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Ven, Apr

Nel primo pomeriggio di lunedì 20 febbraio 2017, a Kinshasa, ha concluso il suo cammino terreno il nostro giovane novizio

YVES-JEAN-LÉON ZELO KAZIALA
23 anni di età e 4 di vita paolina

«Quel che mi accadrà oggi, mio Dio, non lo so. Tutto quello che so è che nulla mi accadrà che tu non abbia preveduto e disposto per il mio maggior bene da tutta l’eternità. Questo solo mi basta...». Sono proprio le parole dell’Atto di abbandono a segnare l’ultimo tratto della vita del giovane Yves, quando il mattino dello stesso giorno in cui è morto, animando la preghiera comunitaria, ha invitato i suoi compagni a rivolgere a Dio queste parole così profonde e intrise di fede. Ecco il suo testamento, il dono più prezioso che ci lascia in eredità mentre viveva con entusiasmo il suo anno di noviziato.

Yves è nato a Kinshasa l’8 aprile 1993 da genitori molto credenti, una famiglia numerosa (5 fratelli e 3 sorelle) originaria di N’djili (Kinshasa), pienamente inserita nella parrocchia di Santa Teresa di Gesù Bambino, comunità cristiana che ha dato i natali a tante vocazioni della Famiglia Paolina.

Il suo cammino paolino è stato molto intenso. Dopo gli studi secondari, ha frequentato un anno di aspirantato per il periodo di discernimento, continuando ad abitare presso la famiglia. Superato brillantemente il test di ammissione, nel mese di novembre 2012 ha raggiunto la Comunità di Lubumbashi per iniziare il periodo di propedeutica. Comincia così il suo itinerario in comunità come aspirante Paolino, frequentando gli studi di filosofia all’Università Saint Augustin di Limete, completati nel luglio 2016 con il baccalaureato all’Università Loyola del Congo – Facoltà Canisius, mentre viveva nella Comunità di Kimwenza.

Il 10 settembre 2016 inizia con molta consapevolezza il noviziato, mesi importanti per Yves nei quali manifesta la sua solidità vocazionale paolina, espressa nell’amore all’apostolato, in particolar modo impegnandosi nella produzione musicale, visto il dono della voce da tenore e la sua competenza nel dirigere la nostra corale. Già durante il postulato, parlando con il Superiore regionale, ebbe modo di affermare: «Non sono qui per provare una delle tante strade; sento che questa è la mia vocazione e mi impegnerò fino alla fine per realizzarla».

Lunedì 20 febbraio era in programma un’escursione lungo il fiume Congo, secondo il programma preparato dai noviziati delle Congregazioni maschili presenti a Kinshasa, prima di incominciare una sessione di studio. Nel pomeriggio, verso le 14.30, durante i giochi nell’acqua, tutto è precipitato rapidamente. Altri due novizi hanno rischiato la vita, mentre per Yves non c’è stato nulla da fare. Una barca di pescatori della zona è accorsa subito in aiuto, ma non si è potuto fare altro che portare a riva il corpo di Yves, morto per annegamento.

La sua dipartita ha lasciato tutti frastornati, in particolar modo i compagni di noviziato, gli aspiranti e I postulanti della Regione. La Famiglia Paolina e le comunità religiose vicine si sono raccolte in preghiera e in questi giorni prima del funerale, secondo la tradizione congolese, ci saranno delle celebrazioni di suffragio, che culmineranno nella veglia funebre di venerdì prossimo. Per decisione della Comunità, Yves sarà vestito con l’abito religioso.

La consolazione per papà Alfred e mamma Béatrice, per tutta la sua famiglia, per la Comunità stessa, per i suoi compagni di noviziato, insieme ai formatori e alla Famiglia Paolina, è di saperlo già parte del coro degli Angeli, dove potrà esprimere compiutamente la sua vocazione paolina: vivere in Dio.

Ringraziamo il Padre di averci donato Yves, giovane che portava con sé l’amore alla missione paolina, e il desiderio di vivere secondo il cuore di san Paolo sulle orme del beato Giacomo Alberione. Prima di noi è stato chiamato all’Eternità, «parola che si pronuncia in un attimo e che significa una durata senza fine», ricordava il Fondatore.

Per intercessione di Yves affidiamo al Signore tutti i novizi e i giovani in formazione della Famiglia Paolina e insieme a lui rinnoviamo il nostro Atto di abbandono: «…Tutto quello che tu vuoi o permetti che accada, sia per la tua gloria e per la mia santificazione».

Roma, 22 febbraio 2017
Don Domenico Soliman, ssp


Il funerale sarà celebrato sabato 25 febbraio alle ore 10.00 presso la parrocchia di Santa Teresa di Gesù Bambino a N’djili – Kinshasa. In questi giorni, alle ore 18.00, verrà celebrata una messa di suffragio e venerdì 24 febbraio è prevista la veglia funebre. I suoi resti mortali saranno seppelliti nel Cimitero dei religiosi di Kinkole.

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


ITAESPENG

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19 Aprile 2024SSP: D. Ettore Cerato (1995) • FSP: Sr. M. Immacolata Di Marco (1968) - Sr. Santina De Santis (2003) - Sr. Gemma Valente (2015) - Sr. M. Luciana Rigobello (2018) - Sr. Giuseppina Bianco (2021) • PD: Sr. M. del Sacro Cuore Carrara (2004) - Sr. M. Flavia Liberto (2016) • IGS: D. Sergio Lino (2000) • IMSA: Marta Manfredini (2005) - Anna Paola Firinu (2020) • ISF: Rosetta Sebastiani (1993) - Vincenzo Giampietro (2009) - Rita Morana (2014) - Maria Iacovaz Serli (2018).

Pensiero del Fondatore

19 Aprile 2024

Sempre abbiam da santificar la mente, quindi istruirsi, nell’apostolato. E poi santificare il cuore, quindi amare l’apostolato per amore di Gesù. E poi santificare la volontà, quindi compiere il nostro apostolato, impiegando le forze che abbiamo (APD56, 236).

19 Aprile 2024

Siempre tenemos que santificar la mente, por lo tanto, instruirse, en el apostolado. Y después santificar el corazón, por tanto, amar el apostolado por amor a Jesús. Y luego santificar la voluntad, por tanto, realizar nuestro apostolado, con las fuerzas que tenemos (APD56, 236).

19 Aprile 2024

We always must sanctify the mind, therefore instruct ourselves, in the apostolate. And then sanctify the heart, then love the apostolate out of love for Jesus. And then sanctify the will, then carry out our apostolate, using the strength we have (APD56, 236).