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Ven, Mar

Hanno partecipato al rito, quali concelebranti principali, il Superiore Generale della Società San Paolo, Rev.mo don Silvio Sassi SSP, il Provinciale d’Italia, don Vincenzo Marras SSP, il quale ha presentato l’eletto al Vescovo ordinante, il Parroco della Parrocchia di Santa Maria Regina degli Apostoli alla Montagnola (che insiste nella sullodata Basilica minore) don Mario Conti SSP, e don Antonio Cesaro SSP, Superiore della Casa Madre della Società San Paolo in Alba e già Maestro dei Chierici Paolini. Hanno concelebrato la Santa Messa di ordinazione circa ottanta Sacerdoti Paolini, di altri Ordini e Congregazioni religiose e del Clero secolare di varie Diocesi d’Italia, amici personali di don Guido. Hanno guidato la celebrazione, quali cerimonieri, don Alberto Fusi SSP, Procuratore Generale della Società San Paolo presso la Sede Apostolica e don Giovanni Serra, Consigliere Provinciale della Società San Paolo in Italia. Nell’omelia, l’Antistite ordinante si è soffermato sul significato e sul valore del Sacerdozio Ministeriale non trascurando di ricordare la specificità che questo ministero assume all’interno della Congregazione Religiosa della Società San Paolo, ossia quella di porsi al servizio dell’annuncio del Vangelo attraverso la predicazione con i mezzi più celeri ed efficaci che determinano l’odierna cultura della comunicazione.

Il giorno 27, don Guido, al mattino, ha presieduto per la prima volta l’Eucaristia nella medesima Basilica, attorniato dall’affetto dei confratelli, dei parenti e degli amici intervenuti anche il giorno precedente e provenienti da varie parti d’Italia. Come da tradizione don Guido non ha tenuto l’omelia ma si è limitato ai saluti finali. La riflessione sulla Parola di Dio ascoltata e la relazione che quest’ultima può stabilire con l’evento di grazia che è ogni Ordinazione sacerdotale è stata magnificamente condotta da P. Josè Antonio Perez, Postulatore Generale della Famiglia Paolina. Al termine di entrambe le Celebrazioni ha avuto luogo il tradizionale “bacio” delle mani del novello sacerdote, gesto al quale è annessa l’Indulgenza plenaria nella forma stabilita dalla Chiesa.