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Mar, Abr

Chapter X - 04-02ITA - ESP - ENG

Dopo aver tempestivamente comunicato l'elezione del nuovo Superiore Generale, D. Valdir José de Castro, continuiamo a informare sull'andamento del X Capitolo Generale.

Facciamo un salto indietro. Da sabato 31 gennaio i capitolari, dopo la fase di ascolto delle varie Relazioni, hanno iniziato - distinti in sei Gruppi di studio (2 in lingua italiana, 2 in lingua spagnola e 2 in lingua inglese) - la riflessione sull'obiettivo del Capitolo e le urgenze cui è chiamato a dar risposta. Inoltre, si sono confrontati con i Documenti finali dell'VIII e IX Capitolo Generale, per avere una memoria storica del recente passato e individuare così Priorità e Linee di azione non attuate e ancora attuali. 

Tutto questo lavoro, in cui i capitolari hanno potuto esprimere più compiutamente il loro pensiero, è confluito, grazie alla sintesi preparata dai Segretari dei sei Gruppi, in una Bozza di Documento programmatico, presentata in Assemblea la mattina del 3 febbraio. Attraverso questa prima idea del cammino che deve compiere la Congregazione nel prossimo sessennio, il Capitolo ha validi elementi di discernimento in vista dell'elezione del nuovo Superiore generale.

Per completare questa fase di discernimento, nel pomeriggio viene nell'Aula capitolare Mons. José Rodriguez Carballo, Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Egli ci offre una ricca riflessione sulla figura del Superiore, profondamente radicata nel Vangelo: egli è un fratello tra fratelli per servire i fratelli; è un fratello che ascolta e obbedisce al Vangelo; è chiamato a impersonare e interpretare il carisma; è un fratello in discernimento che suscita discernimento. Dopo aver parlato dei requisiti e degli strumenti del Superiore, Mons. Carballo fornisce un interessante Decalogo per accompagnare i fratelli in difficoltà: accoglienza; ascolto; empatia; considerazione positiva del fratello; essere autentici, senza manipolare e senza farsi manipolare; discernimento; confronto; offrire sempre un orizzonte; essere presente e non delegare; molto amore e fermezza allo stesso tempo. A conclusione del suo intervento, in sala c'è un partecipe silenzio.

La mattina del 4 febbraio, dopo aver letto gli articoli delle Costituzioni-Direttorio che regolamentano l'elezione del Superiore Generale, tutto il Capitolo invoca solennemente lo Spirito Santo col canto del Veni, Creator Spiritus. Alla seconda votazione, a fine mattinata, come già sapete, abbiamo il nuovo Superiore Generale. Don Celso Godilano proclama ufficialmente l'avvenuta elezione e il nuovo eletto fa pubblicamente la sua Professione di fede. Dopo di che tutti i capitolari lo salutano personalmente con affetto.

Nel suo primo breve discorso, Don Valdir ringrazia don Celso e il Governo uscente, compreso don Silvio Sassi, piritualmente presente tra noi. Poi prosegue dicendo di voler essere un fratello che cammina insieme a tutti, guardando specialmente a chi soffre e mirando in particolare al nostro apostolato. Se non viviamo bene insieme, la missione non va avanti. Abbiamo certamente molti problemi, ma dobbiamo avere grandi speranze e portare speranza ai nostri fratelli.

Nei prossimi giorni continueranno le elezioni dei sei Consiglieri Generali che affiancheranno don de Castro nel governo dell'Istituto e insieme si lavorerà per il Documento programmatico.

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