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Mer, Apr

Alle ore 2.30 di oggi, presso l’Ospedale “Regina degli Apostoli” di Albano Laziale (Roma), dove vi si trovava da una decina di giorni per diverse complicazioni di salute, è tornato al Padre, il nostro fratello Discepolo

FRATEL CELESTINO FEDELE LORETI
77 anni di età, 63 di vita paolina, 57 di professione 

Fratel Celestino nasce a Marcetelli (Provincia di Rieti) il 12 agosto del 1940 in una famiglia laboriosa, tratto che lui ha sempre portato con sé. Papà Filippo era conosciuto in paese per la sua grande capacità di mediazione, persona di fiducia alla quale molti si affidavano. Sei giorni dopo la nascita, il 18 agosto, viene battezzato nella chiesa parrocchiale di San Venanzio Martire in Marcetelli.

A 14 anni, il 20 agosto 1954, entra nella nostra Comunità di Roma. Quattro anni più tardi, il 7 settembre 1958, inizia il Noviziato ad Ostia (Roma). Dopo la prima Professione religiosa (8 settembre 1960), continua la sua permanenza nella Comunità romana, che però lascia per quella di Alba-Periodici, subito dopo la professione perpetua, avvenuta l’8 di settembre 1965. Il suo nuovo apostolato lo vedrà impegnato soprattutto alla rotocalco di Famiglia Cristiana, con il compito di caporeparto, attività condotta con impegno e per questo sempre apprezzato. Durante tale periodo ha avuto l’occasione di aiutare concretamente dei confratelli che, di passaggio in Italia dalla missione, gli chiedevano una mano per la varie necessità tipografiche.

Nel 1994 lascia Alba e ritorna a Roma, inserito in legatoria, apostolato che farà con competenza tecnica e generosità: per alcuni anni ne è stato anche il responsabile. Quando la legatoria viene chiusa, fratel Celestino si rende disponibile per alcuni servizi presso la Libreria San Paolo di via Conciliazione, contento di fare del bene e di aiutare i confratelli.

Una persona molto concreta, dalle buone abilità tecniche, come gli stessi Maestri di formazione annotavano. Uomo semplice nel carattere e nel modo di porsi di fronte alla vita, sicuramente generoso, pronto allo scherzo; spesso infatti ripeteva un suo “motto”: «Lascia perdere». Non voleva disturbare gli altri, anche i suoi stessi amici, e per questo minimizzava i problemi.

Affidiamo ora fratel Celestino alla bontà di Dio. Le parole del Salmo della Liturgia di oggi ci aiutano ad esprimere il nostro desiderio di bene, la nostra fiducia nel suo amore: «Ricordati di me, Signore, per amore del tuo popolo, visitami con la tua salvezza». Insieme ai Beati Giacomo Alberione e Timoteo Giaccardo, possa vivere in Dio, lui che come Discepolo del Divin Maestro, sull’esempio di fratel Andrea Borello ha abbracciato la vita paolina.

 

Roma, 8 febbraio 2018                                             

Don Domenico Soliman, ssp


I funerali si svolgeranno sabato 10 febbraio alle ore 10.30 nella Sottocripta della Basilica Regina degli Apostoli di Roma. La salma sarà successivamente tumulata nel cimitero Laurentino di Roma.

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


ITAESPENG

Agenda Paolina

24 Aprile 2024

Feria (bianco)
S. Fedele da Sigmaringen, sacerdote e martire
At 12,24A13,5; Sal 66; Gv 12,44-50

24 Aprile 2024

* FSP: 1948 a Bogotá (Colombia) - 1994 a Lagos (Nigeria).

24 Aprile 2024SSP: Fr. Paolo Yamano (1982) - D. Pio Bertino (1994) • FSP: Sr. Paula Maria Simoes (1999) - Sr. Modesta Cane (2006) - Sr. M. Fidelis Catapano (2019) - Sr. Mary Guadalupe Martinez (2020) - Sr. M. Lucina Canu (2021) • PD: Sr. M. Fiorella Portale (1990) - Sr. M. Luciana Lazzarini (2018) - Sr. M. Giorgina Butano (2022) • IMSA: Ester Peveraro (2019) • ISF: Italina Torreggiani (2010) - Giuseppe Locastello (2017).

Pensiero del Fondatore

24 Aprile 2024

Dove c’è la carità c’è Dio, e dove non c’è carità, una persona facesse anche prodigi per abilità, per affari, per dominare sugli altri, per insegnare, per farsi ammirare nelle virtù, per compiere opere diverse, più difficili che non le altre, «a nulla mi gioverebbe» (APD56, 263).

24 Aprile 2024

Donde hay caridad allí está Dios, y donde no hay caridad, alguien podría hacer hasta prodigios por habilidad, por negocios, por dominar sobre los demás, por enseñar, por ser admirados en las virtudes, por realizar obras diferentes, más difíciles que los demás, «no me serviría para nada» (APD56, 263).

24 Aprile 2024

Where there is charity there is God, and where there is no charity, a person could also perform wonders because of ability, for business, to dominate over others, to teach, to be admired in virtues, to perform different works, more difficult than the others, “it would be of no use to me” (APD56, 263).