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Gio, Apr

Chapter X - 31-01ITA - ESP - ENG

Dal 27 gennaio è iniziata la fase dell’approfondimento introduttivo, in cui i capitolari sono chiamati soprattutto ad un ascolto attento e paziente di diverse relazioni. Lo scopo è quello di avere un quadro chiaro dei diversi contesti in cui vive e opera la nostra congregazione, farsi un’idea precisa della situazione attuale con le sue luci e le sue ombre, cominciare a definire le priorità cui siamo chiamati a dar risposta.

Don Carlo Cibien, come coordinatore della Commissione preparatoria, illustra i risultati del questionario nei due livelli: il primo, che ha coinvolto i Governi circoscrizionali, i Consigli di apostolato e le Équipes di formazione; il secondo, aperto a tutti i membri. A questo secondo livello di consultazione, hanno partecipato 345 paolini. Le risposte libere pervenute sono state 1691.

La sintesi delle risposte, distinte per aree linguistico-continentali, fornisce abbondante materia di riflessione. Significativa la conclusione: “Il sistema-rete (network) nel quale ormai ci muoviamo, e nel quale si muovono i nostri contemporanei ci chiede di essere apostoli in rete e capaci di relazioni costruttive e creative. Come ai tempi di don Alberione, ci sono “avversari” che sfruttano questa situazione e che in qualche modo ci fanno scuola. Non è più tempo per noi di discutere a vuoto o schierarsi in posizioni contrapposte, ma di costituire unità strategica evangelizzante, capace di comunicare integralmente (mente, volontà, cuore) il Vangelo”.

Il mattino del mercoledì 28 gennaio inizia la presentazione, per aree geografiche, delle Relazioni dei Superiori di Circoscrizione. Scorrendo il mappamondo paolino, scopriamo interessanti iniziative (ad esempio, il Book Leben Café in Corea, il Bible Quiz nelle Filippine), le nuove presenze in Sri Lanka, in Uruguay e in Paraguay, nella Repubblica Dominicana, in Bolivia, in Cuba, nella Repubblica Popolare del Congo, in Angola e in Ucraina, e approfondiamo la conoscenza dei “Centri di studio” paolini presenti in Brasile, India, Filippine, Messico e prossimamente anche in Colombia. I nostri orizzonti si spalancano ad abbracciare la mondialità, condividendone le ricchezze e le povertà.

Successivamente vengono presentate le Relazioni del Segretario generale, don Vincenzo Vitale, del Procuratore generale, don Alberto Fusi, e dell’Economo generale, don Giuseppe Proietti, accompagnato dal Vice-economo, fr. Lorenzo Vezzani. Le statistiche del personale paolino evidenziano chiaramente che gli equilibri della Congregazione si stanno spostando fuori dell’Europa, dato in linea con la diffusione del cattolicesimo, la cui maggiore vivacità si registra nel “nuovo mondo”.

Venerdì 30 gennaio ascoltiamo l’articolata Relazione del Vicario Generale, o meglio, precisa don Celso Godilano, dell’intero Governo generale, integrata nel pomeriggio dalle Relazioni del CTIA (Comitato Tecnico Internazionale per l’Apostolato) e del SIF (Segretariato Internazionale per la Promozione e la Formazione), presentate rispettivamente da don Ciro Monroy e da don José Salud Paredes.

Facendo propria l’ermeneutica della “duplice storia” del nostro venerato Fondatore, la Relazione del Vicario passa in rassegna, a partire dalle deliberazioni del IX Capitolo Generale, tutti gli aspetti della nostra vita e missione nel mondo, il cammino percorso come anche i ritardi e le resistenze, analizzando anche gli strumenti, le strutture e gli organismi di coordinamento. Dopo aver esposto fenomeni e problemi di rilievo nella Congregazione, don Celso conclude, senza nascondere la propria commozione: “Riprendiamo il nostro cammino con l’audacia dei primi Paolini cent’anni fa, sotto la protezione sicura di Maria, nostra Madre, Maestra e Regina. Abitiamo questo mondo, senza essere mondani; crediamo fermamente nel nostro Carisma, restiamo appassionatamente fedeli alla nostra missione; risvegliamo il sano e santo orgoglio che fu di Paolo: «Tutto io faccio per il Vangelo!»”.

Conclusa questa fase di conoscenza, ci avviamo a quella successiva di riflessione e approfondimento, prima di procedere a quella elettiva. Ringraziamo di cuore le sorelle e i fratelli che ci hanno fatto pervenire i loro messaggi di sostegno e preghiera per i lavori capitolari. A tutti assicuriamo la nostra fraterna comunione.