29
Ven, Mar

La figura del Procuratore Generale (=PG), conosciuta unicamente negli Istituti religiosi maschili, appare nel basso medioevo quando gli Ordini del tempo cominciarono ad incaricare uno dei loro membri di occuparsi delle eventuali controversie che li opponevano ad altre persone giuridiche ecclesiastiche come, ad esempio, il Vescovo del luogo e di curare i rapporti epistolari del proprio Ordine con la Curia Romana e gli stessi interessi economici.

Il ruolo del PG andò delineandosi con maggiore precisione quando, nel 1814, sotto il pontificato di Pio VII, gli Istituti Religiosi furono indotti dalla Santa Sede a stabilire in Roma una loro casa dove risiedesse stabilmente proprio il PG. Da allora tutte le questioni riguardanti un Istituto Religioso furono normalmente trattate dalla Santa Sede con il rispettivo PG. In occasione della promulgazione del primo Codice di Diritto Canonico nel 1917 ad opera di Benedetto XV, venne ulteriormente precisata la figura e l'attività proprie del PG al quale viene riconosciuto un ruolo di primaria importanza in quanto rappresentante del proprio Istituto presso la Santa Sede e, in qualche modo, della stessa Santa Sede presso il proprio Istituto.

Il suo compito principale, pertanto, è quello di trattare con i diversi organismi centrali della Chiesa, tutte le problematiche riguardanti il proprio Istituto. Può pertanto sorprendere come la figura del PG non sia più prevista nel Codice di Diritto Canonico promulgato dal Papa Giovanni Paolo II nel 1983 con l’intento di recepire l’apporto nel Magistero del Concilio Vaticano II riguardante essenzialmente la natura e la missione della Chiesa e, quindi, il suo rapporto con il mondo e l’umanità contemporanea. Da quel momento ogni Istituto Religioso si regola come crede nella necessità di mantenere i contatti con la Santa Sede e, in particolare, con la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Di fatto, nella stragrande maggioranza degli Ordini e delle Congregazioni religiose la figura del PG è ancora presente come si evince dall’Annuario Pontificio pubblicato ogni anno a cura della Segreteria di Stato, dove, subito dopo il nome del Superiore Generale di ogni singolo Istituto, appare quello del PG.

La Società San Paolo mantiene, nelle proprie Costituzioni, la figura del PG e lo annovera tra gli Officiali che: “coadiuvano il governo generale nelle rispettive mansioni” (n. 207). Al PG viene assegnato, come suo compito principale, la cura degli “affari della congregazione e dei suoi membri presso la Sede apostolica” e di tenere informato il Superiore Generale “di tutti gli atti della Santa Sede che possono riguardare la Congregazione”. Questi compiti sono poi concretizzati in un “mansionario” predisposto dal Superiore Generale, Don Silvio Sassi, nel quale si legge che il PG è “il rappresentante ufficiale della Congregazione presso la Santa Sede” al quale spetta, pertanto, “trattare con i vari dicasteri (vaticani) i problemi e le pratiche di tutta la Congregazione”. Un compito particolarmente delicato del PG è quello di prendersi cura dei Confratelli in situazioni canonicamente problematiche e specialmente di quelle che richiedono necessariamente l’intervento della Santa Sede.

Agenda Paolina

29 Marzo 2024

Passione del Signore (viola)
Astinenza e digiuno
Is 52,13–53,12; Sal 30; Eb 4,14-16; 5,7-9; Gv 18,1–19,42

29 Marzo 2024

* SSP: 1947 a Santiago de Chile (Cile).

29 Marzo 2024SSP: D. Felipe Gutiérrez (2004) - Fr. Natale Luigi Corso (2014) • FSP: Sr. Teresa Bianco (1995) - Sr. Guglielmina Oliboni (1995) - Sr. Mansueta Chiesa (2005) - Sr. Lucia Migliore (2007) - Sr. Carla (Clelia) Ferrari (2012) - Sr. Mary Bernadette Fitzgerald (2020) - Sr. Maria Carmen Conti (2020) • PD: Sr. M. Cornelia De Toffoli (1996) - Sr. M. Veritas Montecchio (2017) • IGS: D. Michele Sarullo (1993) • IMSA: Giuseppina Sanfilippo (2009) - Rosetta Budelacci (2022) • ISF: Egidio Pitzus (1997) - Giovanni Sticca (1997) - Antonietta Turco (1997) - Isabel Sabugo (2002) - Giovanni Italiano (2011).

Pensiero del Fondatore

29 Marzo 2024

Contemplare gli esempi che Gesù ci ha lasciati... Sapere che questo Maestro non solamente parla e non solamente insegna, ma è morto sulla croce per acquistarci la grazia onde noi possiamo vivere ciò che egli ha predicato e ciò che egli ha insegnato con gli esempi (APD56, 500).

29 Marzo 2024

Debemos contemplar los ejemplos que Jesús nos ha dejado... Saber que este Maestro no sólo habla y no sólo enseña, sino que murió en la cruz para adquirirnos la gracia a fin de que podamos vivir lo que él predicó y lo que él enseñó con ejemplos (APD56, 500).

29 Marzo 2024

Contemplate the examples that Jesus left us... Know that this Master not only speaks and not only teaches, but died on the cross to acquire for us the grace so that we can live what he preached and what he taught with examples (APD56, 500).