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Qui., Mar.

“Giornata splendida, meravigliosa”… “Che gioia appartenere alla Famiglia Paolina”…  “Che ideale grandioso di famiglia nel beato don Giacomo Alberione…” Sono solo alcune immediate espressioni, uscite dalle labbra del centinaio di partecipanti, rappresentanti della Famiglia Paolina dei Castelli Romani che hanno goduto di una giornata di gioiosa fraternità.

Tre i momenti principali della giornata: la Relazione di formazione e di approfondimento sull’ideale carismatico di famiglia in don Alberione (sr. Giuseppina Alberghina), la Celebrazione eucaristica, al centro della giornata, presieduta da don Olinto Crespi, il pomeriggio: un incontro per scambiarci progetti, iniziative e prospettive (un rappresentante di ogni istituzione).

Molto intensa, profonda e ambientata nel tempo storico-sociale e nella teologia del tempo, la relazione-cardine di Sr Giuseppina Alberghina, Pastorella: “La Famiglia Paolina nel progetto fondazionale di Don Alberione”. È stata una carellata molto bella e fondamentale per capire il contesto culturale, storico e carismatico per essere “Famiglia Paolina”. Don Alberione, nella sua profonda relazione con Cristo, Via Verità e Vita (Gv 14,6), rende la sua opera fondazionale feconda e creativa: “Tutto è da Dio, tutto ci porta al magnificat” (AD 4).

Suor Giuseppina, interessante ed esaustiva nella sua ampia relazione, dice, sono tanti gli aspetti nuovi che emergono dalla vita e dalla intuizione carismatica del Fondatore: Un’antropologia teologica, mutuata da San Paolo in cui la persona si manifesta nella tricotomia di mente-volontà-cuore (1Ts 5,23), superando il dualismo platonico; la cristologia giovannea: Cristo Maestro, Via Verità e Vita (Gv 14,6) e il fine di ogni persona: la “cristificazione”!; un organismo vivente, in quanto è la “relazione” che costruisce comunione e persone di comunione, che formeranno la Famiglia Paolina…; visione integrale della persona, della spiritualità, della missione. È famoso il “tuttismo” in Don Alberione.

Don Alberione nell’Abundantes divitiae (AD) parla di famiglia una quarantina di volte insistendo sui caratteri unitari che la qualificano: un solo padre, un solo spirito, una sola vocazione… “Essa si potrebbe paragonare ad un corso d’acqua che mentre procede, s’ingrossa… Le acque, così raccolte, vengono poi divise e incanalate per la irrigazione di fertili pianure e per la produzione di energia, calore e luce.” (AD 5).

Don Olinto Crespi, nella Celebrazione eucaristica, dopo la presentazione del Vangelo del giorno (cfr. Lc 24,13-35), quasi in uno schema, completava il discorso sulla Famiglia Paolina e lasciava a tutti i partecipanti una scheda essenziale e riassuntiva sulla Famiglia Paolina, concludendo così: Il grande progetto di Famiglia Paolina: “Dare al mondo Gesù Cristo Via Verità e Vita – Progetto unitario di Famiglia Paolina”, rimanda esplicitamente al nostro Fondatore, don Giacomo Alberione, dove troviamo, in alcune espressioni carismatiche, la sintesi di questo esaltante progetto:

  1. La fisionomia della comune vocazione paolina: Tutto l’uomo in Gesù Cristo, per un totale amore a Dio: intelligenza, volontà, cuore, forze fisiche. Tutto: natura, grazia, vocazione per l’apostolato. Carro che corre poggiato sulle quattro ruote: santità, studio, apostolato, povertà (AD 100).
  2. La comune spiritualità paolina: La Famiglia Paolina aspira a vivere integralmente il Vangelo di Gesù Cristo, Via, Verità e Vita, nello spirito di san Paolo, sotto lo sguardo della Regina Apostolorum. In essa non vi sono particolarità, né devozioni singolari, né soverchie formalità; ma si cerca la vita in Cristo-Maestro e nella Chiesa… Segreto di grandezza è modellarsi su Dio, vivendo in Cristo…(AD 93-95).
  3. La comune missione paolina: Cristo, Via, Verità e Vita, regni nel mondo! La Famiglia Paolina ha qui un largo compito e responsabilità (AD 63). «Voi siete sale, voi siete luce, voi siete città posta sul monte» rispetto al mondo. È il pensiero del Divino Maestro… (AD 87). Ognuno pensi che è trasmettitore di luce, altoparlante di Gesù, segretario degli evangelisti, di san Paolo, di san Pietro… (AD 157).
  4. La consegna che ci affida Don Alberione: Il grande segreto della vita spirituale è questo: configurazione a Gesù Via, Verità e Vita. Qui c’è la sorgente, la vita e la corona della nostra vita. Qui c’è il ceppo e la radice della nostra vitalità ed espansione (Don Alberione, HM I, 3 – Cfr. Gesù, il Maestro ieri, oggi e sempre. Atti Seminario Internaz.- Ariccia, 1996, nota 33 p. 155).

In una giornata come questa non poteva mancare la mensa comunitaria. È stato un tempo bellissimo di fraternità e di condivisione, animato dalla presenza di tutti i “rami” della “mirabile” Famiglia Paolina.

Il pomeriggio, animato dai vari interventi dei Fratelli e Sorelle sulle “nuove prospettive vocazionali-apostoliche nella nostre Comunità e negli Istituti”, ha concluso in bellezza la giornata, da rivivere e da ripetersi ogni anno!

Ringraziamo veramente Cristo Risorto, Via, Verità e Vita, perché siamo tornati alle nostre Comunità non più con l’amaro in bocca per la nostra insufficienza, ma con la dolcezza della benevola vicinanza di Cristo, Maestro e Pastore, che continua a essere fedele all’alleanza con noi, nonostante la nostra povertà e pochezza…

Onde estamos