa.

In basso a questa icona c’è un semicerchio nero, che simboleggia gli uomini che si trovano nelle tenebre del peccato e non conoscono la verità dell’amore di Dio rivelata nella persona di Gesù Cristo. Essi sono i destinatari della redenzione compiuta da Gesù, affidati all’attività missionaria della Chiesa.

La storia di San Paolo

In sei quadri attaccati al palo verticale della croce, tre in ogni lato, e stata descritta la storia della vita e l’opera dell’Apostolo delle Genti. La figura centrale del Cristo Crocifisso e Risorto è il nucleo unificante e portante il dinamismo a tutta la storia di San Paolo e l’icona intera.

  1. La conversione e la vocazione di Saulo
  2. L’incontro di San Pietro e San Paolo
  3. L’Apostolo e il Maestro delle Genti
  4. Lo scrittore ispirato
  5. Il martirio di San Paolo
  6. La fondazione della Famiglia Paolina

L’ultima icona della serie ci mostra San Paolo che dall’altezza del cielo offre a Giacomo Alberione inginocchiato l’atto della fondazione di Famiglia Paolina. San Paolo glorioso parte la Famiglia Paolina. Il rotolo significa anche la parola di Dio, che San Paolo predicava fra le nazioni. Dandolo al Beato Giacomo Alberione e alla Famiglia Paolina, gliene annuncia l’ordine di continuare la sua missione nel mondo. La Famiglia Paolina è nata come “il San Paolo oggi vivente”. Sull’icona si trovano i testimoni della fondazione di Famiglia Paolina: Tecla Merlo, Timoteo Giaccardo, Francesco Chiesa, Andrea Borello, Scolastica Rivata e Maggiorino Vigolungo. Sull’icona troviamo anche l’albero, simbolo di tutta la Famiglia Paolina.

L’icona della Croce di San Paolo, è “l’emittente” del comunicato, del messaggio, che tramite la varie forme, colori e simboli comunica una realtà soprannaturale, spirituale ed apostolica. In questo caso la realtà soprannaturale è la profondità del carisma della Famiglia Paolina, il dono di Dio per il mondo contemporaneo.

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Bogusław Zeman, sacerdote paolino polacco, è il Direttore del Centro Internazionale Spiritualità Paolina

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March 28, 2024

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March 28, 2024

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