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Mer, Avr

Alle ore 18,00 di lunedì 9 novembre, presso la Comunità Timoteo Giaccardo di Roma, è tornato alla casa del Padre il nostro fratello sacerdote

DON ANTONIO FRANCESCO MANNA
74 anni di età, 49 anni di vita paolina, 47 di professione e 43 di sacerdozio.

Ha raggiunto la meta eterna, don Antonio, dopo tanto soffrire. Il Signore lo ha visitato per accoglierlo fra le sue braccia misericordiose nel tardo pomeriggio di lunedì 9 novembre, dopo che, ormai da lungo tempo allettato presso la comunità Timoteo Giaccardo, il suo cuore ha ceduto.

Antonio nasce a Roma il 13 settembre 1941, quarto dei nove figli di Elda e Nicola. Dopo gli studi, il 7 luglio 1966 entra nella comunità di Albano Laziale, aiutato nel suo discernimento proprio dal Primo Maestro che lo incoraggia nella sua difficile scelta di consacrarsi al Signore in età adulta. Così don Alberione gli scrive in prossimità del suo ingresso in Casa: «Caro amico, ho ammirato la fede ed il sacrificio di donarti a Dio. (...) È il tempo della preghiera: consolida la tua decisione. Tutto vedere in Cristo, sacerdote e religioso del Padre Celeste». Lo accompagna nei primi anni di cammino, su indicazione dello stesso Fondatore, quello stesso don Dragone verso cui don Antonio spenderà in seguito parole dense di gratitudine: «Tale era la bontà e la comprensione che egli mi dimostrava, che io non potei rintracciare a prima vista in lui quei tratti di un carattere forte e un po’ freddo di cui crediamo siano generalmente in possesso i piemontesi». Il consolidamento della sua vocazione porta il caro don Manna a professare in rapida sequenza i voti temporanei (8 settembre 1968) e quelli perpetui (8 settembre 1971), per poi ricevere l’ordinazione diaconale il 9 aprile 1972 e quella presbiterale il 29 giugno 1972, festa dell’apostolo Paolo, quando viene consacrato per l’imposizione delle mani del Cardinale Paolo Bertoli.

Il primo incarico lo vede promotore vocazionale ad Albano Laziale per circa due anni. Poi si trasferisce a Roma, dove viene assegnato per un anno (1974-1975) alla redazione delle Edizioni, incarico che rappresentava per lui, appassionato lettore di libri e uomo di cultura, un punto di arrivo. L’obbedienza lo chiama l’anno successivo a Caracas, in Venezuela, per offrire il suo contributo al locale ufficio edizioni. Vi resterà per ben nove anni, fino al 1984, non senza vivere nella sua carne la fatica del missionario in tempi esaltanti ma non certo facili anche per le turbolenti vicende politico-sociali che vive in quegli anni l’America Latina. Ha bisogno talvolta dell’incoraggiamento dei Superiori Maggiori: e negli anni non manca mai, fra gli altri, quello di don Perino e quello di don Sassi. Rientrato in Italia, dal 1986 al 2005 presta la sua fedele opera presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, tenendo alto il nome della Società San Paolo presso la Santa Sede. Dopo la pensione lo troviamo per un anno a Tor San Lorenzo, la casa del mare presso Roma, nel servizio di accoglienza degli ospiti e poi nel Comprensorio romano, dove si rende disponibile per i servizi comunitari e il ministero, nonostante una leggera forma di depressione.

Amorevolmente assistito da suor Francesca e dal personale laico dell’infermeria romana, da tempo in stato di semicoscienza, gravemente colpito nel fisico da due emorragie celebrali, don Antonio gode ora della pace del cielo. Nell’affidarlo al Signore Gesù, gli chiediamo di intercedere per i giovani paolini e paoline in formazione e per i bisogni attuali del Santo Padre Francesco.

Roma, 10 novembre 2015
Don Stefano Stimamiglio

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).

I funerali si svolgeranno mercoledì 11 novembre alle 10,00 nella Sottocripta del della Basilica di Santa Maria Regina degli Apostoli in Roma. Dopo le esequie la salma sarà tumulata nella tomba di famiglia del cimitero di Terni.

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Agenda Paolina

24 avril 2024

Feria (bianco)
S. Fedele da Sigmaringen, sacerdote e martire
At 12,24A13,5; Sal 66; Gv 12,44-50

24 avril 2024

* FSP: 1948 a Bogotá (Colombia) - 1994 a Lagos (Nigeria).

24 avril 2024SSP: Fr. Paolo Yamano (1982) - D. Pio Bertino (1994) • FSP: Sr. Paula Maria Simoes (1999) - Sr. Modesta Cane (2006) - Sr. M. Fidelis Catapano (2019) - Sr. Mary Guadalupe Martinez (2020) - Sr. M. Lucina Canu (2021) • PD: Sr. M. Fiorella Portale (1990) - Sr. M. Luciana Lazzarini (2018) - Sr. M. Giorgina Butano (2022) • IMSA: Ester Peveraro (2019) • ISF: Italina Torreggiani (2010) - Giuseppe Locastello (2017).

Pensiero del Fondatore

24 avril 2024

Dove c’è la carità c’è Dio, e dove non c’è carità, una persona facesse anche prodigi per abilità, per affari, per dominare sugli altri, per insegnare, per farsi ammirare nelle virtù, per compiere opere diverse, più difficili che non le altre, «a nulla mi gioverebbe» (APD56, 263).

24 avril 2024

Donde hay caridad allí está Dios, y donde no hay caridad, alguien podría hacer hasta prodigios por habilidad, por negocios, por dominar sobre los demás, por enseñar, por ser admirados en las virtudes, por realizar obras diferentes, más difíciles que los demás, «no me serviría para nada» (APD56, 263).

24 avril 2024

Where there is charity there is God, and where there is no charity, a person could also perform wonders because of ability, for business, to dominate over others, to teach, to be admired in virtues, to perform different works, more difficult than the others, “it would be of no use to me” (APD56, 263).