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I Cooperatori paolini dell’area romana, alla fine dell’ultimo ritiro in febbraio, hanno espresso il desiderio di vivere un momento di riflessione più intensa, una tre giorni di esercizi spirituali residenziali. È quanto hanno vissuto nei giorni 23, 24 e 25 marzo scorsi una ventina di Cooperatori. Il tema proposto dal Vicario provinciale don Carlo Cibien che li ha animati è stato: Parola di Dio e Preghiera alla luce della Veglia Pasquale.

Siamo abituati a condurre la Lectio divina secondo vari metodi. Nella Veglia pasquale la lettura della pagina biblica trova il suo naturale esito nelle preghiere che concludono ogni lettura. L’eucologia della Grande Veglia ha un autore insigne, papa Leone Magno, vero maestro nella Lectio divina. In questo modo i Cooperatori sono entrati nella “pratica” della Lectio divina così come da secoli la Chiesa la propone nella Divina Liturgia della Veglia Pasquale.

La conclusione degli Esercizi nella Domenica di Passione li ha orientati verso la Pasqua nel modo più naturale. Così l’Associazione laicale paolina dei Cooperatori ha potuto vivere la raccomandazione di papa Gregorio Magno al medico costantinopolitano Teodoro: «Non trascurare mai di leggere ogni giorno le parole del tuo Redentore. Che cos’è infatti la sacra Scrittura se non una specie di lettera di Dio onnipotente alla sua creatura?» (Lettera 5,46). È la raccomandazione che Don Alberione ha rivolto sempre a loro e a tutta la Famiglia Paolina (cf Apostolato Stampa, pp. 64-65).

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